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La crisi e noi (2)
- Subject: La crisi e noi (2)
- From: Piero Pagliani <p.pagliani at agora.stm.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Sat, 29 Sep 2001 17:50:48 +0200
28 settembre 2001 I due onorevoli Durante la trasmissione "Samarcanda" del 26 settembre, viene intervistato via telefono satellitare Gino Strada, il chirurgo fondatore di Emergency, che e' riuscito a entrare in Afghanistan dove opera uno dei suoi ospedali (per feriti di guerra). Strada mette tutti davanti ad un dato statistico: nelle guerre degli ultimi anni il 90% delle vittime sono state civili (una volta mi disse che in una guerra moderna il mestiere piu' sicuro e' fare il combattente). Quindi, ne deduce, nessuno puo' legittimamente trincerarsi dietro concetti come "guerra umanitaria", "guerra chirurgica", o "interventi mirati", a meno di non volere fare a pugni con una verita' incontestabile. E' ora che si incominci a parlare di pace e non di guerra. L'onorevole Giovanardi (FI), ospite di Santoro, bofonchia, cerca di trovare qualche argomento, ma alla fine non riesce ad evitare di parlare di "interventi mirati" e di "senso di responsabilita' dell'America". L'onorevole Fassino (DS) non bofonchia, ha piu' capacita' dialettica, ma alla fine non riesce ad evitare di parlare di "interventi mirati" e di "senso di responsabilita' dell'America". Alla fine i due onorevoli ammiccano l'uno all'altro, felicemente e trionfalmente d'accordo: che Gino Strada non rompa le scatole con le sue utopie. Di nuovo al telefono dall'Afghanistan (non da comode poltrone della RAI - e questo e' proprio uno di quei pochi casi in cui occorre sottolineare i pulpiti da cui vengono le prediche), Gino Strada, dopo che lo stratega di turno ha parlato di un possibile attacco all'Iraq in quanto reo di avere un arsenale chimico, ricorda un fatto storico: gia' negli anni '80 Saddam aveva usato le armi chimiche per sterminare interi villaggi di Curdi. Come mai nessuno lo ha denunciato allora? Forse perche' all'epoca Saddam faceva comodo contro l'Iran? L'onorevole Giovanardi bofonchia e non riesce a trovare argomenti. Ci pensa l'onorevole Fassino, perche' lui e' bravo, riesce ad argomentare anche senza argomenti. E supera se stesso: "Capisco la situazione di stress del dottor Strada. Ma mi sono stancato di questa conta dei morti per cui i morti di ieri giustificano quelli di oggi". Quindi basta con questo antiamericanismo e appoggio alla Guerra contro il Male. Un capolavoro, a fronte del quale i paradossi di Russel sarebbero passati inosservati. Per prima cosa anche un bambino avrebbe capito che Gino Strada non stava giustificando i morti Americani con quelli Curdi. Innanzitutto non glielo avrebbe mai permesso il suo senso morale. Ma anche ammesso che sia difficile spingersi fino a quelle altezze dell'animo umano, un elementare ragionamento logico avrebbe escluso questa interpretazione: non si capisce perche', potendo ampiamente e tragicamente scegliere, portare a cinica giustificazione delle stragi contro l'America proprio una strage fatta da Saddam (quindi un nemico dell'America). Al piu' questa avrebbe potuto giustificare, se proprio si vuole, una strage di Iracheni fatta da Curdi. Ma c'e' di piu': se e' vero, come peraltro e' vero e come Gino Strada sottoscriverebbe ad occhi chiusi, che i morti di ieri non giustificano quelli di oggi, e' anche vero (per proprieta' transitiva della relazione d'ordine temporale) che i morti di oggi non giustificheranno quelli di domani. Ma tant'e'. Gino Strada, lui si', ha la mente obnubilata dallo stress. E' proprio questa pseudo-logica alla Fassino, o piu' precisamente questa logica personalizzata (ops! ora si deve dire "customizzata") che rende impossibile risolvere i problemi. E noi continueremo a vedere solo i nostri morti, continueremo a bloccare lo sviluppo di interi popoli per poi accusarli di non essere riusciti ad esprimere valori democratici, daremo intere nazioni alla merce' di torturatori per poi accusarle di non rispettare i diritti fondamentali, continueremo a togliere persino l'aria a centinaia di milioni di donne e uomini per poi poterli deridere per la loro "ignoranza". Invece noi siamo molto colti. Trecento anni fa, Leibniz era convinto che se fosse stato possibile trovare un linguaggio logico universale, le controversie tra gli uomini sarebbero finite, superate dalla forza evidente di questa logica comune. Era un'utopia, perche' ora si sa che anche se si concorda sulla logica da utilizzare si puo' benissimo essere in disaccordo sugli assiomi da cui partire. Ma nel mondo Occidentale di Fassino quella di Leibniz e' una doppia utopia, perche' lui gli assiomi li cambia durante il ragionamento. Ed e' una tripla utopia, perche' oltre a scegliere gli oggetti del discorso e a cambiarli quando gli pare, lui sceglie anche la logica. Ed e' una quadrupla utopia, perche' per non bloccarsi nel ragionamento usa una logica dove e' ammesso affermare una cosa e contemporaneamente il suo contrario: "I morti di ieri non giustificano quelli di oggi. I morti di ieri giustificano quelli di oggi". Come chiunque capisce, una logica di questo tipo permette di dedurre cio' che si vuole con minimo sforzo. Ed e' per questo che l'onorevole Fassino la predilige. Ma per risolvere i problemi e' inservibile. Questo Gino Strada lo sa benissimo. E lo sa non tanto perche' e' una delle persone piu' intelligenti che io conosca, ma perche' il suo cuore malandato e' grande almeno quanto l'Afghanistan. Piero P. S. Unico tra i leader mondiali, Berlusconi ha notato, oltre alla superiorit? della civilt? occidentale, anche una "singolare coincidenza tra gli attentati in America e la crescita del movimento antiglobal". Berlusconi ha la capacita' innata di voltare le tragedie in farse: si sta parlando di 7000 morti e lui pensa invece alle Tute bianche. L'ineffabile Fassino in merito a questa miseria politica dice solo che Berlusconi "sbaglia". D'altronde, come ci ha fatto capire durante le giornate di Genova, anche per lui gli antiglobal sono come il fumo negli occhi.
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