Dichiarazione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo al secondo giorno di digiuno



Comunicato stampa

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Peppe Sini,
e' al secondo giorno di digiuno di condivisione, meditazione e preparazione
all'azione diretta nonviolenta contro la guerra.

LA GUERRA VOLUTA DAI TERRORISTI SI AVVICINA SEMPRE PIU' MINACCIOSAMENTE.

PREPARIAMOCI A CONTRASTARLA CON LA NONVIOLENZA.

La guerra che i terroristi responsabili delle stragi dell'11 settembre
intendevano innescare col loro abominevole crimine si sta avvicinando sempre
piu' minacciosamente.

I potenti della terra, infrangendo il diritto internazionale, stanno facendo
proprio cio' che i terroristi volevano: si apprestano a scatenare un
conflitto bellico che produrra' nuove stragi ed alimentera' la spirale delle
violenze.

Occorre impedire la guerra:
- richiamando i governi legittimi al rispetto del diritto su cui si fonda
l'ordinamento giuridico che conferisce loro il potere che hanno;
- richiamando tutti al rispetto del diritto internazionale: solo nel
rispetto del diritto e' possible contrastare i gruppi criminali;
- richiamando tutti all'impegno per fermare l'escalation della violenza.

A sentire le irresponsabili dichiarazioni di alcuni governanti di importanti
paesi, sembra che la guerra sia imminente.
Se essa dovesse venire scatenata, e se il nostro paese vi venisse coinvolto
in violazione della legalita' costituzionale e in violazione del diritto
internazionale, avremo il compito non solo di esprimere una opposizione
morale, ma di fare quanto in nostro potere e dovere per ripristinare la
vigenza della legge fondamentale della nostra Repubblica, per impedire che
l'Italia cooperi a nuove stragi, per imporre ai nostri rappresentanti
istituzionali di essere fedeli all'impegno di pace che la Costituzione
Italiana, cosi' come la Carta delle Nazioni Unite, pongono come impegno
fondamentale.

E per opporsi alla guerra e al terrorismo in modo limpido ed efficace c'e'
un solo modo: opporsi con la nonviolenza.

Con la nonviolenza: che si impegna per salvare tutte le vite in pericolo.
Con la nonviolenza: che istituisce civilta' giuridica e vigenza dei diritti
umani.
Con la nonviolenza: che afferma la responsabilita' di tutti e di ciascuno.

Ma per opporsi alla guerra in modo efficace, in modo limpido, e dunque con
la nonviolenza, occorre preparare adeguatamente se stessi e preparare una
strategia adeguata, concreta, persuasiva.

Una strategia che si fondi:
- sull'azione diretta nonviolenta per contrastare operativamente la macchina
bellica;
- sulla disobbedienza civile di massa per negare il consenso ai governanti
che aderendo alla guerra avrebbero tradito la Costituzione e si sarebbero
resi fuorilegge;
- sullo sciopero generale contro la guerra e contro il terrorismo, che
mobiliti tutti i cittadini italiani in difesa del diritto alla vita di ogni
essere umano, in difesa della legalita', in difesa della democrazia, in
difesa della pace e della giustizia.

Abbiamo forse poco, pochissimo tempo.
Facciamo subito ogni sforzo per persuadere il governo, il parlamento ed il
capo dello Stato a non trascinare il nostro paese in una guerra che puo'
avere esiti catastrofici per l'intera umanita';
facciamo subito ogni sforzo per persuadere governo, parlamento e capo dello
Stato ad adoperarsi nel consesso internazionale in difesa del diritto, della
pace, delle procedure legali con cui i poteri legali devono individuare,
affrontare, perseguire, trarre a giudizio, condannare e punire i terroristi;
e mentre facciamo questo prepariamoci all'azione nonviolenta per difendere
la pace, per difendere concrete vite umane, per difendere la legalita'
democratica.

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 4 ottobre 2001

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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Notizia per la stampa

Gia' apprezzato pubblico amministratore, Peppe Sini e' stato tra gli
animatori dell'opposizione nonviolenta alla guerra nel 1991 e nel 1999; e'
impegnato nell'educazione alla pace ed in una intensa attivita' di
informazione e documentazione (anche attraverso il notiziario telematico
quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", di cui e' direttore).
Nel corso della guerra del 1999 il responsabile del "Centro di ricerca per
la pace" di Viterbo effettuo' un prolungato digiuno di preparazione e
successivamente ideo', promosse, organizzo' ed esegui' l'azione diretta
nonviolenta delle mongolfiere per la pace per bloccare i decolli dei
bombardieri stragisti dalla base di Aviano.
Anche nel 1999 propose al movimento pacifista una strategia nonviolenta di
opposizione alla guerra, strategia fondata sui criteri riproposti
quest'anno. Nel 1999 resto' pressoche' del tutto inascoltato.
Auspica che rispetto ad allora il movimento pacifista voglia ora compiere la
scelta della nonviolenza, necessaria ed urgente; e che, se il conflitto
bellico dovesse deflagrare, voglia impegnarsi per contrastare concretamente,
in modo limpidamente nonviolento, la guerra e la violazione della legalita'
costituzionale.

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