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NO INCENERITORI NO GRANDI OPERE UNIAMO LE RIBELLIONI. MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA 14 OTTOBRE 06
- Subject: NO INCENERITORI NO GRANDI OPERE UNIAMO LE RIBELLIONI. MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA 14 OTTOBRE 06
- From: diabolik <diabolik61 at virgilio.it>
- Date: Sat, 14 Oct 2006 16:14:30 +0200
- Resent-date: Sat, 14 Oct 2006 16:08:51 +0200
- Resent-from: Vittorio Moccia <v.moccia at itb.it>
- Resent-message-id: <200610141408.k9EE8psl011953 at proxy.itb.it>
NO INCENERITORI NO GRANDI OPERE UNIAMO LE RIBELLIONI La legge obbiettivo, approvata dal Governo Berlusconi nelle ultime sue ore di legislatura, è un vero e proprio attentato alla democrazia, perchè sancisce che in tema di grandi opere e non solo, il parere delle comunità locali direttamente coinvolte, non ha alcun valore e che nessun vincolo in tema di impatto ambientale e relativamente alla salute, può ostacolare la costruzione di queste mega-opere ed il libero sviluppo del mercato cioè delle lobbie del capitale italiano e non. Cancellare questa legge è una condizione imprescindibile da parte del Governo Prodi ed il non averlo ancora fatto getta un'ombra oscura su questo esecutivo che, pur professandosi di centro-sinistra, sta esprimendo una sconcertante continuità col precedente Governo, dalla mancata abolizione delle leggi Moratti, Bossi-Fini, Fini-Giovanardi, Biagi, fino al ri/neo finanziamento delle missioni di guerra. Del resto la gran parte di queste inutili e dannose opere (vedi TAV, ponte sullo stretto, inceneritori, rigassifficatori, nuove centrali termoelettriche, Mose), così come le privatizzazioni, (emblematico è il caso dell' acqua), sono state avviate proprio dal centro sinistra, che in particolare a livello locale continua ad esserne convinto sostenitore contro il volere delle popolazioni. Significativo in questo senso è il caso del piano dei rifiuti in Campania, dove dopo 12 anni di commissariato straordinario e spreco di migliaia di miliardi di soldi pubblici si continua a vivere di ordinaria emergenza, con cumuli di immondizia per le strade e possibili rischi di epidemie che si sommano ai danni da inquinamento per rifiuti tossici seppelliti in ogni dove. Qui è proprio il centro sinistra di Bassolino e soci, sostenuto anche da rifondazione, verdi e comunisti italiani, ad avere gravi responsabilità e ad essere il più convinto assertore di una politica di smaltimento dei rifiuti votata all'incenerimento ed alla proliferazione delle discariche, lasciate gestire tranquillamente a camorristi e imprenditori senza scrupoli. Prima le cariche di ?sinistra? del 29 Agosto 2004 ad Acerra contro un'intera popolazione giustamente contraria all'inceneritore su un territorio già altamente inquinato con la successiva occupazione militare per diversi mesi, poi la testarda volontà di proseguire, con menzogne ed imbrogli, senza alcun consenso popolare e scartando preventivamente le alternative possibili, nella realizzazione di un piano di smaltimento palesemente fallito. La rescissione del contratto con FIBE (ex assegnataria senza gara d'appalto per il piano di smaltimento e degli impianti), le dimissioni dei commissari straordinari, decine di inchieste della magistratura (per frode, inadempimento contrattuale, danno ambientale, attentato alla salute pubblica) che vedono coinvolti FIBE, Bassolino, imprenditori vari, dirigenti del commissariato straordinario e delle forze dell'ordine, non sono ancora bastati a far fare marcia indietro alle istituzioni locali del tutto inadempienti, per aprire la strada ad un nuovo e diverso piano rifiuti ecocompatibile e partecipato dalle comunità e dai cittadini. Anzi utilizzando strumentalmente emergenze costruite ad arte, hanno lasciato che la stessa FIBE continuasse inspiegabilmente a costruire l'inceneritore più grande d'Europa su uno dei territori più inquinati d?Europa, nonostante le 27 prescrizioni seguenti alla valutazione di impatto ambientale e l' indizione di una nuova stratosferica gara di 4,5 miliardi di Euro. Neanche il decreto governativo di questi giorni per l?emergenza rifiuti, che annulla per la seconda volta gara ed assegna poteri straordinari ancora maggiori al neo commissario Bertolaso mette in discussione il proseguimento dei lavori per l?inceneritore di Acerra e la prevista costruzione di altri due impianti di incenerimento. Lo stesso ministro dell? ambiente Pecoraio Scanio che a livello siciliano prende posizione contro l? incenerimento, per quanto riguarda la Campania si inchina alla corte di Bassolino sostenendo che l? inceneritore di Acerra non può più essere fermato e va semplicemente adeguato. A completare il lavoro sporco anche il presidente della repubblica che durante i suoi soggiorni napoletani non hai mai dimenticato di dire che l?unico modo di superare l?emergenza è quello di costruire in fretta gli inceneritori. La verità è che mentre le ribellioni popolari, vengono vergognosamente additate dai politici di complicità con la camorra questa grazie alle complicità politiche continua a fare affari d?oro e le lobbie economico finanziarie si apprestano a sedersi al banchetto per dividersi un? altra enorme torta. L?unico piccolo particolare e che non hanno ancora fatto i conti con la resistenza delle comunità stanche di sacrificare la salute e l? ambiente agli interessi del profitto e del dio Danaro. La manifestazione di oggi, nonostante il pessimo metodo di costruzione rimane una grande occasione per continuare a tessere quel filo comune di opposizione alle grandi opere e per rivendicare un? altro sviluppo fondato su scelte ecocompatibili e la creazione di migliaia di posti di lavoro. Rete Campana Salute ed Ambiente Presidio contro l?inceneritore di Acerra Area Antagonista Campana INFO at NOGLOBAL.ORG - RETECAMPANSALUTEAMBIENTE at NOGLOBAL.ORG