Procida e il dissociatore molecolare



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From: Salvatore Carnevale
Date: Friday, October 17, 2008, 2:14:32 PM
Subject: Procida e il dissociatore molecolare

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Pregiatissimo Direttore la prego di volere ospitare nelle pagine del suo
giornale l'articolo pragmatico, informativo e propositivo, sotto riportato,
sulla questione procidana. Un cordiale saluto Salvatore Carnevale



Procida e il dissociatore molecolare

di Salvatore Carnevale

Era il 29 maggio 2008, quando durante un incontro del Consiglio Comunale
Procidano il Sindaco e l'intera Giunta (tranne l'Assessore all'Ambiente
Strudel che contrariato aveva rassegnato le proprie dimissioni dalla Giunta)
presentavano un video, che il Sindaco con tecnici "specializzati" pro
dissociatore -convocati per l'occasione- aveva realizzato a Chicago che
mostrava il funzionamento di un dissociatore molecolare da realizzare sul
porto dell'Isola di Procida. La cittadinanza insorse e si formò un comitato
di cittadinanza attiva contro il dissociatore. Il Consiglio Comunale non
deliberò lasciando sospesa la determinazione. Con molto senso civico il
comitato organizzò un incontro pubblico con esperti ambientalisti per
dimostrare che il dissociatore, riempito di tal quale, di fatto è un
inceneritore a tutti gli effetti se non peggiore poiché la sua bassa
capacità calorifica di combustione del tal quale produce comunque fumi,
vapori e ceneri tossici alla salute.  Nel filmato presentato dal Sindaco era
evidente con quali rifiuti si riempiva. Si dimostrò anche che il
dissociatore molecolare è un non senso poiché dovrebbe bruciare solo l'umido
che una volta separato dal secco potrebbe essere dato agli agricoltori che
sono alla ricerca di organico, mentre il secco potrebbe essere riutilizzato
con processi di lavorazioni capaci di produrre materiale utile da immettere
sul mercato. Si susseguirono incontri pubblici, incontri con il Sindaco e
rappresentanti della SEPA (società procidana di smaltimento dei rifiuti
urbani) nonché azioni di sensibilizzazione per mostrare all'intera
cittadinanza procidana la possibilità pratica di una buona differenziata per
rendere l'isola di Procida ( circa 2 kmq, 11 mila abitanti con circa 2500
famiglie e la presenza di circa 1200 aree non edificate) un comune virtuoso
nella gestione dei rifiuti a basso costo per i cittadini. Nonostante ciò,
superata l'estate, il Sindaco ripropone il dissociatore ma questa volta non
più sull'isola ma su un vecchio traghetto da ancorare tra Procida e Ischia
oppura tra Procida e Monte di Procida. Quello che succede a Procida è molto
chiaro, pur di non perdere l'affare e in nome del profitto ad ogni costo, si
pregiudica non solo la salute dei cittadini ma anche un senso di
partecipazione democratica degli stessi cittadini alle decisioni
amministrative. In tutta l'Area Flegrea, compresa Procida, si sono
concentrati dei saperi che dovrebbero essere l'orgoglio dei Sindaci, mentre
vengono, invece, continuamente evitati e in alcuni casi addirittura
allontanati dai Consigli Comunali utilizzando la forza pubblica come nel
caso di Pozzuoli (vedi video su blog di Beppe Grillo). Ma i comitati e
cittadini, di cui sopra, coordinandosi civicamente rilanciano organizzando
con esperti internazionali una due giorni per mostrare che un ambiente
possibile da amare può esistere. Al cinema Sofia il Coordinamento Civico
Flegreo il giorno 23 ottobre con forme creative di alto valore artistico e
di sensibilizzazione delle coscienze presenterà alla cittadinanza come i
Comuni dell'Area Flegrea (compresa Procida) potrebbero utilizzare i rifiuti
solidi urbani. Il 23 è una prefazione alla Tavola Rotonda del 30, sempre al
Cinema Sofia, alla quale sono stati invitati gli amministratori dei comuni
(compreso il Sindaco di Procida) per verificare la volontà politica di
consorziarsi al fine di utilizzare fondi della Regione Campania, della
Provincia e del Conai per progetti di riutilizzo del secco a seguito di una
buona differenziata la quale fa a "cazzotti" con inceneritori o dissociatori
di qualsiasi specie. I Sindaci e gli amministratori tutti saranno presenti?
Ascolteranno le proposte dei comitati? Oppure sono talmente imbrigliati dai
potentati economico-finanziari che preferiscono fare finta che i saperi e le
rivendicazioni di partecipazione democratica non esistono? E' forse vero che
per chi amministra siamo ormai diventati dei sudditi da non avvicinare?
Attualmente tra i partecipanti dei comitati gira una frase di Gandi che è
sempre più attuale: << chi lavora per noi, senza di noi, lavora contro di
noi>>.

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