[AI] Public Forum: Sessione sulla Pace



Genova, 18/7/2001

Public Forum: Sessione tematica sulla Pace.

I lavori sono stati aperti da Giulio Marcon, dell'ICS (Consorzio Italiano di Solidarieta'), che ha descritto la globalizzazione neoliberista come una globalizzazione della guerra e della violenza, indicando come strada per uscire dalla spirale della guerra globale la democratizzazione delle Nazioni Unite, in contrapposizione ad un'idea di sicurezza basata unicamente sul potere militare. Hanno poi preso la parola Samuele Filippini, per l'"Operazione Colomba" della comunita' Papa Giovanni XXIII ed Io (carlo gubitosa). I nostri interventi sono disponibili in due messaggi a parte.

A seguire l'intervento di una rappresentante delle "donne in nero", che ha sottolineato l'esigenza di una condivisione diretta con le persone che subiscono le conseguenze dei conflitti, parlando di una "diplomazia di pace" costruita dal basso a partire dalla societa' civile.

Fabio Alberti, dell'associazione "Un Ponte per..." ha descritto gli effetti di 11 anni di embargo all'Iraq: 1.800.000 morti su una popolazione di 18 milioni di abitanti: una vera e propria decimazione, legalizzata prima dalle Nazioni Unite e poi dai singoli stati con apposite leggi nazionali, come la legge italiana 278/90. Secondo Alberti la critica all'embargo come strumento di pressione inizia a farsi strada, al punto che il parlamento italiano ha gia' emanato una risoluzione in cui si richiedono atti unilaterali di dissociazione dall'embargo, una risoluzione che e' la piu' avanzata tra i paesi dell'occidente. A Natale verranno importati datteri iracheni con un gesto di disobbedienza civile in violazione dell'embargo.

Ali Rashid ha descritto la situazione del popolo palestinese, affermando che il ricordo dell'olocausto non deve diventare un paravento dietro il quale nascondere le violenze di Israele. Secondo Rashid e' incredibile il trattamento riservato dall'occidente a un criminale di guerra come Sharon, ricevuto con tutti gli onori senza la minima voce di dissenso. Una toccante testimonianza di un uomoche si vede negato il diritto di vivere nella propria terra e di rimanere nella propria casa.

Una rappresentante del popolo curdo ha reclamato il diritto di questo popolo all'identita', all'uso della propria lingua e allo sviluppo della propria cultura. La negazione dell'identita' curda inizia con il trattato di Losanna del 1920, che ha smembrato il Kurdistan in 4 parti.

Gli interventi sono proseguiti con altre testimonianze e con una ferma denuncia del nuovo progetto di scudo spaziale di George W. Bush.

(C.G.)