Nasce il Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania



Il Comitato Allarme Rifiuti Tossici promuove per il giorno 28 Aprile un incontro presso la la II Municipalità in Piazza Dante n.ro 93 - Napoli, alle ore 17:30 per la costituzione del Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, finalizzato alla reciproca conoscenza, all'organizzazione e alla promozione di azioni congiunte.


Sono invitati ad aderire tutte le Associazioni ambientaliste e i Comitati campani impegnati sul tema rifiuti.


Di seguito il documento di costituzione del coordinanento.


Per ulteriori informazioni:

info at allarmerifiutitossici.org

Tel: 3286817863 / 3346224313



COORDINAMENTO REGIONALE RIFIUTI


La grave crisi ambientale e sanitaria che investe la regione Campania è solo l’epilogo del processo di degenerazione che, grazie anche alla camorra, ha irrimediabilmente compromesso buona parte dell’imprenditoria, degli apparati della pubblica amministrazione e della classe politica, impedendo ai pochi soggetti volenterosi e onesti di operare nell’interesse della comunità. 

Questo ha consentito che dal Nord Italia e dal resto dell’Europa fossero illecitamente smaltiti rifiuti speciali e scarti industriali, che hanno così profondamente devastato il nostro territorio.

 

Il diritto alla salute, che è un diritto umano fondamentale, senza un ambiente sano è una pura astrazione. E purtroppo nella nostra regione l’ambiente continua ad essere gravemente minacciato sia per lo sversamento illegale di rifiuti tossici, sia per una errata gestione dei rifiuti urbani. Dinanzi ad una tale situazione si rende necessario un coordinamento fra tutte quelle libere organizzazioni di cittadini per contrastare l’emergenza in atto, che investe a tutti i livelli l’intero territorio. 

Pertanto si invitano i comitati cittadini e ogni altra libera associazione a dare la loro adesione al COORDINAMENTO REGIONALE RIFIUTI della Campania. 

Il Coordinamento, prendendo atto che i partiti, in quanto subordinati ai grandi potentati finanziari, non riescono più a garantire gli interessi generali, intende proporre, quale esercizio diretto dei diritti di cittadinanza, un nuovo modello di democrazia partecipativa (direttiva 35/2003/CE), che sostenga uno sviluppo territoriale socialmente equo ed ambientalmente compatibile, teso alla tutela ed al recupero del territorio e più in generale alla difesa di tutti i beni comuni.

Riteniamo che, nel costituire il coordinamento, si debbano tener presenti i seguenti punti:

  1. Le riunioni di coordinamento fra i vari comitati hanno il compito di organizzare le diverse iniziative sul territorio e di promuovere azioni comuni. Le riunioni andranno svolte, ove possibile, ogni volta in una provincia diversa, in modo da coinvolgere fattivamente tutte le realtà. Alle riunioni parteciperanno i soli referenti dei comitati nel numero massimo di due per comitato: esse saranno convocate non più di una volta al mese, salvo casi eccezionali.
  2. Il coordinamento si appoggia ad una mailing list a cui possono accedere in scrittura i soli referenti. Inoltre si propone di rendere disponibile su web un aggregatore delle notizie provenienti dai siti dei singoli comitati ed una mappa interattiva del territorio con i referenti di ciascun comitato (recapiti telefonici, indirizzi email, liste di discussione, blog, etc.)
  3. Il coordinamento, per approfondire determinate questioni o gestire particolari iniziative,  può promuovere dei gruppi tematici.
  4. Il coordinamento promuove un comitato scientifico che raccoglie tutte quelle personalità indipendenti che con le loro competenze contribuiscono all’analisi e allo studio delle problematiche prese in esame.
  5. Il coordinamento promuove periodicamente un’assemblea generale di tutti i soggetti attivi, che discuterà le linee di indirizzo.


Auspichiamo che la formazione di questo coordinamento possa portare nel tempo alla costituzione di un coordinamento più allargato che includa tutti i soggetti che lottano per i beni comuni.