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I Casalesi, da Bufalari a Uomini di Rispetto
- Subject: I Casalesi, da Bufalari a Uomini di Rispetto
- From: v.moccia at itb.it
- Date: Fri, 2 Mar 2007 17:01:16 +0100 (CET)
- Importance: Normal
I CASALESI: DA BUFALARI A UOMINI DI RISPETTO NAPOLI PALAZZO MARIGLIANO Via San Biagio de Librai nr 39 domenica 4 marzo ore 10.30 Incontro dibattito con: Sen.Lorenzo Diana, On.le Tommaso Pellegrino (segretario commissione parlamentare antimafia); PM Donato Ceglie, Rosaria Capacchione, giornalista de "Il Mattino", Valerio Taglione, referente prov.le dell'Ass. "Libera contro le mafie", ed il giornalista Peppe Ruggiero moderatore dell'incontro. Durante il dibattito l'attore Roberto Solofria presenterà un'estratto dello spettacolo "Il Macero", monologo teatrale tatto dal romanzo di Nanni Balestrini "Sandokan.storia di camorra" edito da Einaudi che andrà successivamente in scena dall'8 all'11 marzo presso il teatro Tinta di Rosso di Palazzo Marigliano. Quando una semplice storia trova il suo regolare svolgimento a pochi passi dalla propria quotidianità, essa sembra scorrere indifferentemente sulla pelle di ogni persona proprio come l'acqua che si restituisce poi al cielo sotto forma di vapore. Questa sorta di metafora potrebbe sintetizzare le migliaia di storie di camorra che da decenni sembrano occupare la scena del palcoscenico in Campania dove hanno luogo, tra l'indifferenza dei tanti, a discapito di una normalità tanto auspicata ma così poco volutamente cercata. Morti ammazzati, prepotenze, soprusi, violenze, contadini diventati improvvisamente "uomini d'onore", ragazzi arruolati come "muschilli" o spacciatori, donne con indosso, da sempre, solo abiti di colore nero. Storie di una quotidianità diversa da tutte le altre, dove la guapparia sfila a braccetto con la politica, la prepotenza diventa regola, economie e plus valenze rispondono ai soli dicktat di imprenditori e camorristi, storie, infine, dove l'arma da fuoco dispone il silenzio e l'accetazione definitiva delle regole. E' proprio l'indifferenza generale che relega tutto ciò nella "normale" quotidianità ad incutere maggiore inquietudine. <<Arbasino lo chiamerebbe "il dilemma della braghetta": se durante una cena elegante ci accorgiamo che il nostro interlocutore ha dimenticato la braghetta aperta, e le mutande fanno capolino. Far finta di niente sarebbe la cosa meno imbarazzante; d'altro canto, se tacessimo, i danni prodotti da quella sbadataggine potrebbero estendersi>>. Tra le tante storie e i notevoli spunti che quest'argomento offre, c'è né uno che particolarmente coinvolge anche la letteratura ed il teatro, anche se il risultato assume toni e caratteri notevolmente drammatici, che sembra svolgersi nell'ombra e nel silenzio e che riguarda l'epopea dei casalesi, uno dei clan più feroci dell'Italia meridionale capace di imporre le proprie decisioni sia alla mafia siciliana sia ad importanti imprenditori presenti nel Paese. Quest'epopea dei Mazzoni, contadini e bufalari diventati "uomini di rispetto", che però preferiscono definirsi imprenditori, non viene più taciuta ma combattuta ed argomentata proprio uomini e donne che provano a farsi spazio in quella quotidianità dove un po' tutti hanno fatto l'abitudine alla morte e alla sopraffazione.
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