contro la guerra in Cecenia /1



Comunicato stampa di:
Associazione per la Pace, Coop.Owen, Legambiente, Pax Christi, PeaceLink,
Taranto Solidale
(Per informazioni: Alessandro Marescotti 099/7303686)

Noi pacifisti contro i crimini di Mosca in Cecenia

Come pacifisti non possiamo non levare la nostra voce per le tante stragi
contro i civili che l'esercito russo sta compiendo. Stragi a sangue freddo
e azioni non contro "terroristi" ma contro civili inermi. Il premier russo
Vladimir Putin ha dichiarato al New York Times che l'operazione militare in
Cecenia usa "esattamente la stessa tattica adottata durante l'operazione
Desert Storm e nei bombardamenti in Jugoslavia". Verissimo.
Ed e' questo il motivo per cui oggi si balbetta qualche protesta fra i
governi dell'Occidente, debole, formale e reticente come debole, formale e
reticente fu la posizione della Russia durante i bombardamenti in Kossovo.
Al di la' delle dichiarazioni minacciose ("Ricordatevi che noi abbiamo la
bomba atomica", ha detto Eltsin), appare chiaro che le Grandi Potenze si
scambiano minacce e ricatti per ottenere favori: poter bombardare a
piacimento e uccidere indisturbate. 

In nome dei propri interessi.
Ieri in Kossovo, oggi in Cecenia.

Il copione e' lo stesso, cambiano le vittime. Ma noi stiamo dalle parti
delle vittime, al di sopra degli interessi commerciali che oggi spingono le
potenze occidentali a dire: "Niente sanzioni economiche". Mosca puo’ stare
tranquilla, i soldi contano piu' del dolore. 

Ma questo spettacolo osceno non puo’ essere tollerato ed abbiamo ritenuto
un nostro preciso dovere morale far sentire la nostra voce (e inviamo ogni
cittadino sensibile a fare altrettanto) presso:

AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA, via Gaeta 5, 00185 Roma
tel.	06 49 41 649  	06 49 41 680	06 49 41 681
Cittadini: telefonate, scrivete, protestate. Chiediamo tutti insieme ai
parlamentari italiani un gesto chiaro, pacifico ma fermo: la sospensione di
ogni relazione commerciale con la Russia fino a che non cesseranno i
crimini contro la popolazione civile.
Chiediamo che questo impegno divenga un punto programmatico del governo che
si formera’ dopo questa crisi. Crediamo che fra fare una guerra (come in
Kossovo) e non fare nulla (come in Cecenia) ci sia uno scarto
intollerabile. Esistono le strade pacifiche per far capire alla Russia che
i crimini di guerra saranno puniti con sanzioni economiche e che il suo
tragico gioco non vale la candela.
E’ questa l’”ingerenza umanitaria” che chiediamo al nuovo premier che
formera’ il nuovo governo. Un’ingerenza pacifica, nonviolenta ma efficace e
determinata.
Chiediamo che a cominciare sia il governo italiano per dare a tutta
l’Europa un esempio da imitare.
Gia' nei giorni scorsi i gruppi pacifisti hanno manifestato.
Occorre proseguire.

			"Quanti non godono nell'uccidere gli uomini
	 		 possono unificare il mondo"
	 				Meng-Tzu
					filosofo cinese (372-289 a.C.)

Associazione per la Pace, Coop.Owen, Legambiente, Pax Christi, PeaceLink,
Taranto Solidale