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http://www.thehungersite.com (alcuni commenti)
- Subject: http://www.thehungersite.com (alcuni commenti)
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Sat, 11 Mar 2000 13:29:25 +0100
Flavio Pessina <karibuni at telesystem.net>, moderatore della lista consumatori di PeaceLink, ha ricercato su Fairlist (Citta' Invisibile) alcuni commenti su http://www.thehungersite.com il sito che dona aiuti alimentari ai paesi poveri in cambio di un click col mouse su una pagina Internet che poi fa apparire una schermata con il logo degli sponsor. ---------------------------------------------------------------------- From: andrea bardelli danieli <abardell at tinet.ch> Il sito e' stato registrato con questo indirizzo, diverso da quello riportato nel sito. c'e' anche un no. di telefono. Hunger Site PO Box 1490 Bloomington, IN US 812.336.1531 Io mi chiedo: qui noi vendiamo la nostra attenzione (comunque sempre distratta, in rete) in cambio di soldi, che poi vengono devoluti al PAM. Obiettivo positivo, certamente. Sempre meglio di venderla in cambio di orrendi programmi di intrattenimento come facciamo invece con la tv commerciale. In ogni caso, si puo' osservare come la vendita dell'"attenzione" del consumatore sia uno dei settori trainanti dello sviluppo dei media in senso commerciale. Determinate ditte schizzano su in borsa per il numero di click che contano sui propri banner, per esempio. Il "contatto" e' diventato una merce molto redditizia, insomma (cfr. anche il business della vendita di indirizzi, e attenzione, quando cliccate sui banner spesso spedite anche quelli...). Io sarei piu' per una ridistribuzione del reddito piu' conscia e decisa. Vi confesso che cliccare su un banner per donare soldi mi fa sentire come se stessi grattando via con le unghie della polvere d'oro da un edificio di ricchi. E in piu' vendo loro la mia attenzione (o perlomeno fingo di farlo; per chi volesse darci dentro a gogo con l'hungersite, segnalo la possibilita' di munirsi di software che clicca tonnellate di volte automaticamente; di solito viene usato in schemi tipo "guadagna per navigare", dal taglio apertamente commerciale...). mi sembra che possiamo fare usi molto migliori della rete. chi di noi guarderebbe apposta la tv, o leggerebbe pubblicita' allo scopo di donare fondi? perche' non devolvere questi fondi e basta? e riservare il proprio tempo per fare altre cose anch'esse migliori? magari mi sbaglio eh... :-) ---------------------------------------------------------------------- From: Fiorenzo Albani <dip0520 at iperbole.bologna.it> Alcuni commenti su www.thehungersite.com, una piccola iniziativa, su un tema molto controverso, non la soluzione alla fame nel mondo. Il collegamento: sicuramente non accenderei il modem per collegarmi, ma se siete gia' online, magari da una connessione permanente, puo' valere la pena. Il sito: per quanto posso giudicare dalla mia esperienza e' un sito serio (in termini web): i riferimenti per verificare le loro affermazioni sono disponibili online. L'entita' delle donazioni e il razionale per la partecipazione degli sponsor sono ben descritti. Aiuti alimentari esterni vs. promuovere l'auto-sufficienza alimentare: e' un tema che non puo' essere risolto qui. E' vero che l'aiuto dall'esterno puo' uccidere le produzioni locali, peggiorando la situazione. E' anche vero che la considerazione degli organismi internazionali di una relativa autosufficienza del cibo disponibile localmente in Etiopia, senza considerare se la gente era in grado di acquistarlo o meno, ha portato nel passato ad una delle carestie piu' gravi. Una cosa e' possibile fare in questo senso: chiedere a WFP dove viene acquistato il cibo e insistere che ove possibile sia acquistato localmente.
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