Al segretario generale dell'ONU



Al segretario generale dell'ONU

Egregio dottor Kofi Annan,
quattro operatori umanitari dell'ONU in Afghanistan sono stati assassinati.

Esprimiamo a lei come rappresentante massimo dell'ONU le nostre sentite
condoglianze.

Occorre che l'ONU intervenga per assicurare alla giustizia gli assassini, i
mandanti e i complici di questo crimine.

Le chiediamo di adoperarsi affinche' l'ONU intervenga nel rispetto del
diritto internazionale, e non bombardando il paese in cui vivono gli
esecutori e i mandanti di questo crimine. Ogni strage e' un crimine, e nuove
vittime non fanno tornare in vita le vittime precedenti, amplificano
soltanto l'orrore.

Le esprimiamo altresi' il nostro dolore e raccapriccio per il fatto che tra
i complici di questa strage ci sia anche la sua autorevole persona che a
quei bombardamenti stragisti palesemente illegali e criminali non si e'
opposta, ed anzi nei giorni scorsi ha espresso un insensato consenso di
fatto. Un insensato consenso che ora tragicamente macchia di sangue anche le
sue mani, del sangue di personale della sua organizzazione che in lei doveva
avere un punto di riferimento e un garante.

Cessi la guerra. E si torni alla civilta' giuridica, al rispetto del diritto
internazionale, al senso di umanita', alla difesa di ogni vita umana,
all'impegno civile contro ogni terrorismo.

Con dolore e amarezza infiniti,

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 10 ottobre 2001

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it