[TESTIMONIANZE] - Torture della polizia



Genova odissea 2001

Da oggi la Turchia e più vicina alla comunità europea nell'applicazione
dei diritti umani .Io pacifico manifestane che per sfuggire agli scontri,
con altre decine di persone ragazze e ragazzi appena diplomati, signore e
signori di 1/2 età tutti pacifisti ci eravamo rifugiati in un portone. Una
signora di Genova gentilmente ci aveva aperto. mentre la guardia di
finanza ci puntava i fucili a dosso. Eravamo tutti tranquillamente seduti
sulle scale in questo  portone aspettando solo la fine degli scontri per
poter uscire e tornare alle rispettive case , quando siamo stati assaltati
brutalmente da polizia e finanza. Noi sempre con le mani in alto in segno
di resa, siamo stati fatti uscire ed ammucchiati su un marciapiedi in
ginocchio. La consegna di documenti è avvenuta sotto continue minacce e
insulti. Per i meno svelti ad obbedire manganellate gratuite. Caricati sui
cellulari e portati all'identificazione nella zona del porto mentre
ragazze 19enni in lacrime, minacciate da poliziotti in attesa che le
persone uscissero dai cellulari per pestarli, rapida perquisizione
sequestro di portafogli telefonini marsupi zaini bandiere. Le mani sono
state legate con fascette, noi siamo stati sbattuti per terra . Il tutto
sempre condito da insulti e minacce. Trasferiti in un Lager alla periferia
di Genova dove è iniziata la vera odissea. Ad aspettare  che noi uscissimo
dal  pullman, cordoni di polizia per scaraventarli giù dal pullman a
calci, picchiarli, insultarli sputargli. Dopo questa gentile accoglienza
venivamo portati in enormi e spoglie celle. Venivamo sbattuti faccia al
muro, spogliati e perquisiti, tolto tutto lacci  cinte braccialetti,
fazzoletti occhiali da vista (tanto per vedere il muro non
servivano).Siamo stati costretti a stare attaccati al muto a braccia alte
e gambe divaricate per  decine di ore. Per chi faceva domande  tipo volere
vedere un avvocato o un giudice o chiedeva acqua, botte per chi era nero
botte, chi, invece  voleva andare in bagno vi veniva portato e poi
riempito di botte.

Ogni tanto arrivavano torme di poliziotti in divisa od in borghese che
sceglievano persone a caso da insultare o picchiare, o le costringevano a
cantare giovinezza , ad urlare viva il duce viva la polizia. Nel mio caso,
avevo un distintivo della Roma ho dovuto urlare forza Lazio!!

I poliziotti dichiaravano che era finalmente finito il governo comunista e
che con il loro governo di destra potevano fare tutto ciò che volevano
senza limiti, senza applicare i diritti costituzionali o di base del uomo,
negando a chi stava male l'acqua o le medicine per poi portali in
infermeria solo quando questi stremati crollavano a terra per mancanza di
forze.

Per fortuna ad un certo punto sono arrivati i Carabiniere e in particolare
un tenente che forse capiva la situazione dei disperati, (Un ragazzo di
Genova preso a 100 metri da casa solo perché negro o un fotografo
accreditato di un giornale locale (di destra) in lacrime preso solo perché
faceva il suo lavoro e tanti altri grandi e piccoli presi solo perché si
trovavano li a Genova).

Il tenente ha ordinato di non aprire più le celle se non su suo ordine, e
permettere  che ci si potesse riposare e perdere le medicine. Dopo ore di
questo trattamento senza cibo ne acqua finalmente i giovani carabinieri di
leva ci hanno, anche dato un bottiglia da 1/2 litro per 15-20 persone che
ogni tanto ci riempivano e ci permettevano per 2-3 minuti di sederci e
riposare.

Quindi dopo 16-14 ore finemente identificati foto impronte ecc. siamo
tornati ad esistere siamo usciti dallo status di "desaparesitos"

Durante la notte visita al lager di Bolzaneto da parte di un alto
esponente del governo forse un ministro che veniva a congratularsi con gli
aguzzini. Impossibile pesare solo di poterlo guardare.

Dopo la visita del ministro sono tornati i poliziotti che ci hanno tutti
ammassati in un cella per pestarci gratuitamente ed insultarci se solo si
provava ad fare una domanda, costringendoci a cantare canzoni fasciste, ci
dicevano e al infinito popolo di Seattle ordine e disciplina. Un ragazzo
francese tenuto per tutto il tempo in mutande al muro al freddo o sdraiato
sul pavimento picchiato di tanto in tanto perché non capiva l'italiano
portato via scalzo ammanettato pestato. Io avevo visto una scena simili in
Tunisia mai avrei pensato di rivederla in un paese della Comunità Europea
(il mio paese) dove sono i diritti del uomo?

Alla fine ci hanno preparato per il carcere. Non vedovo l'ora di arrivarci
ma prima le ultime umiliazioni. Ci dicevano oramai siete dei carcerati non
avete diritti mi hanno fatto spogliare nudo infreddolito faccia muro. Mi
hanno detto che avevo troppi effetti personali. Una sciarpa di seta e
cotone è un straccio che è stato buttato nella spazzatura insieme all
bandiera dei verdi ,un ciondolo d'argento, penne carte personali e altre
cose che non gli andava di riportare nel verbale. Riportato in cella
buttato mi hanno fatto inginocchiare, mi hanno  preso a calci ,ad un certo
punto arriva un poliziotto con le forbici che mi sbatte la testa al muro.
I sui colleghi gli chiedono :"che fai gli tagli i capelli"  lui risponde
che no mi stava tagliando solo il cappuccio della felpa che tanto fa caldo
.Finita l'identificazione di tutti, ammanettati e trascinati sul pullman
come cani Io stavo vicino ad uno studente svizzero e due ragazzi francesi
terrorizzati.

Ho provato a chiedere che fine avesse fatto il mio zaino la risposta e
stata che non si sapeva.

Ci hanno portato al carcere di Alessandria prima di entrare uscendo dal
pullman il solito pestaggio.

Siamo stati mesi in una cella poi di nuovo identificati ,finalmente le
guardie carcerari dopo i primi minuti di durezza si sono rese conto con
chi veramente avevano a che fare: no i terribili anarchici violenti
annunciati ma poveri disperati. Ci hanno chiesto che cosa ci avessero
fatto i poliziotti e cercavano di calmare e rassicurare i più
terrorizzati. Finalmente ho potuto riavere i mie occhiali da vista ed i
fazzoletti per il naso.

Ci hanno portato in una cella per due, con i letti mi sono potuto
finalmente sdraiare e riposare. Un pasto, che mi e sembrato buonissimo,
penso per la fame. Sono andato in bagno, finalmente senza paura, mi sono
potuto lavare i denti e la faccia. Chi aveva problemi è stato portato in
infermeria e curato .A me per un momento e sembrato un albergo e non un
carcere ,rispetto al lager da dove venivo: si potevano fare domande e
avere risposte, ci anno detto che sarebbero venuti gli avvocati chi era
nudo è stato vestito dal cappellano del carcere ,persona squisita. Si era
tornati un uno stato di diritto. Ho finalmente visto un avvocato che mi a
rassicurato . Mi ha detto che si trattava di una  questione di qualche
giorno e che ci avrebbero liberato. Oramai mi ero rassegnato a passare la
note in gabbia . Mi avevano portato un libro, quando sono arrivati
rappresentati dei verdi e rifondazione che finalmente avevano saputo dove
eravamo e nel giro di poche ore ci hanno scarcerato. I secondini che si
erano preoccupati di avvertire la famigli di alcune persone di zona per
farli venire a perdere. Ci hanno restituito i pochi effetti personali
sopravvissuti alla perquisizioni precedente. Io sono rimasto con il solo
portafoglio e una borraccia. Cosi siamo finalmente usciti da carcere

Con i cellulari sopravvissuti abbiamo telefonato a casa per avvisare che
eravamo finalmente liberi.  Fuori ad attenderci c'erano dei volontari di
Alessandria che avevano saputo che uscivano . Tra noi "Galeotti"ci siamo
scambiato i numeri abbiamo chiesto ai carabinieri di guardia quale reati
fossero quelli a noi imputati: il 337 e 339. Ci hanno risposto resistenza
all'arresto aggravate da associazione. Finalmente sapevamo di cosa ci
accusavano. Ad alcune persone le imputazioni erano diverse e fantasiose,
si erano divertiti a scrivere. Poi i volontari hanno accompagnato alla
stazione chi voleva io ho rimediato un passaggio in auto dal mio compagno
di cella genovese al quale era venuta la madre a prenderlo. Mi hanno
lasciato alla stazione alle 2.30. Li c'erano dei milanesi che mi hanno
raccontato di altri massacri , in particolar modo di quello della notte
prima nella scuola .ho rincontrato il francese finalmente in carcere lo
avevano rivestito cercava di tornare a Nizza .Alle 6.09 ho preso un treno
Roma ho fatto il biglietto a bordo (per fortuna avevo con me abbastanza
soldi) senza prenotazione dovevo trovarmi un posto dove dormire e un paio
di volte mi sono dovuto spostare perché arrivava l'assegnatario a
svegliarmi poi 11.30 di lunedì finemente a Roma a casa.

M.S.