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Chiapas: comunicato n.4
Ieri (7 marzo) la delegazione molisana in Chapas ha incontrato nel
Municipio di Ocosingo Padre Pablo Romo e Luis, collaboratore del Centro per
i diritti umani Fray Pedro.
Pablo, discepolo e collaboratore di Don Samuel Ruiz, per 40 anni vescovo
della diocesi di San Cristobal de las casas e in pernsione dal 2000, e'
stato all'inizio accusato dal Governo messicano di essere il Sub Comandante
Marcos a causa del suo impegno nella difesa dei diritti umani dei popoli
indigeni. Pablo ha illustrato il ruolo giocato dalla chiesa cattolica
nell'accompagnare le comunita' indigene verso la consapevolezza della
propria identita'me dei propri diritti, contribuendo a rafforzarne la
coscienza comunitaria.
Al Centro Diritti Umani, Luis ha spiegato l'organizzazione del lavoro di
difesa delle comunita' indigene denunciando gli ostacoli che il Governo
pone a tutti coloro che fanno dei diritti umani un principio di vita.
La delegazione ha constatato la massiccia militirazzione presente nello
Stato come per esempio la presenza di una grande caserma di fronte al sito
archeologico di Tonina', situato proprio all'ingresso della selva
Lacandona, territorio a forte presenza zapatista.
Oggi (8 marzo) la delegazione ha incontrato il Centro Diritti Umani Fray
Bartolome' de las Casas. L'incontro e' servito ad approfondire e a
canfermare la difficile e preoccupante situazione sociale che oggi si vive
in Chiapas, rappresentata dalle tantissime denunce di violenza che
quotidianamente il centro riceve.
Gli incontri finora effettuati confermano l'importanza della nascita delle
Giunte di Buon Governo zapatiste che sempre piu' tendono a collaboprare per
la soluzione dei casi di vi8olazione dei diritti umani al contrario di
quanto avviene per le istituzioni ufficiali.
Per ultimo la delegazioneha incontrato il CORECO, Comitato per la
Riconciliazione Comunitaria, che ha presentato l'esistenza di moltissimi
casi di conflitto comunitario che in realta' nascondono una vera e propria
strategia controrivoluzionaria adottata dal governo err distruggere il
tessuto sociale e comunitario dei popoli indigeni e per rafforzare la
politica neoliberista delle multinazionali.
L'incontro ha sottolineato l'esistenza a tutt'oggi di un conflitto armato
persistente e la necessita' sempre piu' forte della costente presenza di
osservatori internzaionali per arginare il dilagare della "guerra di bassa
intensita'" e della violenza dello Stato.
Dalle montagne del Sud Est messicano la delegazione molisana in Chiapas