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Un appello urgente
- Subject: Un appello urgente
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 7 Oct 2001 17:20:42 +0200
Comunicato stampa UN APPELLO URGENTE A TUTTI GLI AMICI DELLA NONVIOLENZA DEL RESPONSABILE DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE" DI VITERBO AL QUINTO GIORNO DI DIGIUNO SCRIVERE, TELEFONARE, PARLARE A TUTTI I PARLAMENTARI PER CONVINCERLI A DIFENDERE LA LEGALITA' E LA PACE Cari amici ed egregi signori, tra pochissimi giorni il Parlamento italiano si pronuncera' sulla partecipazione italiana alla guerra che si va preparando. * Convincere il Parlamento alla legalita' e alla pace Abbiamo ormai pochissimo tempo per convincere il governo, i parlamentari tutti e il capo dello Stato a non infrangere la Costituzione, a non violare il diritto internazionale, a non precipitare il nostro paese nella guerra, a non rendere l'Italia coresponsabile di nuove stragi. Dobbiamo convincere chi rappresenta il nostro paese a fare quanto in suo potere per difendere la pace, la legalita', il diritto alla vita di tutti gli esseri umani. Dobbiamo convincerli ad impegnarsi contro la guerra e contro il terrorismo, contro ogni guerra e contro ogni terrorismo. * Alcuni dati di fatto Anche se i nostri interlocutori non condividono le nostre peculiari opinioni di amici della nonviolenza, tuttavia anche essi riconoscono alcuni dati di fatto incontrovertibili: - che i gruppi criminali non hanno lo status di soggetto belligerante secondo il diritto internazionale; - che stragi mostruose come quelle dell'11 settembre scorso non sono qualificabili come guerra ai sensi del diritto internazionale; - che perseguire, processare e punire i mandanti e i complici dei terroristi suicidi e pluriomicidi e' un dovere della comunita' internazionale: un dovere da realizzare con gli strumenti del diritto, con la riaffermazione della legalita', con la forza della ragione, della giustizia, dell'umanita'; - che il diritto internazionale non consente lo scatenamento di una guerra sulla base delle stragi terroristiche commesse da un gruppo criminale l'11 settembre scorso; - che la Costituzione della Repubblica Italiana esplicitamente proibisce la partecipazione italiana a una guerra come quella che si va preparando. Nulla puo' giustificare una guerra che aggiungera' stragi alle stragi, orrore all'orrore, vendette a vendette. Nulla puo' giustificare una guerra che puo' avere esiti catastrofici a livello planetario. * Un appello L'ora e' grave. Possa essere ciascuno illuminato dai valori morali, civili, filosofici e religiosi in cui crede. Possa ciascuno fare quanto in suo potere per scongiurare la guerra e far fallire i piani onnicidi dei terroristi e di chi li imita, li riproduce, prosegue ed accresce gli orrori da essi commessi. * Una proposta Scriviamo lettere, facciamo telefonate, andiamo a cercare a casa tutti i governanti ed i parlamentari che conosciamo, e chiediamo loro in nome della nostra amicizia di non cooperare ad una barbara follia. Scriviamo al capo dello Stato, scriviamo al capo del governo, scriviamo a tutte le autorita' istituzionali, e chiediamo loro di rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana cui hanno giurato fedelta', chiediamo loro in nome della legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico di non rendersi e di non rendere il nostro paese complice della guerra voluta dai terroristi. La guerra puo' essere fermata, i piani dei terroristi possono essere sconfitti; la legalita' puo' essere difesa, vite umane possono essere salvate. Ma dobbiamo agire adesso. Adesso dobbiamo convincere il Parlamento italiano. * Se non vi riusciremo E se non vi riusciremo dovremo predisporci ad essere noi direttamente, semplici cittadini, semplici esseri umani, a resistere nonviolentemente alla guerra qualora essa venisse scatenata. E dovremo resistere con la nonviolenza, con la limpidezza della nonviolenza, con la forza della nonviolenza: preparando e promuovendo l'azione diretta nonviolenta, la disobbedienza civile di massa, lo sciopero generale. A tutti un caro, angosciato saluto Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 7 ottobre 2001 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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