ONU: l'Italia ha bisogno di immigrati (ma don Leonello viene denunciato)



Invio questa interessante informazione reperita su Internet da Francesco
Iannuzzelli, moderatore di PeaceLink della mailing list sul razzismo.
A.M.

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Date: Fri, 7 Jan 2000 01:01:33 +0100
From: "francesco iannuzzelli" <francesco at dialogo.org>


la divisione demografica dell'onu ha presentato un rapporto 
preliminare sul tema delle migrazioni e di come esse possono 
essere l'unica soluzione al progressivo invecchiamento e calo 
demografico dei paesi "ricchi", in particolare europa e giappone

il breve documento cita in piu' punti l'italia, prendendola come 
modello dei processi demografici in corso. 
attualmente siamo 57 milioni, si prevede che nel 2050 saremo 41 
milioni; parallelamente l'eta media aumentera' da 40 a 53 anni, e i 
maggiori di 65 anni passeranno dal 18% al 35% della popolazione 
totale

allo stesso tempo la popolazione lavorativa italiana scendera' da 39 
milioni a 22 milioni e per compensare questo calo ed evitare quindi 
un crollo produttivo, l'italia ha bisogno per i prossimi 50 anni di una 
media di 350.000 immigrati l'anno 

non solo, siccome il rapporto tra popolazione lavorativa e non 
variera' notevolmente, dall'attuale 5/1 (5 lavoratori per ogni 
pensionato o bambino) a 2/1, per evitare il crollo del sistema 
pensionistico e mantenere almeno un rapporto di 4/1 e' necessario 
un flusso migratorio di 2.200.000 immigrati all'anno

chiaramente queste ultime cifre sembrano abbastanza improbabili, 
e sara' quindi necessario trasformare radicalmente il sistema 
sociale e produttivo, verso la riduzione dell'orario lavorativo e il 
miglioramento delle tecnologie produttive, senza intaccare i servizi 
sociali che dovranno prendersi cura della popolazione non lavorativa

comunque anche in questo caso segnatevi le cifre da qualche parte 
e citatele quando vi vengono a dire che gli immigrati "rubano" il 
lavoro...

ciao
francesco

ps
i curiosi trovano il testo del comunicato all'indirizzo 
http://www.undp.org/popin/wdtrends/replamigration.htm


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notizia collegata...
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Date: Wed, 5 Jan 2000 17:23:26 +0100
From: "francesco iannuzzelli" <francesco at dialogo.org>
Organization: centro delle culture
To: pck-razzismo at peacelink.it
Date: Wed, 5 Jan 2000 15:04:57 +0100
Subject: perugia: denunciato sacerdote per aiuto a clandestini


almeno nel medioevo ci si poteva rifugiare nelle chiese, ora non 
piu'...

IMMIGRAZIONE: SACERDOTE DENUNCIATO; CONTROLLI IN 
PARROCCHIA 
 
   (ANSA) - PERUGIA, 5 GEN - Un controllo nei locali della  
parrocchia di S.Ferdinando, a Perugia, e' in corso da alcune ore  
nell' ambito dell' indagine a carico di don Leonello Birettoni,  
denunciato dalla polizia per avere favorito l' immigrazione  
clandestina di diversi stranieri, per avere fatto da  
intermediario nel loro avviamento al lavoro e per aver creato  
una sorta di centro di accoglienza senza le autorizzazioni  
ecclesiastiche. L' operazione e' svolta da agenti della questura  
e da personale della Usl. Nei locali, dove sono stati trovati  
molti stranieri, in prevalenza donne e sudamericani, le  
condizioni igieniche sarebbero molto precarie e i servizi non  
sufficienti. Per assistere gli extracomunitari la polizia ha  
attivato la Caritas. L' ufficio stranieri della questura  
procedera' ora alla loro identificazione, ma da un primo esame  
sarebbero tutti clandestini. Molti altri stranieri - secondo la  
polizia - si sarebbero allontanati dai locali nelle ultime ore. 
   A carico di don Leonello la polizia avrebbe raccolto vari  
indizi, ora al vaglio della procura della Repubblica di Perugia  
alla quale gli investigatori hanno inviato un' informativa. ''Se  
denunciano me devono denunciare tutte le Caritas italiane  
perche' tutte aiutano gli extracomunitari'' e' stata la prima  
reazione di don Leonello che alla fine del novembre scorso e'  
stato sollevato dal suo incarico di parroco dall' arcivescovo di  
Perugia, Giuseppe Chiaretti. (ANSA). 

francesco iannuzzelli
francesco at dialogo.org
centro delle culture
http://www.dialogo.org
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Chi tace acconsente, digli di smettere


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Per non essere clandestini occorre avere in mano un contratto di lavoro
regolare e un contratto d'affitto regolare: se questa regola valesse anche
per gli italiani in Italia... quanti sarebbero definibili "clandestini"?
A.M.