Acqua pubblica a Pozzuoli: esposto alla Procura della Repubblica
- Subject: Acqua pubblica a Pozzuoli: esposto alla Procura della Repubblica
- From: Vittorio Moccia <v.moccia at itb.it>
- Date: Sat, 24 Jan 2009 09:14:47 +0100
Title: Acqua pubblica a Pozzuoli: esposto alla Procura della Repubblica
Acqua pubblica a Pozzuoli: esposto alla Procura della Repubblica
Nel Comune di Pozzuoli, amministrato dal centro destra, da giugno scorso si è aperta una seria vertenza territoriale in merito alla privatizzazione del s.i.i.(sistema idrico integrato), un dirigente del Comune ha indetto una gara d’appalto per l’affidamento del s.i.i. per un importo pari a 15.357.200,00 euro. Il T.A.R. (vedi documento allegato) si è pronunciato con un’eclatante sentenza con la quale esprime una sospensione per l’illegittimità del bando e abuso di potere da parte dello stesso Comune. Inoltre, la stessa sentenza, eleva le funzioni dell’ATO quale luogo decisionale dei Comuni per definire le modalità dell’affidamento del s.i.i. e di tale orientamento sembra essere anche il TAR della Sicilia:
http://www.ambientediritto.it/sentenze/2008/TAR/Tar_Sicilia_CT_2008_n.2241.htm).
A fronte di ciò, con diverse associazioni e con l’attenzione dell’Assemblea Nazionale dei Giuristi Democratici abbiamo prodotto un esposto (vedi documento allegato) alla Procura della Repubblica che ci accingiamo a presentare. L’esposto passa attraverso l’individuazione di un danno e quindi si entra nel campo del penale. Noi tutti siamo coscienti che stiamo toccando il "nervo scoperto" d’interessi politici e occulti, ma sappiamo anche che il caso eclatante di Pozzuoli potrebbe riaprire un discorso politico e di lotta affinché rimanga inalterato un concetto di responsabilità compartecipe, dei Comuni che si approvvigionano alla stessa fonte idrica, nella gestione del s.i.i.. Tale principio è in contrasto con la suddivisione degli A.T.O. (consorzio dei comuni) prima ed un sottrarsi dei Comuni agli A.T.O: "tattiche" politiche già in atto nella Regione Campania dal 2005 per le quali i comitati, "grazie" alla scaltrezza di burocrati di partiti, in Campania vissero le prime scissioni.
L’esposto che abbiamo presentato è generico ma preciso negli obiettivi: 1) individuare chi danneggia; 2) capire se ci sono volontà politiche che rendono stagnanti gli A.T.O. quindi il danno; 3) eventualmente costituirsi parte civile.
L’esposto è molto tecnico e succinto (fatto per magistrati), quindi, per renderlo accessibile anche per una finalità di sensibilizzazione dell’opinione pubblica è accompagnato da un filmato (http://video.google.it/videoplay?docid=3349056910567597543) esplicativo di una conferenza che ha lanciato l’iniziativa della raccolta delle firme.
I cittadini per l’acqua pubblica