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Sent: Tuesday, November 30, 2004 5:01 PM
Subject: [latinoamerica] LATINOAMERICA - Denuncia
dall'Ecuador Cari amici di
Latinoamerica,
vi trasmettiamo una denuncia
raccolta dall'Associazione A Sud, inviata dall'Ecuador da parte delle
organizzazioni contadine di El Triunfo e dalla comunità indigena Shuar
Washints della provincia di Pastaza. Una
denuncia sulle piogge acide e l’inquinamento causato dai lavori di CFP
dell’ENI-AGIP nel Puyo.
Prima
di questa denuncia, l’impresa ha risposto con dichiarazioni ai giornali locali
in cui nega le proprie responsabilità per i danni causati e minaccia di
querelare chiunque continuerà ad attribuire loro accuse
“infondate”.
Manuel Caiza, presidente del Comitato per la difesa dell’Ambiente del
Trionfo, ha ricordato come lo scorso 10 novembre 2004 il Municipio di Pastaza ha
effettuato una missione di ricognizione ambientale a El Triunfo. Quando gli
ispettori sono arrivati nella zona del CPF, hanno incontrato i lavoratori
dell’Agip intenti a ripulire un terreno contaminato vicino alla stazione dai
rifiuti industriali, cercando così di occultare le prove delle loro
attività.
Il Dipartimento di Igiene e Salute
del municipio ha deliberato che il Governo sospenda le estrazioni
petrolifere e realizzi un’interrogazione ambientale alla Compagnia AGIP che
opera nel settore dove si trova El Triunfo. La settimana scorsa, il Comitato per
la Difesa dell’Ambiente di El Triunfo, mentre accompagnava un giornalista della
città di Puyo che voleva verificare il grado di contaminazione della zona, ha
intercettato un camion dell’impresa che stava cercando di ritirare un enorme
serbatoio di derivati di greggio per anni abbandonato al bordo della strada,
senza alcun tipo di precauzione o misura di sicurezza che ne indicasse i rischi
e la nocività. Vedendo il giornalista, i funzionari vestiti con divise
dell’Agip, ancora nel pieno delle operazioni di occultamento delle prove sono
saliti a bordo di un’auto con vetri polarizzati e se ne sono andati senza dare
spiegazioni.
Due giorni prima, un rappresentante dell’ENI aveva dichiarato ad una
Radio locale di Puyo che il serbatoio non apparteneva alla società, di non
essere a conoscenza del motivo per cui
fosse lì, né cosa contenesse.
Sempre l’ENI è corresponsabile delle devastazioni sociale ed ambientali
compiute dal megaoleodotto di 503 km costruito dal consorzio di multinazionali OCP con
il dissenso persino della Banca Mondiale. Accion por la Vida, associazione che
da anni si batte per difendere le terre di Mindo dall'invasione del
consorzio OCP, di cui fa parte anche l'Agip, chiede sostegno
internazionale per procedere con le pratiche legali e dare avvio al processo
contro l’OCP. Lo scorso 23 settembre 2004, la Corte Superiore dell’Ecuador ha
deliberato che il tribunale di San Miguel de los Bancos è competente a giudicare
il caso contro l’OCP. Questa decisione si basa sul
rapporto della "Comisión Especial de Limites Internos de la Republica del
Ecuador" (No.: 2004-124-CELIR) che conferma che il terreno della nostra hacienda "La Esperanza" si trova entro i
confini del cantone San Miguel de los Bancos. Dopo questa decisione a favore degli ecologisti di Accion por la Vida e
di quanto si sono battuti nella campagna internazionale contro l’OCP, sono state presentate 3 citazioni nei
giorni 28, 29 ottobre e 4 novembre 2004. Dall’ultima data all’OCP erano stati
concessi 15 giorni di tempo per rispondere alle nostre
richieste. Sarà difficile che l’OCP possa legalmente eludere le proprie
responsabilità. E’ importante sostenere Accion por la Vida attraverso un sostegno
concreto che possa contribuire alle spese legali ed a dare visibilità alla
campagna a livello internazionale Mindo potrebbe costituire un precedente in grado di dare garanzia al
nostro futuro e a quello delle generazioni a venire.
Per informazioni e sostegno ai contadini del Triunfo ed alle organizzazioni che si battono contro l’OCP a Mindo scrivere a redazione at asud.net
La redazione di Latinoamerica
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