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[TESTIMONIANZA] - "animali" spinti verso i manifestanti
- Subject: [TESTIMONIANZA] - "animali" spinti verso i manifestanti
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
- Date: Tue, 24 Jul 2001 01:41:22 +0200
La mia modesta testimonianza su quello che ho vissuto in prima persona a Genova: ad ognuno le sue conclusioni. Ore 11.30, arriviamo a Nervi con qualche preoccupazione dopo quello che era successo il giorno prima, ma determinati a manifestare pacificamente le nostre idee. Da Pisa una carovana di 15 autobus, ma sull'autostrada una carovana senza fine di autobus da ogni parte di Italia. C'è il sole, una giornata splendida, tantissima gente si mette in fila per raggiungere il punto di partenza della manifestazione in piazza Sturla, ma in realtà siamo già in corteo tanta è la gente che si mette in marcia dal punto di sbarco dagli autobus. Una mezz'oretta e siamo in piazza Sturla: davanti a noi un serpentone di cui non si vede la testa, dietro noi un serpentone di cui non si vede la coda. La preoccupazione non c'è più: siamo tanti, nessun casco, nessuna spranga, niente di niente. Un elicottero dei carabinieri volteggia ininterrottamente su di noi a vegliare che tutto proceda senza disordini, i pochi genovesi rimasti si affacciano alle finestre e ci salutano simpaticamente, l'atmosfera è rilassata e gioiosa. Come può succedere qualcosa in questo contesto ? Ad un certo punto vediamo un camioncino un centinaio di metri avanti a noi, fermo in mezzo al serpentone. Intorno tanti 'punti' gialli, rossi e blu……..sono caschi……; Marco borbotta la sua perplessità, non gli piace. Ci avviciniamo, loro sono fermi (forse 100-150 persone ?), il corteo gli sfila davanti ai lati. Gli elicotteri della polizia (se n'è aggiunto uno) continuano a volteggiare. Ci avviciniamo ancora, diventa chiaro che da quel camioncino si stanno scaricando altri caschi, spranghe, brandine da utilizzare come scudi, maschere anti-gas. La nostra preoccupazione aumenta, così come quella di tutti i gruppi che continuano a sfilare ai lati cercando di mettere quanto più spazio possibile fra il corteo pacifico e chi assai evidentemente è qua con ben altre intenzioni. Ci guardiamo intorno, gli elicotteri continuano a volteggiare e filmare, ma non si vede né polizia, né carabinieri, niente di niente…..e intanto il camioncino ha finito di scaricare e sta facendo manovra per tornare indietro e dileguarsi; la sera apprenderemo dal TG3 che quel camioncino è stato fermato e sequestrato (lo riconosciamo perché il TG3 mostra le immagini filmate da uno degli elicotteri che volteggiava sopra di noi…….), ma quando ormai vuoto ha già fatto il suo dovere di rifornire gli 'animali'. Qualcuno apostrofa gli 'animali', qualcun altro si chiede se non sarebbe il caso di intervenire noi corteo pacifico visto che le forze dell'ordine a quanto pare hanno deciso di non intervenire. Ma che possibilità abbiamo noi pacificamente disarmati e completamente impreparati a qualsiasi tipo di violenza ?? Ci sono vecchi, giovanissimi, qualche handicappato in carrozzina…….con che coraggio possiamo pensare di fermare 100-150 'animali' pronti a dare battaglia ?? E se scoppia il casino qua chi interviene a difenderci ?? La preoccupazione comincia ad aumentare e con essa la rabbia verso gli 'animali' ma anche verso chi dovrebbe difendere il diritto democratico di manifestare pacificamente, e invece ha deciso di limitarsi ad osservare dall'alto. Cerchiamo di allontanarci più possibile, ma ad un certo punto non è più possibile andare avanti, siamo in coda al corteo; qualcosa dobbiamo fare….e allora organizziamo un cordone umano che isoli il corteo pacifico da infiltrazioni probabilissime di 'animali' provocatori da dietro e riusciamo a mantenerci ad una ventina di metri dagli animali. Cerchiamo di ritrovare tranquillità; dei simpaticissimi anziani genovesi ci gettano acqua da un balcone….è caldissimo e dal corteo parte un applauso; dalla strade laterali sulla destra (a sinistra abbiamo un muro che con un salto di 6/7 metri ci divide dalla spiaggia) vediamo muraglie di poliziotti a qualche centinaio di metri. Allora ci sono ! Passiamo davanti ad una caserma dei carabinieri: qualcuno abbozza un 'assassini, assassini', ma niente più….e allora di nuovo la preoccupazione comincia a lasciare spazio all'ottimismo e alla soddisfazione di essere in tantissimi a manifestare pacificamente le nostre idee. Cominciamo a non preoccuparci più di tanto degli animali alle nostre spalle: in fondo il cordone funziona, infiltrati non ce ne sono e la distanza fra noi e loro è tale da permettere agli elicotteri che ininterrottamente (e giustamente !) continuano a volteggiare e filmare sopra di noi di vedere chiaramente la differenza fra gli animali dotati di caschi colorati, spranghe, brandine e noi corteo pacifico. Si canta, si prende il sole, si procede lentamente, di tanto in tanto si sbircia in coda e ci si tranquillizza; qualcuno comincia a parlare di tafferugli in piazza Kennedy, un paio di chilometri davanti a noi, ma rimaniamo ottimisti e fiduciosi. Certamente altri gruppi di animali, ma certamente isolati dal resto del corteo, quindi facilmente identificabili e attaccabili dalla polizia. Il corteo si arresta (evidentemente ritardato dai tafferugli in testa), ci sediamo. Intanto alla nostre spalle qualcosa succede: la polizia si è finalmente schierata scendendo da una strada laterale. Ovviamente si posizionerà fra la coda del corteo pacifico e gli animali isolandoli e disperdendoli……..tanto più che gli elicotteri sono ora molto bassi sopra gli animali e certamente stanno dirigendo le operazioni dall'alto. Davanti a noi vediamo solo gente seduta, almeno fin dove possiamo arrivare con lo sguardo, dal momento che qualche centinaio di metri più in avanti la strada curva leggermente sulla destra, o almeno così pare. Inspiegabilmente (almeno fino a quel momento…) qualche organizzatore del GSF comincia a parlare con il corteo dai lati, in modo che tutti sentano: dicono di come comportarsi in caso di lacrimogeni, di non farsi prendere dal panico, di come respirare, di come ridurne l'effetto, ecc. ecc. Molti si guardano pensando 'ma che cavolo ci viene a raccontare ? Gli animali sono dietro isolati, noi siamo seduti tranquilli e pacifici (e d'altra parte anche se fossimo in piedi ben difficilmente dagli elicotteri potrebbero pensare che abbiamo intenzioni bellicose), quindi si tratta di aspettare che in piazza Kennedy la polizia disperda gli animali e la marcia riprenderà. Unica preoccupazione, il sole a picco e l'acqua che comincia a scarseggiare, ma sopravviveremo ! J Poi, improvvisamente del fumo qualche centinaio di metri avanti a noi…….restiamo seduti, non realizziamo, ma qualcuno comincia ad urlare 'alzate le mani, alzate le mani'. Le alziamo capendone fino ad un certo punto il motivo….a chi dovremmo arrenderci e per cosa ??? Però comincio a guardarmi intorno…..a sinistra il muro a picco sul mare, a destra un muro a picco verso case qualche metro più in alto….davanti non si può procedere, dietro la polizia che isola gli animali (o almeno è quello che pensavamo)….non gli verrà mica in mente di lanciare lacrimogeni ? Ma perché poi dovrebbero ? Però il fatto che ormai sia chiaro che qualche centinaio di metri davanti a noi stiano gettando lacrimogeni non ci lascia completamente tranquilli….ma piazza Kennedy non è qualche chilometro distante da noi ?? Ad un certo punto uno scoppio….penso: ecco che quelli stronzi animali dietro di noi cercano lo scontro con la polizia gettando un petardo. Poi un altro scoppio, e un altro, e un altro…..il fumo dei lacrimogeni ci avvolge, altri scoppi, uno a qualche centimetro dai miei piedi, fuggi fuggi, non si respira, impossibile tenere gli occhi aperti, urla, non si capisce più niente, non si sa quale direzione prendere….la mia unica preoccupazione tenere Francesca per mano e cercare in tutti i modi di non cadere per non rischiare di finire calpestati…incredulità, rabbia, paura, sforzo di razionalità per salvare la pelle…..altri scoppi, altro fumo…..corriamo indietro, si urtano altre persone, si rischia di cadere, ma si cerca di correre, sperando di aver preso una direzione sensata….altri scoppi, altro fumo, si sente piangere, urlare 'basta, basta', sgomento perché non si sa quanto durerà ancora, gli occhi scoppiano, la pelle brucia da matti, si respira affannosamente…..poi ad un certo punto gli scoppi cessano…si smette di correre, ci si guarda intorno….gente che piange, gente che si tiene la testa grondante sangue (i candelotti dei lacrimogeni fanno molto male, specialmente quando te li sparano dagli elicotteri !), gente che urla 'un medico, un medico', gente stesa per terra, un paio di handicappati in carrozzella che si stringono al muro verso il mare piegati tentando di proteggersi in qualche modo….poi piano piano la testa comincia di nuovo a pensare, e allora ci accorgiamo che ormai i pacifici e gli animali sono lì mischiati, si rivedono di nuovo caschi e bastoni e allora realizzi che la polizia non aveva isolato il corteo dagli animali, ma li aveva spinti verso il corteo ! E allora tutte le certezze si sfasciano e lasciano posto all'amarezza e ad una rabbia indicibile ma silenziosa, perché troppo intima per essere espressa…….e una miriade di dubbi cominciano ad affacciarsi. Ti riviene in mente il camioncino, ti riviene in mente che te eri lì a manifestare pacificamente, ti riviene in mente che eri lì ad esercitare un diritto democratico garantito dalla costituzione, ti riviene in mente che per collaborare con le forze dell'ordine hai fatto il massimo che ti si poteva chiedere (isolare il gruppo di animali), ti riviene in mente che in una frazione di secondo ti sei ritrovato da seduto con le braccia alzate a fuggitivo con il gas negli occhi, sulla pelle, nei polmoni ridotto a dover 'animalescamente' ridurti a pensare egoisticamente solo a te stesso per non fare la fine del topo. Tralascio il seguito della mia giornata, fra cui il fatto che dopo tutto quello che era stato fatto per disperdere il corteo, senza nessuna distinzione fra pacifici e non, gli animali si siano tranquillamente riorganizzati (tanto loro avevano le loro belle mascherine anti-gas, scaricate da quel fottuto camioncino nella mattinata !) avviandosi su via Zara (in direzione Marassi), dove di nuovo fatti bersaglio di lacrimogeni dagli elicotteri e caricati dal basso dalla polizia hanno sfasciato tutto quello che gli si parava davanti….ma di nuovo con un varco davanti a loro verso cui proseguire nella loro folle marcia violenta con gli elicotteri della polizia a controllare e filmare dall'alto….e i poliziotti dal basso preoccupati di mantenerli incanalati e ormai isolati da un corteo che ormai era sciolto e disperatamente sulla via del ritorno ognuno nell'intimo della propria rabbia e frustrazione. Mi sono sforzato di riportare quello che ho vissuto: ad ognuno le sue convinzioni. Personalmente ora più che mai scenderò di nuovo in piazza….. Un abbraccio a tutti quelli che a loro volta l'hanno vissuto sulla loro pelle !
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