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15 maggio a Taranto, incontro con padre Kizito e don Andrea Cristiani
- Subject: 15 maggio a Taranto, incontro con padre Kizito e don Andrea Cristiani
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Mon, 30 Apr 2001 17:01:28 +0200
Incontro pubblico con il missionario comboniano
padre Renato Kizito Sesana
in difesa dei bambini di strada e dei diritti umani in Africa
"Apri una finestra sul mondo"
15 maggio 2001
ore 17
aula magna ITIS Righi
via Dante Taranto
Organizzano l'incontro:
AIFO
(Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau)
www.aifo.it
Amani
www.peacelink.it/amani.html
PeaceLink
www.peacelink.it
All'incontro interverrà, con una sua testimonianza, padre Renato Kizito Sesana
in difesa dei bambini di strada e dei diritti umani in Africa
"Apri una finestra sul mondo"
15 maggio 2001
ore 17
aula magna ITIS Righi
via Dante Taranto
Organizzano l'incontro:
AIFO
(Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau)
www.aifo.it
Amani
www.peacelink.it/amani.html
PeaceLink
www.peacelink.it
don Andrea Cristiani
parroco di S.Miniato e fondatore di Shalom
impegnato nell'adozione a distanza dei bambini di strada africani, l'impegno umanitario in Sudan e
reduce da in viaggio in Irak per la cura di alcuni bambini vittime dell'uranio impoverito e malati di leucemia.
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UN IMPEGNO CON GLI ULTIMI
Chi è padre Kizito?
E' un missionario comboniano nato a Lecco nel 1943. Il suo nome è Renato Sesana ma da quando vive in Africa lo chiamano "Kizito" (è il nome di un martire africano).
Di cosa si occupa padre Kizito?
Il suo impegno è finalizzato alla difesa dei diritti umani, alla giustizia sociale, all'aiuto ai bambini di strada, alla promozione di azioni di pace. Per il suo impegno è stato insignito nel 1997 del Premio Raoul Follereau.
In che cosa consiste la sua missione?
Accoglie a Nairobi (in Kenya) i bambini di strada ed è spesso presente in Sudan per la difesa del popolo Nuba, accerchiato dal regime integralista islamico di Khartum e vittima di uno strisciante genocidio.
Quali specifiche iniziative promuove?
Padre Kizito presiede l'associazione Amani (in africano significa "pace") che raccoglie aiuti per sostenere specifici progetti in Africa. E' anche giornalista e promuove da Nairobi l'agenzia telematica di informazione Africanews, realizzata da giornalisti africani. Padre Kizito è stato uno dei primi missionari ad usare Internet per diffondere appelli umanitari dall'Africa e informazioni giornalistiche di redazioni locali.
ADOZIONI A DISTANZA
In che cosa consiste un'adozione a distanza?
A differenza di altre associazioni, l'adozione proposta da Amani non riguarda il singolo bambino ma la comunità in cui è inserito. Amani promuove cioè adozioni di progetti, per cui ad essere "adottata" è l'intera comunità. Amani finanzia Kivuli (una casa per i bambini) e la Casa di Anita (per le bambine). Sono sorte specifiche attività come la mensa, la panetteria, i corsi scolastici (informal school), la biblioteca, il dispensario, il gruppo batik, la squadra di calcio, la sala per la posta elettronica, l'Amani People's Theatre, ecc. I bambini di strada vengono così recuperati e avviati alla scuola e al lavoro. Per l'adozione di tali progetti si versano 50 mila lire al mese sul ccp 37799202 intestato ad Amani.
Padre Kizito fa tutto da solo?
No!!! A Nairobi i progetti di recupero dei bambini di strada sono gestiti da giovani laici kenyoti che hanno fondato la comunità di Koinonia, il cui motto è "we belong to each other" (ci apparteniamo gli uni gli altri).
L'aspetto significativo sta nel fatto che i progetti vengono "pensati" e attuati da africani. Anche in Italia esiste una rete di collaboratori senza i quali padre Kizito potrebbe fare ben poco.
Da chi riceve i fondi padre Kizito?
Da tutti i cittadini che partecipano alle adozioni a distanza e anche dall'associazione Aifo (Associazione Italiana Amici Raoul Follereau). I versamenti all'associazione Amani (onlus) e all'Aifo (onlus) sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi.
Ma è sicuro che i fondi raccolti vadano effettivamente a buon fine in Africa?
Chi vuole controllare come vengono spesi i fondi raccolti può partecipare ai campi estivi a Nairobi che Amani organizza ogni anno. E così può vivere un'esperienza di solidarietà con gli ultimi, un'emozione forte e indimenticabile.
COSA POSSIAMO FARE NOI?
E ognuno di noi cosa può fare?
Oltre a partecipare come singoli e come famiglie all'adozione a distanza, si possono promuovere iniziative di solidarietà nelle scuole. L'associazione Amani mette a disposizione delle videocassette, PeaceLink ha un ampio sito Internet e l'AIFO ha una vasta offerta di materiali didattici per l'educazione all'intercultura. Basta partire con un po' di buona volontà, poi la solidarietà diventa "contagiosa".
Qual è l'indirizzo Internet dove poter conoscere le iniziativa di Amani?
PeaceLink ospita le pagine web di Amani all'indirizzo http://www.peacelink.it/amani.html
Quale riferimento vi è su Taranto per queste iniziative con Amani?
Il riferimento è PeaceLink e il gruppo Aifo.
Per contatti:
PeaceLink
c.p.2009
74100 Taranto
e-mail PeaceLink: volontari at peacelink.it
e-mail gruppo Aifo: mt.tarallo at tin.it
fax: 1782273886
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