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Colombia: popolazione indigena minaccia il suicidio se l'industria...
- Subject: Colombia: popolazione indigena minaccia il suicidio se l'industria...
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Tue, 14 Mar 2000 19:19:55 +0100
From: "yltche" <yltche at iol.it> To: <info at peacelink.it> Ho ricevuto da amici colombiani e italiani presenti in territorio U'WA, popolo indigena che abita nella regione della Sierra Nevada di Santa Marta, nel nordest della Colombia. Questa popolazione minaccia il suicidio se l'industria Occidental de Colombia, finanziata da capitale multinazionale continua nei suoi obiettivi di sfruttare i giacimenti di petrolio presenti sul loro territorio DIFFONDETE E PUBBLICATE ---- "Cara Paola, siamo in territorio uwa, t'informiamo. Dal 3 febbraio l'esercito nazionale che si trova nel territorio del resguardo Unido Uwa, ha bloccato l'ingresso a persone indigene, alle medicine e agli alimenti ai compagni che si trovano concentrati nel resguardo. Oggi 5 febbraio, l'ufficiale comunale di Sarabena in qualità di presidente dell'associazione dei "personeros" dell'Arauca (dipartimento nordest della Colombia), rappresentanti del popolo indigena U'WA, hanno parlato con il generale dell'esercito Luis Hernando Barbosa Hernandez, che comanda i militari che si trovano accampati nel resguardo e gli hanno comunicato la grave situazione in cui vive il popolo U'Wa. La risposta del comandante della XVIII brigata è che questo non è un problema di sua competenza, che avrebbe cercato di risolvere provvisoriamente il passaggio degli alimenti e delle medicine. E' tutto. Inoltre si richiede una presenza internazionale nel territorio U'WA e una costante denuncia alla Presidenza della Repubblica, ai Ministri dell'Ambiente, di Energia e Miniere, degli Interni, della Cultura alla Comunità Internazionale, al Parlamento Europeo ed italiano degli abusi che questo governo commette contro il popolo U'Wa..." ---- DENUNCIA PUBLICA NACIONAL E INTERNACIONAL L' Associazione dei cabildos e delle autorità tradizionali ASOU'WA e il Consiglio Regionale CRIA, denunciamo davanti alle ONG dei Diritti Umani, dipartamentali, nazionali ed internazionali i seguenti fatti: 1. Oggi venerdi 11 febbraio 2000, alle 8:15 sono arrivate forze miste dell'esercito e della polizia, aereotrasportate in località Canoas, a circa 4 km. da Gibaltrar (Nord del D.to di Santander), dove ci trovavavamo riuniti all'incirca in 450 indigeni tra donne, bambini, anziani della comunità U'WA. La forza pubblica senza alcun preavviso, ci ha allontanati con l'uso della forza, con macchinari pesanti e gas lacrimogeni; obbligandoci a lanciarci nel fiume del Cubujòn, in seguito a questa persecuzione e questi abusi sono morti TRE BAMBINI, bambini e donne contusi e feriti ed indigeni scomparsi. 2. Denunciamo questi fatti di lesa umanità contro le nostre comunità indigene che violano i nostri diritti costituzionali, i diritti umani e il diritto internazionale umanitario. 3. Chiediamo URGENTEMENTE l'intervento di organi di osservazione e controllo da parte dello Stato, e delle ONG nazionali ed internazionali affinchè si pronuncino contro questi fatti Esigiamo dal Presidente della Repubblica e dalla OXY il rispetto delle comunità indigene e le rendiamo responsabili di qualsiasi atto che vada contro le nostre comunità e l'integrità fisica e territoriale indigena PER LA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI ETNICI, PER I NOSTRI PRINCIPI E LA CULTURA COMUNIDAD U´WA PRESENTES, PRESENTES ASOU`WA CONSEJO REGIONAL INDIGENA DE ARAUCA Doctor ANDRES PASTRANA ARANGO Presidente de la República Palacio de Nariño Santa Fe de Bogotá. Fax (00571 ) 286 74 34 - 286, 68 42 -284 21 86 E-mail: pastrana at presidencia.gov.co Eccellentissimo Signor Presidente, Abbiamo ricevuto la notizia che venerdì 11 Febbraio il suo governo ha ordinato un'operazione militare per via aerea, in località Las Canoas, dove si trovavano all'incirca 450 indigeni tra donne, bambini ed anziani della comunità U'wa. Secondo la comunità indigena, la forza pubblica li ha espulsi con violenza facendo uso di macchinari pesanti e di gas lacrimogeni; ha obbligato la comunità a lanciarsi nel fiume del Cubujòn, e in seguito a questi abusi sono morti tre bambini, donne e bambini feriti e indigeni scomparsi. La comunità internazionale è costernata e terrificata nel vedere che nelle ultime settimane, le operazioni militari si sono intensificate nel territorio sacro degli U'wa nel Blocco Samorè, per garantire l'avvio dello sfruttamento petrolifero della multinazionale americana OXY. Le organizzazioni solidali con la causa di questo popolo indigena, riconosciamo la leggittima difesa del loro territorio quale fondamento della loro sopravvivenza culturale e appoggiamo le loro azioni di resistenza e denuncia contro questo progetto multinazionale che provocherà un nuovo genocidio e un disastro ecologico d'inimmaginabili proporzioni. Ci rivolgiamo di nuovo a Lei per ricordarLe che i suoi propositi di pace in Colombia non possono essere orientati esclusivamente a porre fine al conflitto armato ma principalmente a prevenire conflitti sociali che provocano situazioni di violenza. In questo caso, la sopravvivenza di questa coraggiosa comunità è nelle sue mani. Da Lei dipende bloccare le operazioni militari che hanno provocato la morte di tre bambini ed evitare che il territorio sacro degli U'wa diventi un altro scenario della barbarie che il mondo intero osserva in Colombia. Signor Presidente, Le ricordiamo ancora una volta che il suo sostegno alla multinazionale OXY ed alle operazioni militari per lo sgombero non riconoscono il diritto di possessione del popolo U'wa su quelle terre e contraddicono le disposizioni legali che ordinano che le terre delle comunità indigene o dei gruppi etnici, sono inalienabili ed imprescrittibili (artt. 1,2,63,70,286,287,330 della Costituzione Nazionale, Accordo 179 dell' OIT, legge 21 del 1921). Con tutto il rispetto, chiediamo il cessate di ogni operazione militare contro la comunità U'wa, il rispetto assoluto dei diritti indigeni alla vita, l'autonomia, la cultura, la dignità e il compimento rigoroso dei diritti umani. Attentamente, DENUNCIA PUBLICA NACIONAL E INTERNACIONAL La Asociación de Cabildos y autoridades tradicionales ASOU`WA y el Consejo Regional CRIA, denunciamos antes las ONGS de Derechos Humanos departamental, nacional e internacional, los siguientes hechos: * Hoy viernes 11 de Febrero del 2000, siendo las 8:15 a.m., arribaron fuerzas mixtas entre policía y ejercito que fueron trasladados por vía aérea, al sitio de las Canoas, aproximadamente 4 kilómetros de Gibraltar (Norte de Santander), lugar donde nos encontrábamos concentrados alrededor de 450 indígenas entre mujeres, niños, ancianos de la comunidad U`wa. La fuerza publica sin ningún aviso, procedió a desplazarnos forzosamente a las comunidades, con maquinaria pesada y gases lacrimógenos; obligándonos a lanzarnos al río del Cubujón, debido a la persecución y hechos de fuerza, quedaron como consecuencia de estos atropellos 3 niños indígenas muertos, niños y mujeres heridos y contusos, a los igual indígenas desaparecidos. * Denunciamos estos hechos de lesa humanidad en contra de nuestras comunidades indígenas, que violan nuestros derechos constitucionales, los derechos humanos y el derecho internacional humanitario. * Solicitamos URGENTEMENTE la intervención de los organismos de veeduría y control del Estado, como ONGs nacional e internacional a pronunciarse en contra de estos hechos violatorios a los preceptos constitucionales indígenas y de Derechos Humanos * Exigimos del Presidente de la República y de la OXY, el respeto de las comunidades indígenas, a la vez los responsabilizamos de todo acto violatorio a nuestras comunidades e integridad física y territorialidad indígena POR LA DEFENSA DE NUESTROS DERECHOS ETNICOS, POR NUESTOS PRINCIPIOS Y CULTRUA COMUNIDAD U'WA PRESENTES, PRESENTES ASOU`WA CONSEJO REGIONAL INDIGENA DE ARAUCA Doctor ANDRES PASTRANA ARANGO Presidente de la República Palacio de Nariño Santa Fe de Bogotá. Fax (00571 ) 286 74 34 - 286, 68 42 -284 21 86 E-mail: pastrana at presidencia.gov.co Excelentisimo Señor Presidente, Hemos recibido la noticia que el viernes 11 de Febrero su gobierno ordenó un operativo militar por vía aérea, en el sitio Las Canoas, donde se encontrában concentrados alrededor de 450 indígenas entre mujeres, niños, ancianos de la comunidad U`wa. Segun la comunidad indigena, La fuerza publica los expulsó violentamente utilizándo maquinaria pesada y gases lacrimógenos; obligaron a la comunidad a lanzarse al río del Cubujón, quedando como consecuencia de estos atropellos 3 niños indígenas muertos, niños y mujeres heridos, a los igual indígenas desaparecidos. La comunidad internacional está consternada y horrorizada al observar que en las últimas semanas, los operativos militares sobre el territorio sagrado de los U'was en el Bloque Samoré, se han intensificado en función de garantizar el inicio de la explotación petrolera por la multinacional americana OXY. Las organizaciones que nos sentimos solidarias con la causa de este pueblo indígena, conocemos la legítima defensa de su territorio como base de su sobrevivencia cultural y respaldamos sus acciones de resistencia y denuncia en contra de este proyecto multinacional que va provocar un nuevo etnocidio y un desastre ecologico de inimaginables proporciones. Acudimos nuevamente a Usted para recordarle que sus propositos de paz en Colombia no solamente pueden estar dirigidos a poner fin al conflicto armado sino fundamentalmente a prevenir los conflictos sociales que han provocado situaciones de violencia. En este caso, la sobrevivencia de esta valerosa comunidad está en sus manos y de Usted depende detener las actividades militares que ya han cobrado la vida de tres niños y evitar que el terrotorio sagrado de los U'was sea un escenario más de la barbarie que el mundo entero contempla en Colombia. Señor Presidente, una vez mas recordamos que su respaldo a la multinacion OXY y los operativos militares de desalojo desconoce el derecho de dominio y posesión del pueblo U`wa sobre estas tierras y contradice las disposiciones legales que ordenan que las tierras de las comunidades indígenas o grupos étnicos, son inembargables, inalienables e imprescriptibles, (artículos 1º, 2º, 63, 70, 286, 287 y 330 de la Constitución Nacional, Convenio 179 de la OIT, ley 21 de 1921). Con todo respeto, solicitamos el cese inmediato de los operativos militares contra la comunidad U'wa, el respeto absoluto de los derechos indigenas a la vida, la tierra, la autonomia, la cultura, la dignidad y el cumplimiento estrictos de los derechos humanos. Atentamente, ----------------------- documentazione ---------------------------- IN DIFESA DEGLI U'WA La Convenzione 169 dell'ILO, che oggi rappresenta uno dei più importanti documenti internazionali a difesa dei popoli indigeni, riconosce fra le altre cose il diritto dei popoli indigeni alle proprie terre ancestrali. Il governo colombiano, pur essendo fra i paesi che hanno ratificato questa convenzione, viola in modo aperto i diritti degli U'wa permettendo alla compagnia petrolifera Occidental di devastare il loro territorio per estrarre il petrolio. La situazione richiama quella degli Ogoni della Nigeria. Alcune associazioni europee stanno formando un comitato per realizzare delle iniziative in difesa degli U'wa. A questo coordinamento, inizialmente costituito da Oliwatch, ICRA, France Libertés, Ligue Suisse des Droits de l'Homme, FIAN e WATU, si unisce oggi anche il Centro di Documentazione sui Popoli Minacciati. Una prima iniziativa concreta è la raccolta di firme promossi daagli amici francesi dell'ICRA. Per informazioni: fax 0033-1-43940245 E-mail: icra-int at worldnet.fr http://services.worldnet.net/icra-int Per approfondire la questione si consiglia di leggere il volumetto "Blood of Our Mother. Occidental Petroleum", che si trova su Internet all'indirizzo: http://www.moles.org
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