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Domenica 14 ottobre dalle 11.00 in piazza a Palermo in simultanea con la Perugia-Assisi
- Subject: Domenica 14 ottobre dalle 11.00 in piazza a Palermo in simultanea con la Perugia-Assisi
- From: "MOVIMENTO NONVIOLENTO Palermo" <pxp at interfree.it>
- Date: Sat, 13 Oct 2001 03:08:37 +0200
"Dobbiamo operare in modo da ridurre e non aumentare il tasso di "antiamericanismo" e di "antioccidentalismo" che c'è nel mondo. Questi sentimenti possono e debbono essere contenuti se non vogliamo restare prigionieri di una spirale di odio e terrore." "L'Italia e l'Europa devono fare ogni sforzo per sollecitare la ratifica e l'insediamento della Corte Penale Internazionale cui spetta il compito di perseguire tutti i crimini contro l'umanità." "Esprimiamo la nostra decisa opposizione ad ogni forma di guerra, diffusa o "chirurgica", che, oltre ad essere bandita dall'Onu, dal diritto internazionale dei diritti umani e dalla nostra Costituzione, comporta inevitabilmente un alto numero di vittime civili innocenti e, quindi, nuovo terrore, odio e sete di vendetta." ( tre passaggi del documento del 2 Ottobre della Tavola della Pace - il cartello nazionale che convoca la marcia - dopo le stragi del Pentagono e delle Twin Towers; stralci piu' ampi in coda al messaggio) Il "Comitato locale promotore della Marcia Perugia-Assisi", raccogliendo l'iniziativa della Camera del Lavoro - CGIL Palermo, invita tutti coloro che si riconoscono negli obiettivi della Marcia (vedi sopra) a essere domenica mattina a partire dalle 11.00 in piazza Castelnuovo in simultanea con la Perugia-Assisi. info: CGIL - Camera del Lavoro di Palermo iniziativa nel quadro della Marcia per la pace Perugia-Assisi "Cibo, acqua e lavoro per tutti" Domenica 14 Ottobre 2001 "... La povertà e l'esclusione sociale non sono una maledizione divina: possono essere combattute e sradicate... Ma per costruire un mondo piu' giusto e pacifico e' necessario cambiare le priorita' della politica e dell'uso delle risorse rimettendo al centro le persone e il rispetto dei loro diritti fondamentali. Costruire un altro mondo dipende anche da ciascuno di noi... " La Marcia http://www.tavoladellapace.it/2001/marcia.html Gli obiettivi generali http://www.tavoladellapace.it/2001/obiettivi.html L'anno scorso: mai più eserciti nè guerre http://www.geocities.com/nonviolentpage/perugia__assisi.htm La storia (Aldo Capitini) Prima parte: http://www.peacelink.it/marcia99/09_23_6.html Seconda parte: http://www.peacelink.it/marcia99/09_24_5.html Terza parte: http://www.peacelink.it/marcia99/09_25_2.html Organizzata dal cartello "Tavola della Pace" e dal Coordinamento Enti Locali per la Pace _____________________________ In agosto 26 associazioni tra Palermo e Monreale hanno costituito il "Comitato locale promotore della Marcia Perugia-Assisi". Il Comitatosi e' riunito martedì 4 e giovedì 27 settembre (presso il Movimento Nonviolento); ha tenuto una conferenza stampa Mercoledì 3 Ottobre; e' stato presente in cinque "sportelli" (scelta "politica": tutte e tre le botteghe del mondo, la libreria Libr'aria e il negozio della famiglia di Libero Grassi) nonche' alla Festa dell'Unità e alla Festa di Liberazione; ha ottenutol'approvazione all'unanimità della mozione di sostegno agli obiettivi della Marcia in Consiglio Comunale (n. 458 del 27/9/2001) e l'adesione del Comune alla Marcia. 4 consiglieri comunali sono già a Perugia, impegnati nei lavori dell'Assemblea dell'ONU dei Popoli promossa dal Coordinamento degli Enti Locali per la Pace. Analoga mozione pare essere stata approvata dal Consiglio Provinciale che infatti manderà una delegazione di consiglieri e il gonfalone. Il Comitatoha poi tenuto un'iniziativa pubblica Mercoledì 10 Ottobre pomeriggio presso la Sala delle lapidi (la sala consiliare) a Palazzo delle Aquile, sostenuta anche dalla lega Missionaria Studentesca. Il Comitatoinvia col pulmann che il Comune di Palermo ha messo a disposizione delle associazioni in partenza Venerdì 12 Ottobre alle 18.30 dalla Stazione Lolli (a due passi dalla sede MN di via Re Federico presso la quale e' nato e si e' riunito il Comitato locale promotore della Marcia Perugia-Assisi) una cinquantina di persone, una rappresentanza assai composita (tra gli altri, 5 ragazzi del Laboratorio ZEN insieme). Le associazioni maggiori che fanno parte del comitato hanno organizzato la trasferta in proprio (20 palermitani partiranno separatamente con l'ARCI e una decina con le ACLI). Il "Palermo-11" dell'agesci partirà con un pulmino a suo uso esclusivo ottenuto a spese del comune. Pare ci sia anche un pulmann di legambiente. Gruppi organizzati dell'Unione degli Studenti raggiungeranno Perugia con altri mezzi e così altri... in totale calcoliamo che almeno 200 palermitani parteciperanno alla Marcia della Pace. I marciatori del comitato saranno alloggiati presso una palestra messa a disposizione a Perugia dal settore PNS Pace Nonviolenza Solidarietà dell'agesci (in particolare l'area Africa-Asia-Yugoslavia). La Marcia parte domenica alle 9 da Borgo XX giugno (via S. Girolamo- Giardini del Frontone) e si conclude alle 16 alla Rocca Maggiore di Assisi. Percorso: Perugia - Ponte San Giovanni - Collestrada - Ospedalicchio- Bastia- S. Maria degli Angeli - Assisi - Rocca Maggiore (24 km. complessivamente) Lungo la strada saranno presenti stand dedicati alle principali campagne (cancellazione del debito, diritto all'acqua, ...) e a tematiche (nonviolenza, commercio equo, ecc.) I partecipanti alla Marcia si rimetteranno in viaggio sui pulmann nel pomeriggio di domenica, subito a conclusione, contando di rientrare a Palermo-Stazione Lolli per la prima mattinata di Lunedì 15 (per prevedere l'orario di arrivo lunedì mattina 347-1457971 Movimento Nonviolento oppure 328-9273481 settore PNS dell'agesci). Per informazioni o intervista invece > Pina Maisano, 091-585924. A seguire: 1. l'appello al torno al quale in luglio si è venuto costituendo il Comitato; 2.la composizione del comitato; 3. ampi stralci del documento del 2 Ottobre della Tavola della Pace - il cartello nazionale che convoca la marcia - dopo le stragi del Pentagono e delle Twin Towers e primadell'inizio dei bombardamenti (a cura del MOVIMENTO NONVIOLENTO di Palermo) ___________________________ L'appello attorno al quale le 26 associazioni palermitane e monrealesi si sono raccolte nel Comitatotra Luglio e Agosto scorsi: "Cibo, acqua e lavoro per tutti", questo è il titolo dell'edizione 2001 della Marcia della Pace Perugia-Assisi che si terrà domenica 14 ottobre. L'evento sarà preceduto dalla Quarta Assemblea dell'Onu dei Popoli e da una settimana d'iniziative per la pace e la giustizia del mondo (8-14 ottobre 2001), che vedrà il coinvolgimento attivo di tante piccole e grandi città del nostro Paese. La marcia, indetta dalle associazioni della Tavola della Pace, prosegue la tradizione intrapresa dal Filosofo Aldo Capitini, promotore dell'impegno nonviolento, laico e religioso, in Italia. L'adesione alla Marcia è occasione per riaffermare con forza il valore della Nonviolenza e dell'impegno per la Pace, all'indomani delle violenze di Genova, delle provocazioni contro il movimento e dell'assurda violenta repressione. Cibo, acqua e lavoro sono tre diritti, tre "problemi simbolo" ancora oggi irrisolti, nonostante le ricchezze e le risorse disponibili, e insidiati dai processi di globalizzazione, liberalizzazione e privatizzazione in corso. La Marcia e l'Assemblea saranno inoltre l'occasione per presentare al Governo ed al Parlamento un pacchetto di proposte per accrescere l'impegno dell'Italia per la pace e la giustizia nel mondo; richiamare l'attenzione dei media sulle principali proposte e iniziative della società civile e degli enti locali per la pace, un'economia di giustizia e la democrazia internazionale. Come associazioni di società civile, nonviolente, di solidarietà, laiche e religiose ci costituiamo in "Comitato locale promotore della Marcia Perugia-Assisi": Convergendo sugli obiettivi della piattaforma della marcia; Impegnandoci perche' gli enti locali siciliani sostengano la partecipazione alla marcia; Impegnandoci perche' anche in sede istituzionale venga riaffermata la vocazione di Pace della città di Palermo, e del popolo siciliano. Il Comitato e' così composto: MN - MOVIMENTO NONVIOLENTO settore PNS Pace Nonviolenza Solidarietà dell'AGESCI Associazione Il Quartiere- Monreale mir - movimento internazionale della riconciliazione CGIL Greenpeace - gruppo d'appoggio palermitano Centro S. Chiara L'Amaca di Macondo- bottega del commercio equo e solidale Le Rose di Atacama- bottega del commercio equo e solidale Equovivere-bottega del commercio equo e solidale Libr'aria ALC - Associazione Laici Comboniani Circolo per la Nonviolenza "Alex Langer" Centro Studi Sociali "Pedro Arrupe" Centro "P. Poveda" Istituzione Teresiana Il villaggio delle ideeONLUS LOC - Lega Obiettori di Coscienza Centro Sociale S. Francesco Saverio Mirto Verde SCI - Servizio Civile Internazionale "Giona per la terra" Laboratorio ZEN Insieme ACLI UISP ARCI regionale (inoltre la Lega Missionaria Studentesca, riconoscendosi negli obiettivi della Marcia ha collaborato all'iniziativa pubblica). _______________________________________ "La lotta al terrorismo riguarda tutti. [...] E deve seguire la strada della legalità internazionale". Le proposte della Tavola della Pace di fronte alla "nuova guerra", verso la Perugia-Assisi * * * "Cibo, acqua e lavoro per tutti" è lo slogan scelto quest'anno per la marcia Perugia-Assisi. Riflette una piattaforma alla quale la vasta rete di associazioni che fa capo alla tavola della Pace ha lavorato per mesi, e che è stata confermata dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre sugli Usa e i venti di guerra che ne sono seguiti. Nelle ultime settimane il comitato che coordina l'organizzazione della marcia ha discusso sulla risposta pacifista al terrorismo internazionale e ha elaborato il seguente documento. * * * La lotta al terrorismo non è solo legittima ma necessaria. Non solo quella contro il terrorismo che ha colpito gli Stati uniti ma contro tutti i terrorismi in qualsiasi forma e parte del mondo essi si manifestino. Obiettivo dei terroristi sono sempre i civili. Come in tutte le guerre moderne chi viene ucciso, ferito o mutilato, chi soffre sono le popolazioni civili, la gente comune. E' dunque la gente comune, la società civile, ciascuno di noi, che deve insorgere per chiedere interventi efficaci. Gli attentati condotti contro gli Stati uniti sono un crimine contro l'umanità. E', unque, l'umanità intera che deve reagire promuovendo una cooperazione a tutti i livelli per sradicare il terrorismo. La lotta al terrorismo non può essere demandata ad un solo Paese, né ad una seppur ampia coalizione di Stati. L'Onu, unica casa comune di tutti i popoli e le nazioni, deve essere investita di questa responsabilità per essere il motore e il coordinatore di una lotta che deve essere condotta contro tutti i terrorismi [...] E' necessario che l'intera comunità internazionale operi concordemente [...] soprattutto per impedire che simili atti possano ripetersi. Gli Stati uniti e l'occidente debbono rinunciare a farsi giustizia da soli. Dobbiamo operare in modo da ridurre e non aumentare il tasso di "antiamericanismo" e di "antioccidentalismo" che c'è nel mondo. Questi sentimenti possono e debbono essere contenuti se non vogliamo restare prigionieri di una spirale di odio e terrore. La strada da seguire è quella della legalità e della giustizia penale internazionale. Dobbiamo affidare alle Nazioni Unite e alla giustizia penale internazionale la responsabilità di agire. Tutte le operazioni tese ad assicurare alla giustizia i criminali devono essere poste sotto l'autorità e il monitoraggio costante delle Nazioni Unite in modo che nessuno possa mai affermare che si tratta di rappresaglia o vendetta. L'Italia e l'Europa devono fare ogni sforzo per sollecitare la ratifica e l'insediamento della Corte Penale Internazionale cui spetta il compito di perseguire tutti i crimini contro l'umanità. [...] Nessuna risposta militare può essere automatica. I rischi di un'escalation sono molti alti. Prima ancora di "fare giustizia" abbiamo la responsabilità di evitare che la necessaria risposta agli attentati finisca con alimentare una guerra infinita e generalizzata. Per questo esprimiamo la nostra decisa opposizione ad ogni forma di guerra, diffusa o "chirurgica", che, oltre ad essere bandita dall'Onu, dal diritto internazionale dei diritti umani e dalla nostra Costituzione, comporta inevitabilmente un alto numero di vittime civili innocenti e, quindi, nuovo terrore, odio e sete di vendetta. [...] non possiamo provocare una catastrofe umanitaria né possiamo essere noi ad aggiungere alle migliaia di vittime del terrorismo altre migliaia di vittime innocenti. La popolazione afgana ha già pagato duramente anni di guerre e soprusi nell'indifferenza (e talvolta con la corresponsabilità) della comunità internazionale: il nostro obiettivo deve essere quello di mettere fine anche alle loro sofferenze. Per questo, il primo intervento della comunità internazionale, attraverso le Nazioni Unite deve essere quello genuinamente umanitario, per proteggere e portare aiuto ai milioni di profughi afgani che si ammassano ai confini nella disperata ricerca di una via di salvezza. Deve essere chiaro a tutti che la lotta ai terrorismi non è una lotta contro un popolo [...] Per mettere al bando il terrorismo e isolare i suoi sostenitori è necessario, inoltre, che la comunità internazionale, l'Onu e l'occidente non possano più essere accusati di usare "due pesi e due misure". Per questo è necessario mettere in campo - subito e non domani - una forte iniziativa internazionale per porre fine al conflitto che da ormai troppo tempo contrappone israeliani e palestinesi, per mettere fine all'occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza e ad ogni altra forma di violenza, promuovendo un piano di pace basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite (come ribadito anche dai Capi di Stato dell'Unione Europea) e sul principio "Israele e Palestina: due Stati per due Popoli". Se non bastano le pressioni diplomatiche si convochi una nuova Conferenza Internazionale per l'applicazione della legalità e del diritto internazionale. Costruire la pace a Gerusalemme è cosa certamente difficile ma ogni sforzo di pace in quella terra sarà un colpo inferto a tutti i terrorismi [...] La soluzione di questo conflitto deve essere stimolo e guida per la soluzione di tutti i conflitti in corso nel mondo. Un'altra misura positiva che deve essere assunta con urgenza è la cancellazione dell'embargo alla popolazione irachena, un embargo che, senza risolvere alcun problema o intaccare il potere di Saddam Hussein, ha provocato la morte di migliaia di bambini. Per mettere al bando il terrorismo e isolare i suoi sostenitori è necessario riconoscere che la crescente spirale di guerre e violenza affonda le radici nell'ingiustizia, nella povertà e nell'esclusione sociale che affligge gran parte dell'umanità e che l'attuale processo di globalizzazione, lungi dal rimuovere le cause di tanto disordine economico mondiale, sta accrescendo gli squilibri e l'insicurezza. Da più di dieci anni, da quando la fine della guerra fredda ha offerto straordinarie opportunità per costruire un mondo più giusto e sicuro per tutti, migliaia di associazioni della società civile chiedono ai governi di [...] rafforzare e democratizzazre il sistema delle Nazioni Unite, di costruire un sistema [...] di monitoraggio e prevenzione dei conflitti, [...] la messa al bando delle mine, delle armi nucleari, chimiche, batteriologiche e di distruzione di massa, il controllo e la riduzione del commercio delle armi che produciamo ed esportiamo, la messa in funzione della Corte Penale Internazionale, un programma di disarmo generalizzato, la riduzione delle spese e degli arsenali militari per liberare nuove risorse per lo sviluppo, interventi efficaci per sradicare le forme più estreme di povertà... . Chi si è opposto a queste proposte? Per quali motivi? Non è per caso se il mondo è diventato così disordinato e insicuro. [...] Dalla tragedia americana deve nascere una nuova e più diffusa consapevolezza: è tempo di cambiare strada. Questo è il tempo in cui ogni cittadino deve assumersi le proprie responsabilità, assumendo comportamenti coerenti. Questo è il tempo in cui tutti i governi e i responsabili della politica internazionale devono abbandonare ogni nazionalismo, egoismo e volontà di potenza per mettersi al servizio della pace, della nonviolenza e del bene comune globale: continuare come prima è un'alternativa troppo pericolosa per essere considerata. Tavola della pace ___________________ informazioni come queste su.... Palermo per la Pace - rete telematica per la nonviolenza http://it.groups.yahoo.com/group/palermoperlapace/join palermoperlapace-subscribe at yahoogroups.com
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