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al Presidente Ciampi una lettera di PeaceLink
- Subject: al Presidente Ciampi una lettera di PeaceLink
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Wed, 30 May 2001 17:13:28 +0200
Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Oggetto : Ilva di Taranto Gentile Presidente, il gruppo Riva ha annunciato oggi ai giornali di averLe scritto al fine di annullare gli effetti delle ordinanze del Sindaco di Taranto con cui si imponeva prima l'adeguamento delle batterie 3/6 della cokeria Ilva e poi (trascorsi invano i 90 giorni di tempo) la chiusura delle stesse. Lei ha recentemente visitato la città e forse qualcuno le avrà detto che a Taranto il numero di tumori è percentualmente raddoppiato negli ultimi trent'anni. A Taranto si vive un'emergenza, signor Presidente, senza neppure disporre di un polo oncologico funzionante. L'ordinanza del sindaco era l'avvio di una linea ferma che riportasse al centro l'ambiente e la salute. Era ed è una vittoria per chi afferma quel diritto che la Costituzione - di cui Lei è il massimo garante - sancisce con chiarezza inequivocabile: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" (art.32). Come Lei ci insegna, un diritto fondamentale non è barattabile, contrattabile o differibile: è inalienabile e intangibile. Guardi pertanto, signor Presidente, le foto che Le vengono inviate con questa lettera: sono state scattate in cokeria. Sono visibili a tutti sul sito http://www.taras.it/ecologia/econews/fumi.html Quelle nuvole di fumo contengono gas cancerogeni come il benzoapirene e tale gas è stato respirato dagli operai a livelli anche 137.000 volte superiori a quanto considerato "valore di riferimento" in quanto obiettivo di qualità dell'aria per il normale cittadino. Guardi, signor Presidente, la lista degli operai morti nell'ultimo decennio: lavoravano in cokeria. Altri sono in radioterapia. E' una strage. Se Lei ha letto (o quando Lei leggerà) la lettera del gruppo Riva pensi alle foto che Le inviamo, a quei nomi, a quelle tragedie e scelga in cuor suo la risposta più idonea e più umanamente vicina a chi sceglie di lavorare per vivere e non per morire. Il rispetto della legge deve toccare anche i potenti, non solo i deboli. Non vi sono ragioni industriali per cui valga la pena mettere tra parentesi il diritto alla vita. Lo dice la legge stessa, oltre che la morale. Infatti il decreto legislativo 626/94 al capo II - Obblighi dei datori di lavoro - all'articolo 62 sancisce che: "1. Il datore di lavoro evita o riduce l'utilizzazione di un agente cancerogeno sul luogo di lavoro in particolare sostituendolo, sempre che ciò è tecnicamente possibile, con una sostanza o un preparato o un procedimento che nelle condizioni in cui viene utilizzato non è o è meno nocivo alla salute e eventualmente alla sicurezza dei lavoratori. 2. Se non è tecnicamente possibile sostituire l'agente cancerogeno il datore di lavoro provvede affinché la produzione o l'utilizzazione dell'agente cancerogeno avvenga in un sistema chiuso sempre che ciò è tecnicamente possibile. 3. Se il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile il datore di lavoro provvede affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile. " Lo stesso decreto, nell'articolo 64, stabilisce che il datore di lavoro "progetta, programma e sorveglia le lavorazioni in modo che non vi è emissione di agenti cancerogeni nell'aria. Se ciò non è tecnicamente possibile, l'eliminazione degli agenti cancerogeni deve avvenire il più vicino possibile al punto di emissione mediante aspirazione localizzata". Lei potrà ben vedere dalle foto che Le inviamo che non vi è alcuna aspirazione dei fumi e che gli agenti cancerogeni (benzoapirene in primo luogo, misurato con apposite analisi) vengono dispersi nell'aria, respirati dai lavoratori. Quei fumi cancerogeni giungono sulla città. Potrà approfondire la Sua conoscenza di queste tematiche su Internet sui siti www.peacelink.it e www.taras.it e più andrà a fondo e più scoprirà la faccia nascosta e triste di quella città che Lei recentemente ha potuto ammirare nella sua bellezza e festosa ospitalità. Cordialmente Alessandro Marescotti Presidente di PeaceLink c.p.2009 74100 Taranto 30/5/2001 PS - se vuoi collegarti a PeaceLink clicca qui: http://www.peacelink.it -------------------------------------------------------------------------- - Non trovi l'indirizzo o il telefono di un'associazione? Consulta il PeaceLink database http://db.peacelink.it Il PeaceLink database e' ora anche sul wap! "Wappa" su http://db.peacelink.it/wap - Vuoi informarti sul rischio nucleare in mare? Consulta http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare - Sei un insegnante o uno studente? L'ONU ha dichiarato il 2001-2010 "Decennio internazionale per la cultura della pace", consulta pertanto l'ipertesto: http://www.peacelink.it/pace2000 - Cerchi un libro da leggere e da regalare? Dai un'occhiata a "Cronache da sotto le bombe" (ed. Multimage) http://www.peacelink.it/libri/cronache/index.html
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