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volontari per PeaceLink News
- Subject: volontari per PeaceLink News
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Tue, 30 Nov 1999 16:39:44 +0100
UN TESTO INFORMATIVO PER TUTTI I VOLONTARI CHE SI SONO RESI DISPONIBILI PER COLLABORARE A PEACELINK NEWS. -----> PRESENTAZIONE L'associazione Peacelink e il progetto PeaceLink News - l'ASSOCIAZIONE PeaceLink e' una rete telematica nata a Taranto nel 1991 per azioni di solidarieta' e di pace. Il nome e' la fusione delle parole inglesi "peace" (pace) e "link" (collegamento) e racchiude lo scopo di fondo della rete: "collegamento di pace" (o anche "legame di pace"). Socializzando informazioni e proposte culturali, questa rete ha costituito uno spazio interattivo in cui si sono potute incontrare e coordinare le iniziative di volontariato sia sul piano nazionale che internazionale. Nel 1995 PeaceLink si e' registrata formalmente come associazione di volontariato. I suoi promotori si erano infatti resi conto che la rete non stava svolgendo solo un servizio di interscambio informativo ma era diventata punto di riferimento e di aggregazione, base di partenza per campagne globali che partivano dall'informazione per giungere all'azione concreta nel territorio e nel sociale, dalle citta' italiane fino alle metropoli del Terzo mondo. - lA COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE PeaceLink ha coinvolto - nei suoi sette anni di attivita' - attivisti, associazioni e semplici cittadini mediante "computer conference" (dette anche mailing list) favorendo una dinamica di gruppo di tipo comunicazione "molti a molti". La rete ha cosi' svolto una funzione "bidirezionale" (il lettore che diventa scrittore) e "circolare" (si e' simulata una conferenza assembleare in rete). La rete e' cosi' non solo un mezzo di trasmissione delle informazioni (passivizzante come la TV) ma anche di partecipazione al dialogo e quindi di comunicazione, realizzando quella che Danilo Dolci definirebbe la transizione "dal trasmettere al comunicare". - lE AREE TEMATICHE Le computer conference di PeaceLink sono "bacheche di annunci" e spazi di dibattito. Fra esse vi sono: Peacelink News (agenzia informativa) Buone Nuove (agenzia informativa) Volontariato Protezione civile ed elisoccorso Voce a chi non ha voce (denunce di fatti e situazioni) PeaceLink for Africa Forum delle associazioni Scuola ed educazione alla pace Movimenti per la pace Obiezione di coscienza Armamenti e disarmo Ex-Jugoslavia (aiuti umanitari) Africanews Asianews Cooperazione internazionale Diritti umani Antimafia Razzismo e antirazzismo Ecologia e ambiente Animalisti Sostanze tossiche Difesa dei consumatori Disagio e handicap Droga Aids Pianeta donna Lavoro e sindacati Avvenimenti in diretta Per partecipare a questi forum permanenti di discussione e informazione basta seguire le istruzioni riportate sulle pagine web di PeaceLink http://www.peacelink.it oppure chiedere informazioni con un messaggio di posta elettronica indirizzato a info at peacelink.it - LA SCELTA DEL VOLONTARIATO La gratuita' del servizio deriva dalla scelta di fondo per cui in PeaceLink nessuno viene pagato ma tutti offrono servizi a partire dalle proprie attrezzature telematiche di cui si accollano sia i costi di acquisto che quelli di gestione. In poche parole chi entra in PeaceLink da' solamente senza ricevere nulla in termini monetari ma ricavando unicamente la soddisfazione di dare il proprio contributo alle campagne di pace e di solidarieta'. Cio' vale anche per chi cura l'aspetto informativo "giornalistico" della rete e per chi realizza e aggiorna le pagine sul web di PeaceLink il cui indirizzo e' http://www.peacelink.it - PEACELINK NEWS: CHE COS'E' PeaceLink news e' un bollettino mensile distribuito gratuitamente in formato elettronico. E' realizzato con il lavoro gratuito e volontario di una "redazione virtuale" che quotidianamente raccoglie notizie, messaggi e informazioni che non trovano spazio sui mezzi di comunicazione tradizionali, per "dare voce a chi non ha voce": Associazioni, Ong, singoli cittadini. PeaceLink News e' una raccolta di informazioni, notizie e comunicati che non hanno "valore commerciale" o che non hanno il sensazionalismo richiesto dalla stampa e dalla televisione. Con questo bollettino mensile cerchiamo di creare dei "Legami di Pace" tra le associazioni, gli operatori sociali e la piccola editoria, per mettere in comune gli sforzi di chi produce controinformazione alternativa. Il "sistema" in cui viviamo e' straordinariamente integrato, e la "dittatura del mercato" sta invadendo ogni aspetto della nostra vita. In televisione a al cinema, al supermercato e sui giornali, una manciata di multinazionali affermano il modello culturale, economico e sociale del "pensiero unico", e contemporaneamente un arcipelago di associazioni, volontari, ong, riviste, piccoli editori, cooperative sociali, non sa dare una risposta che sia altrettanto integrata, compatta ed efficace. Il primo passo per una azione sociale coordinata e' cercare di coordinare l' informazione sociale. E' questo lo spirito con cui nasce PeaceLink News. Ogni associazione sogna di ottenere la pubblicazione di tutti i suoi comunicati stampa, i suoi dossier e i suoi articoli, ma la realta' concreta e' ben diversa. Di fronte al lavoro frustrante per tempestare di fax e telefonate le redazioni dei giornali, nella speranza di ottenere qualche riga di attenzione, PeaceLink prende l'impegno di pubblicare e diffondere attraverso PeaceLink News tutte le notizie, gli articoli, le informazioni e i comunicati stampa che riguardano le tematiche dell'associazione. Lo scopo e' quello di creare un "terreno comune" per informare ed informarsi in un ambiente di comunicazione in cui ognuno puo' essere contemporaneamente lettore e redattore. Per collaborare con la redazione o per inviare del materiale informativo si puo' scrivere all'indirizzo info at peacelink.it PeaceLink News puo' essere utilizzato liberamente citando la fonte delle notizie, e puo' essere stampato, fotocopiato, distribuito e diffuso in qualsiasi formato cartaceo ed elettronico. - PER COLLABORARE CON NOI Puoi contribuire liberamente alla creazione del bollettino peacelink news, sia per la PRODUZIONE delle informazioni (inviando articoli, segnalazioni e documenti sulle mailing list di peacelink) oppure per la DISTRIBUZIONE delle informazioni (stampando e fotocopiando i bollettini per distribuirli dove riterrai piu' opportuno). Per rientrare dalle spese di stampa e di fotocopia puoi prelevare dal sito alcuni libri e dossier, che stampati, fotocopiati e fascicolati possono essere distribuiti in cambio di una offerta libera, che di solito ripaga ampiamente delle spese di stampa. Il modello di informazione che proponiamo e' una informazione militante basata su una struttura "leggera" e autofinanziata, una struttura costituita dalla rete dei volontari che scelgono di dedicare qualche ora alla settimana per diventare redattori, editori e distributori del bollettino. Anche un impegno minimo e' molto importante: bastano dieci fotocopie al mese del bollettino, distribuite nelle cassette della posta del proprio condominio. - CONCENTRAZIONE DEI POTERI INFORMATIVI Il flusso planetario delle notizie e' dominato da un modello dittatoriale. La maggior parte delle informazioni che circolano su giornali, telegiornali, radio e riviste provengono da un oligopolio di agenzie di stampa internazionali, che ogni giorno svolgono un'opera di selezione, controllo e filtraggio delle informazioni. La gente comune e' esclusa dal grande circo dei media, i cui attori principali sono le 300 societa' che dominano il mercato dell'informazione mondiale. Di queste societa' 144 appartengono all'america del nord, 80 all'europa, 49 al giappone, e 27 al resto del mondo. 4 agenzie tra queste trecento gestiscono l'80% del flusso delle notizie: sono le americane Associated Press e United Press International, la britannica Reuter e la francese France Presse. Dai soli Stati Uniti viene il 65% delle informazioni mondiali. La quasi totalita' delle informazioni del sud del mondo passa attraverso queste grandi agenzie di stampa prima di raggiungere i nostri giornali e i nostri TG. Spesso le realta' piu' emarginate e le piu' grandi ingiustizie sociali vengono semplicemente ignorate. Tutta l'informazione prodotta al di fuori del cerchio ristretto delle grandi agenzie di stampa viene soffocata e travolta dai colossi dell'informazione. I protagonisti delle notizie vengono immediatamente espropriati delle informazioni che li riguardano, ed immediatamente i fatti vengono raccontati, una volta filtrati dai grandi gestori dell'informazione, senza che coloro che sono parte in causa abbiano la possibilita' di esprimersi. Tutto cio' puo' essere combattuto soltanto garantendo una molteplicita' delle fonti informative e garantendo ad ogni individuo l'accesso a potenti canali comunicativi attraverso il pieno utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione. E' questo l'obiettivo con cui nasce PeaceLink News, che attraverso la telematica cerca di utilizzare l'efficacia e l'economicita' della comunicazione elettronica per dare voce a tutte le persone, le situazioni e le iniziative che vengono escluse dal circuito dell'informazione "ufficiale". - LIBERTA' DI STAMPA La concentrazione di grandi gruppi editoriali, televisivi e mass-mediatici, frutto del cammino inesorabile verso il mercato globale, sta soffocando la piccola editoria, l'autoproduzione letteraria, la stampa locale, le piccole riviste delle associazioni e degli organismi no-profit, schiacciati da un "libero" mercato sempre piu' esigente e competitivo. Ogni giorno, nell'indifferenza generale, muoiono riviste, case editrici, piccole radio locali e molte altre forme di espressione editoriale, radiofonica e televisiva che non possono garantire il profitto necessario alla loro sopravvivenza. Questa nuova forma di censura e di limitazione della liberta' di stampa, che si nasconde dietro la presunta ineluttabilita' delle leggi economiche, e' un grave pericolo per la nostra liberta' di espressione, per il nostro pluralismo e per la nostra democrazia. I nuovi bavagli alla liberta' di stampa, alla liberta' giornalistica e alla liberta' editoriale sono bavagli che passano inosservati alla maggior parte delle persone, e proprio per questo rappresentano una preoccupante minaccia per una societa' civile distratta. Di fronte a questa grave crisi editoriale, gia' da tempo avvertita dagli operatori del settore, rivendichiamo il diritto a forme di espressione, di stampa e di scrittura costruite con nuove regole, che diano priorita' ai contenuti e non alla vendibilita' di un prodotto culturale come un libro o una rivista, che favoriscano la produzione di informazione locale, variegata, multiforme, pluralistica e autogestita contro il potere economico di chi puo' permettersi di sostenere i pesantissimi costi fissi necessari per la distribuzione dei propri prodotti editoriali nei supermercati, negli autogrill e nelle edicole di ogni citta' d'Italia. E' per questo che PeaceLink News sceglie di giocare la propria partita informativa al di fuori delle logiche commerciali. Noi non siamo giornalisti prezzolati, ma volontari legati da una passione comune per l'informazione sociale. Il nostro obiettivo non e' aumentare il numero dei nostri lettori alla ricerca dell'"audience", non abbiamo inserzionisti pubblicitari che pagano i nostri stipendi, non abbiamo un "padrone" o un gruppo editoriale che puo' cambiare o limitare il nostro modo di fare informazione, scriviamo articoli, elaboriamo informazioni e cerchiamo notizie per il semplice gusto di farlo, per la sensazione di liberta' che deriva dal pensare con la propria testa, cercando gli strumenti informativi e cognitivi per un pensiero sempre piu' libero che aiuti anche gli altri a liberare la propria mente da preconcetti e da idee preconfezionate. Per la Redazione di PeaceLink News Carlo Gubitosa c.gubitosa at peacelink.it
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