[TESTIMONIANZA] - Non credete ai mass-media



Newsgroups: it.eventi.g8-genova
Sent:Tuesday, July 24, 2001 12:56 AM
Subject: ltutto quello che è successo

 Cari amici, allora io ero a Genova. Io ho visto. Non date retta ai
 giornali ed ai telegiornali. E' stata una cosa pazzesca, un massacro. E'
 difficile raccontare cio' che e' avventuto tra venerdi' e sabato. Per
 farlo mi aiuto con quello che ho visto io e quello che hanno visto altri
 carissimi amici presenti a Genova.

 Vi prego di avere la pazienza di leggere e' veramente la cronaca di un
 incubo che difficilmente sentirete sui grandi mass media. 1.Io arrivo
 Giovedi' a Genova dopo la festosa manifestazionedei migranti, 50.000
 persone.

 Ci sono i campi di raccolta, siamo tantissimi. Migliaia di persone
 assolutamente pacifiche, un clima meraviglioso (vi ricordate i campi
 scout?) si discuteva si cantava si stava bene insieme.

 Scout e militanti, volontari e professionisti e venerdi' mattina iniziamo
 le piazze tematiche in una citta' blindata:le varie associazioni si
 troveranno sparse nella citta' per fare un assedio festoso con danze,
 performance e slogan alla famosa linea rossa.

 A questo punto sul lungo mare arriva il famoso blak blok, alcuni di loro
 vengono visti parlare con la polizia, altri direttamente escono dalle
 loro fila.Parlano soprattutto tedesco.

 Iniziano a sfasciare tutto. Polizia e carabinieri stanno fermi. I Black
 block cercano di infilarsi nel corteo dei lavoratori aderenti ai COBAS e
 altri sindacati, di cui picchiano uno dei leader, vengono respinti a
 fatica.

 Poi i black blok puntano sulla prima piazza tematica (centri sociali),
 piombano armati fino ai denti. La polizia li insegue, i manifestanti si
 trovano attaccati prima dai black e poi dalla polizia che a quel punto
 inzia le cariche violentissime. I Black se ne vanno e piombano sulla
 piazza dove c'era la rete di Lilliput (commercio equo, gruppi cattolici
 di base, Mani Tese..ecc.). La gente facendo resistenza pacifica cerca di
 allontanarli. La polizia insegue: carica la piazza. La gente alza le mani
 grida pace! Volano lacrimogeni manganellate. Ci sono feriti. I Black se
 ne vanno e continuano a distruggere la città... 300-400 del Black Bloc
 vagano per Genova, chi li guida conosce perfetttamente la citta': il loro
 percorso di distruzione punta a raggiungere tutte le piazze tematiche
 dove ci sono le iniziative del movimento.. E' impressionante.

 Si muovono militarmente, si infiltrano, i capi gridano ordini, gli altri
 agiscono. E a ruota arrivano polizia e carabinieri Intanto nella piazza
 tematica dove c'e' l'ARCI e l'Associazione Attac ecc.: tutto va bene, nel
 primo pomeriggio si decide di andarsene dal confine con la linea rossa
 fino ad allora assediata con canti, scenette, ecc. La gente sfolla verso
 Piazza Dante, la polizia improvvisamente lancia lacrimogeni alle spalle,.
 Fuggi fuggi generale.

 Gli ospedali si riempiono di feriti. Molti pero' non vanno a farsi
 medicare in ospedale: la polizia ferma tutti quelli che ci arrivano. E'
 sera. La gente e' sconvolta, molti inziano a essere presi dalla rabbia.
 Dei black improvvisamente non si ha piu' notizia. Alla cittadella dove
 c'e' il ritrovo del Genoa Social Forum saremo diecimila.E' arrivata la
 notizia della morte del ragazzo.

 C'e' paura, i racconti di pestaggi violentissimi si moltiplicano. Ragazzi
 e suore che piangono. C'e' un sacco di gente ferita. Un anziano che
 piange con una benda in testa, è un pensionato metalmeccanico.

 C'e' Don Gallo della Comunita' di San Benedetto. C'e' la mamma leader
 delle Madri di Plaza de Mayo in Argentina, quelle che da anni cercano
 notizie dei loro figli desaparecidos: dice che e' sconvolta per quello
 che ha visto con i suoi occhi, gli ricordano troppo l'Argentina della
 dittatura: non pensava fosse possibile in Italia

 Intervengono mio fratello, Luca Casarini delle tute bianche e Bertinotti
 (l'unico politico che ha avuto il coraggio di correre ) calmano tutti:
 ragazzi non uscite in piccoli gruppi, non accettate la sfida della
 violenza.

 Si decide che la risposta sara' la grande manifestazione del giorno dopo,
 saremo in tantissimi, pacificamente contro tutte le provocazioni e le
 violenze di black block e forze dell'ordine.

 Il senatore Malabarba racconta che e' stato in questura. Ha trovato
 strani personaggi vestiti da manifestanti, parlano tedesco ed altre
 lingue straniere. Confabulano con la polizia e poi escono dalla questura.
 Scoppia improvvisamente un incendio in una banca vicino alla cittadella.
 Gli elicotteri ci sono sopra: per piu' di 40 minuti non arriva ne'
 pompieri ne' niente.

 Di notte uno dei campi dove siamo a dormire, il Carlini, viene circondato
 dalla polizia. Entrate a perquisire, fate quello che volete. La gente
 piange: implorano di non essere ancora caricati. La polizia entra: nel
 campo non trova niente.

 2. Sabato: la grande manifestazione, siamo veramente una moltitudine. Il
 corteo parte, ci sono mille colori. Gente di tutto il mondo. Tutte le
 associazioni, il volontariato, i contadini, i metalmeccanici, i curdi,
 ....ecc. Canti, danze, mille bandiere.

 Piazzale Kennedy. Non ci sono scontri. Non c'e' niente. Sbucano i black
 Block La polizia improvvisamente, senza alcun motivo, spacca in due
 l'enorme manifestazione. . Si scatena la guerra. Cariche dovunque,
 manganellate. Sono impazziti. La polizia carica i metalmeccanici della
 FIOM, i giovani di Rifondazione. Iniziano inseguimenti per tutta Genova.
 Chi rimane solo è inseguito, picchiato. Decine di persone testimoniano di
 inseguimenti e pestaggi solo perche' riconosciuti come manifestanti. E'
 picchiato dalla polizia un giornalista del Sunday Times (sul numero di
 oggi racconta la sua avventura...)

 In un punto tranquillo della manifestazione, sul lungomare,
 improvvisamente da un tetto vengono sparati lacrimogeni che creano
 panico. Usano gas irritanti, producono dermatiti, non fanno respirare.

 I Black Bloc? compaiono e scompaiono, nessuno li ferma. Attaccano un
 ragazzo di Rifondazione. Gli spaccano la bandiera e lo picchiano.
 Attaccano a pietrate i portavoce del Genoa Social Forum. Spaccano vetrine
 ed incendiano. Sono armati fino ai denti: ma come ci sono arrivati nella
 Genova blindatissima?

 La testa della grande manifestazione è tranquilla, il Genoa Social Forum
 fa l'appello di defluire con calma, di non girare da soli per la citta'.
 Veniamo indirizzati verso Marassi dove ci sono i pulman di quelli
 arrivati la mattina. Siamo fermi li'. Non si puo' andare avanti: a
 piazzale Kennedy e' guerra. Siamo in tanti fermi, seduti per terra.
 Improvvisamente partono i lacrimogeni. Fuggi fuggi generale. Si cerca di
 tornare verso la cittadella del Genoa Social Forum: passano camionette
 della polizia da dove urlano: vi ammazzeremo tutti!

 La seconda parte del corteo non arriverà mai alla piazza dove era
 prevista la conclusione. Tutte le persone vengono caricate
 indistintamente sul lungo mare. Chi riesce scappa nei vicoli verso la
 collina, dove si scatena una vera e propria caccia all'uomo.

 Sabato notte, la manifestazione era ormai finita da alcune ore, la
 polizia irrompe nella Sede stampa del Genoa Social Forum. Picchiano tutti
 con una violenza impressionante. In particolare sono interessati alla
 documentazione (testimonianze, video, foto...ecc.) che raccontano quello
 avvenuto tra venerdi' e sabato: sono molti attenti a distruggere tutto.
 Vengono distrutti tutti i PC e tutto il materiale che trovano, viene
 arrestato l'avvocato che coordina il gruppo di avvocati presenti a
 Genova. Viene distrutto o portato via anche tutto il materiale che gli
 avvocati avevano raccolto per difendere le persone arrestate. Adesso non
 si sa piu' neanche quante sono e quali sono le accuse. Durante la
 perquisizione, fatta senza alcun mandato, a parlamentari, avvocati,
 giornalisti e medici e'impedito di entrare. Le famose armi comparse oggi
 in conferenza stampa ieri non si erano viste....rimangono i feriti e gli
 arrestati. Del black blok non si sa piu' niente.

 Vi assicuro, due giorni da incubo: black block e forze dell'ordine hanno
 fatto un massacro e volevano farlo. Poliziotti e carabinieri erano stati
 montati in modo pazzesco, fin da venerdi' mattina urlavano e
 insultavano.. Gli hanno veramente lavato il cervello. E poi oggi a
 sentire televisioni e leggere giornali: Dio mio sembra proprio un regime:
 dove hanno scritto la verita' che tutti noi che eravamo li' abbiamo
 visto?

 Divento poi matto a pensare che alcuni potranno ancora pensare: "voi
 contestatori, dite le solite cazzate..." Non fatevi imbrogliare, abbiate
 il coraggio di mettere in discussione i vostri convincimenti sulle
 meravigliose forze dell'ordine italiane e sugli apparati democratici del
 nostro Stato.

 A Genova veramente e' avvenuto qualcosa di pazzesco. Un'altra piccola
 cosa: sul giovane ammazzato. La sapete la prima versione della questura
 prima che comparissero i video? ammazzato da un sasso lanciato da altri
 manifestanti.......

 Se pensate che molta della documentazione raccolta da testimoni e' stata
 distrutta dopo l'irruzione alla sede del Genoa Social Forum di questa
 notte....ci rimangono le "sicure" versioni delle forze dell'ordine...
 Meditate e per favore fate girare, stampate, parlate, c'e' bisogno di
 raccontare la verita'. A vostri amici, parenti, colleghi di lavoro. Vi
 prego non voltatevi dall'altra parte.

 grazie S.

 P.S. Mio fratello e' distrutto, mi ha detto: è pazzesco, sembra di essere
 nell' America Latina negli anni 70. Forse neanche lui aveva capito fino
 in fondo con chi aveva a che fare e che governo e responsabili delle
 forze dell'ordine potessero arrivare a tanto.