[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
debito paesi poveri: Alex Zanotelli e Sergio Romano intervistati
- Subject: debito paesi poveri: Alex Zanotelli e Sergio Romano intervistati
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Tue, 07 Mar 2000 19:20:38 +0100
From: Sergio Di Vita <sdivita at neomedia.it> Subject: Alex Zanotelli e Sergio Romano intervistati a Radiotre Mondo ==================================================== Lucia Annunziata ha intervistato stamattina, nel corso della trasmissione "Radiotre Mondo", Alex Zanotelli (ex direttore di Nigrizia, ora impegnato a tempo pieno a Korogocho "dai sotterranei della vita e della storia", come dice lui) e Sergio Romano (ex ambasciatore, ora editorialista del Corriere della sera) Il tema era il "debito" del Terzo Mondo. ==================================================== ANNUNZIATA ... c'e' arrivato un suo pezzo, sulla cancellazione del debito estero, chiamato "Il valzer del debito". Il cuore del suo discorso sembra questo, una domanda che lui si pone: "E' una buona novella o uno specchietto per le allodole?" Padre Zanotelli, vorrei che lei parlasse, vorrei sentire poi le impressioni anche dell'ambasciatore Romano; vedra', sono posizioni non tanto lontane dalle sue, dopo tutto. Ci racconta questa sua posizione, padre? ZANOTELLI Grazie di cuore. Innanzitutto buon giorno a tutti gli ascoltatori. (...) L'appello che io ho fatto e' essenzialmente questo: io ho paura, la mia impressione e' che tutte queste belle dichiarazioni di Clinton, di Brown, di Parigi, di Roma, di D'Alema sui 3000 miliardi di lire, siano essenzialmente degli specchietti per le allodole. Perche' dico questo? Ma semplicemente perche', prima di tutto, io vedo la situazione dei poveri ogni giorno; qui la vedo coi miei occhi e vedo i misfatti di questa economia, soprattutto degli aggiustamenti strutturali. Gli aggiustamenti strutturali economici, per chi non lo sa, imposti dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario, sono quelli che piu' direttamente causano poi la morte di bambini perche' non possono avere cure, non possono piu' entrare a scuola perche' costa troppo anche la scuola primaria, e giu' di questo passo. Ne vediamo i risultati qui. Ora la cosa incredibile che ho visto e' stato (ed e' qui che io proprio reagisco di brutto), quando sento prima di tutto che la dichiarazione di Colonia ha detto che rimetteva 25 bilioni di dollari, se non mi sbaglio (che poi rappresenta solo l'1% del debito globale che si aggira sui 2500 bilioni di dollari), quindi era cosa gia' piccola in se', quella; ma, al di la' di quello, la dichiarazione di Colonia dice che questi debiti saranno rimessi a quelle nazioni che accetteranno i programmi degli aggiustamenti strutturali. Ma questo e' gravissimo... ANNUNZIATA: Cioe' praticamente privatizzazioni ZANOTELLI ...prima cosa. Seconda cosa importante e': quando mi guardo attorno e vedo un Clinton che mi dice "rimetto questi debiti al 100%" (questo l'ha detto a settembre/ottobre) e poi a novembre al Congresso, Camera e Senato, passano il NAFTA for Africa, che e' una legislazione che ho definito "un genocidio pianificato", perche' ha lo scopo di fare entrare in Africa le grandi multinazionali che possono fare quello che vogliono, comperare tutto quel che vogliono, fare i cavoli che vogliono loro, guadagnare in barba alle popolazioni; e scopo principale del NAFTA e' incoraggiare i governi a privatizzare educazione, privatizzare sanita', privatizzare un po' tutto quello che sono i servizi chiamiamoli pubblici fondamentali per i poveri, in nazioni e in una situazione come qua l'Africa che davvero e' devastata da queste situazioni incredibili. Per cui allora ho detto: ma qui allora veramente ci stanno prendendo in giro, questa gente... ANNUNZIATA Ecco, padre Zanotelli, diamo un attimo la parola, allora a questo punto, all'ambasciatore Romano. Ambasciatore, quest'analisi di padre Zanotelli, e' un'analisi troppo semplificata, troppo "da chiesa", o lei, invece, come esperto di politica internazinale, pensa che in fondo c'e' una verita' in questo? ROMANO Mah, c'e' indubbiamente una verita' nel fatto che queste promesse dei governi verranno mantenute solo marginalmente; credo anch'io che abbia perfettamente ragione nel ritenere che gran parte di queste promesse siano occasionali, estemporanee, un po' elettoralistiche, nel caso in particolare di alcuni governi. Alla fine dei conti la remissione dei debiti sara' molto limitata. Ma naturalmente divergiamo sulle ragioni per cui questa remissione dei debiti sara' limitata. Io credo che sara' limitata perche', in ultima analisi, i debiti verranno rimessi soltanto a coloro che saranno in grado di fare buon uso di questo vantaggio. In altre parole, se vi sono paesi africani i quali nel frattempo sono riusciti a creare le condizioni per uno sviluppo endogeno, ebbene, allora la remissione dei debiti non soltanto e' un atto giusto moralmente ma e' anche un atto economicamente utile, perche' li sbarazza di questa grossa palla al piede che in qualche modo sta frenando il loro sviluppo. Ma non e' possibile rimettere i debiti a chi non ha amministrazioni politiche, burocrazie adatte a fare buon uso del denaro o del vantaggio che questa remissione comporta, che non ha piani di sviluppo, in cui il governo e' fondamentalmente tribale, clientelare. Non bisogna dimenticare che, dopo la fine della guerra fredda, alcuni stati africani sono letteralmente scomparsi. Tony Blair e Massimo D'Alema hanno fatto negli scorsi giorni una lettera, un articolo, insieme, che e' stato pubblicato da Repubblica, in cui hanno naturalmente caldeggiato l'ipotesi della remissione dei debiti, e hanno dato tuttavia un solo esempio, l'esempio dell'Uganda, perche' l'Uganda si sarebbe impegnato a investire in educazione tutti i denari che venissero risparmiati attraverso la soppressione dei debiti (.?.) Ora si da' il caso che l'Uganda e' in guerra con il Congo, e' uno dei 7 paesi in guerra con il Congo, occupa una parte del Congo! vi e' stata una tregua nell'anno passato, per fortuna, ma questa tregua viene sistematicamente violata perche' tra l'altro l'Uganda appoggia i ribelli del Congo. Quindi, immaginarsi che in una situazione di questo genere, in cui un paese e' impegnato in guerra a torto o a ragione, possa diminuire le proprie spese militari o dirottare verso l'educazione quei vantaggi che gli derivano dalla remissione dei debiti mi sembra abbastanza illusorio. Non bisogna dimenticare che il denaro e' sempre di qualcuno; ed il denaro non puo' essere considerato una quantita' illimitata: deve andare la' dove produce risultati migliori. Quindi prima o dopo, quando verra' a scadenza, verra'in agenda il problema della remissione dei debiti per l'Africa, qualcuno l'avra', e grazie al cielo se lo sara' meritato, e gli altri non l'avranno, perche' sarebbe inevitabilmente uno spreco di denaro farlo. ANNUNZIATA Ecco, padre Zanotelli, ha sentito l'ambasciatore Romano, ha qualcosa da aggiungere a questo? E' un'analisi molto realistica, direi. ZANOTELLI No, no. Io direi innanzitutto: non penso di avere mai incontrato l'ambasciatore e mi fa piacere. Quando io sento delle persone che almeno se ne intendono quando parlano dell'Africa mi fa sempre un grande piacere perche' una delle cose che mi han sempre scocciato e' dover parlare con delle persone che vanno davvero chissa' dove. Quindi gliene rendo atto, quello che ha detto e' buono, pero', mi scusera' l'ambasciatore se dico che e' un punto di vista estremamente occidentale. Perche' la cooperazione, che l'abbiam fatta noi, adesso chiediamo agli africani di essere dabbene, allora gli metteremo (.?.) ma noi, la nostra cooperazione italiana, ma cos'e' che non abbiamo combinato! noi siamo fra le peggiori cooperazioni ma son tutte le altre cosi', la francese... dietro c'e' di quegli scandali! e io mi son vergognato, mi vergogno di questa Italia dove han cominciato a tirar fuori Tangentopoli anche sulla cooperazione e adesso l'abbiamo coperta di nuovo tutta, poiche' verrebbero fuori troppi ingranaggi. Quindi non facciamo troppo i puristi noi, da fare le lezioni agli altri, dobbiamo pulirci in casa. E io ribalterei il discorso fondamentalmente: l'altro giorno proprio ne ho parlato anche ad alto livello con delle altre persone, e gli ho detto: "ma guardate che forse... ANNUNZIATA Sarebbe Veltroni, no? e' una notizia che lei lo ha incontrato. ZANOTELLI Si', ci siamo incontrati, una bella conversazione. E dicevo, la cooperazione (.?.) la solidarieta', ma dovrebbe avvenire non piu' fra governi e governi. Io quello che ho chiesto a Veltroni, dico "ma perche' non abbiamo il coraggio, finalmente, come sta facendo l'Olanda, di uscire da questo gioco, di creare un Dicastero, un vero e proprio Ministero civile, che risponde alla societa' civile, che risponde alla base italiana; c'e' una base molto bella in Italia, molto sana, che vuole fare cose serie. ANNUNZIATA E questo Dicastero cosa dovrebbe organizzare, padre? non ho ben capito; cosa dovrebbe fare, chi dovrebbe coordinare? ZANOTELLI Finora la cooperazione e' fatta dal Ministero Esteri. La creazione di una nuova legge prevede un'agenzia; ma saranno dipendenti del Ministero Esteri; il Ministero Esteri fa quello che vuole l'economia mondiale e italiana; e anche i cooperanti saranno sempre paletti avanzati dell'espandente economia italiana. Questo non mi va! perche' e' quello che io voglio rimettere in discussione a questo livello. La cooperazione e' solidarieta' con i poveri, e la solidarieta' c'e' molta gente in Italia che vuol farla seriamente. Allora che abbia la possibilita' di esprimersi in un Dicastero pubblico, in un Ministero civile! Che poi puo' prendere direttamente contatto, non con i governi del Sud del mondo, ma con le basi democratiche a livello, non so, cooperative, piccole comunita' di poveri, che stanno lottando per rimontare la china, e che volessero uscire da questo gioco, altrimenti andremo a far la predica a chi non sa fare buon uso del denaro, mentre lo facciamo anche noi poco buon uso del denaro. Dico soltanto una statistica: che su ogni dollaro che investiamo in Africa ne tiriamo fuori 13 di guadagno. E i debiti, non dobbiamo essere noi a rimetterli, dovrebbero essere loro a rimettere il debito enorme che noi abbiamo portato via da questa Africa! ANNUNZIATA Bene, Ambasciatore, mi sembra che padre Zanotelli ha lanciato una proposta. Lei che dice della denuncia sulla cooperazione, e di questa proposta? ROMANO Ma io ricordo abbastanza bene la nascita del programa di cooperazione allo sviluppo in Italia: comincio' negli anni 70 con una campagna del Partito Radicale; fu il Partito Radicale che si batte' perche' l'Italia stanziasse fondi per lo sviluppo del Terzo Mondo. Il problema naturalmente era più vecchio, era cominciato con la decolonizzazione nella seconda meta' degli anni 50. Ma fu il Partito Radicale che in Italia si batte'... A quella politica una certa parte del Governo, dei partiti politici e della burocrazia si oppose, perche' considero' che di danari in Italia per quello ce ne fossero pochi e che i rischi fossero molti. Ma la pressione fu grande e ho l'impressione che a un certo punto, soprattutto in alcuni partiti, si sia fatta strada l'idea che di fronte a questa pressione pubblica si poteva anche cedere se nel cedere vi fosse stata una certa convenienza. E quella convenienza consisteva naturalmente nel fare un uso per quanto possibile redditizio del denaro che veniva in questo modo stanziato: in altre parole, fu introdotto il concetto, qualche volta anche per ragioni di schietto buon senso, che vi fossero il massimo di ritorni possibili per l'economia italiana. Quando poi il programma parti' e i soldi furono stanziati, la cooperazione allo sviluppo si trovo' di fronte, in molti casi, a Governi africani che erano totalmente inadatti a fare un qualsiasi uso di quel denaro, e naturalmente che avevano una sola intenzione, che era quella di dirottare quel denaro verso il patrimonio privato, o semplicemente gli usi politici e clientelari del leader e del capo tribu'. Allora questa doppia esigenza, di assicurare il massimo di ritorni possibili per l'economia italiana (che ripeto era un'esigenza anche assennata) e dall'altro lato il desiderio di alcuni politici italiani di fare un uso per quanto possibile politico di quegli stanziamenti, e la mancanza di interlocutori, di dirimpettai credibili, e' all'origine di quel disastro. Allora io dico: attenzione, stateci attenti, se fate un'altra politica di quel genere andatevi a vedere come ando' male la precedente. Perche', se ritenete che sia andata male semplicemente perche' l'Occidente e' cattivo e l'Africa e' buona, allora commetterete altri errori. ANNUNZIATA Senta, e a proposito invece di questa proposta specifica di un Dicastero "diretto", diciamo, la trova interessante? ROMANO Io pensavo che il Governo avesse deciso di ridurli, i Ministeri. ANNUNZIATA Bene, io saluto l'ambasciatore Romano. Padre, vuol dire qualche altra cosa e chiudiamo questa pagina, cosi' vi lasciamo andare al vostro lavoro? ZANOTELLI Grazie ANNUNZIATA Solo un grazie? non ha niente da aggiungere alla risposta dell'ambasciatore? ZANOTELLI Quello che chiedo e' prima di tutto che il problema del debito venga posto seriamente. Quello che dobbiamo rimettere in discussione non e' tanto il debito: e' il sistema economico mondiale che crea sempre piu' fame, sempre piu'... abbiamo 20-30 milioni di persone all'anno che muoiono di fame. Io qui a Korogocho ho davanti agli occhi questi bambini, 45% della nostra zona, qui, bambini che non possono entrare in prima elementare perche' costa troppo andare in prima elementare, e son scuole governative, non sono mica scuole private. Moltissima gente non riesce piu' neanche ad andare all'ospedale, perche' costa troppo. Questo e' un sistema che ammazza. Abbiamo tanto di quel cibo a questo mondo, tante di quelle possibilita' da far diventare ogni uomo un piccolo re, e stiamo ammazzando il genere umano... ANNUNZIATA Padre, questa comunque e' una battaglia lunga, eh? noi promettiamo il nostro appoggio, ma non sara' domani... ZANOTELLI Pero', pochissimo spazio davanti, 50 anni, ci dicono gli scienziati: o ci cominciamo da questo, o salteremo un po' tutti per aria insieme. Io penso che l'uomo e' razionale e vuole cambiare, e c'e' tanta gente che ha voglia di cambiare. Da Korogocho io chiedo soltanto questa voglia di cambiare per qualcosa d'altro.
- Prev by Date: omerta' sulla Cecenia: quinta lettera di don Renato Sacco
- Next by Date: Lotteria Nazionale di Beneficienza (Rino Santilli)
- Previous by thread: omerta' sulla Cecenia: quinta lettera di don Renato Sacco
- Next by thread: Lotteria Nazionale di Beneficienza (Rino Santilli)
- Indice: