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Lucho Garzon,un Lula per la Colombia?
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art26.html
M.M.
Soltanto l'onda lunga sull'America latina dell'effetto Lula? Sicuramente
anche. Ma forse non solo. Lucho Garzon sarà, dal 2 gennaio, il prossimo
sindaco di Bogotà, sterminata metropoli di 7 milioni di abitanti, la metà
poveri. Il primo sindaco di sinistra. Di Lula, Lucho è ammiratore e amico,
entrambi hanno un passato comune di leader sindacali. Garzon lo andrà a
trovare per invitarlo al suo insediamento. Da Lula ha imparato molto. Primo
l'arte di ascoltare e di conciliare, pur nella fermezza delle posizioni
politiche, e il buon umore, il carattere aperto e espansivo, accattivante.
Anche la storia dei due presenta molte analogie. Entrambi nati - e rimasti -
poveri. Lucho Garzon è nato il 15 febbraio del `51 da una madre nubile che
faceva la donna di servizio. Pochi soldi, vita difficile, al lavoro fin da
piccolo, studente (brillante) di notte, un incontro fuggevole da piccolo con
Camilo Torres, il prete guerrigliero. Poi caddy nell'esclusivo Golf Club di
Bogotà, l'entrata come fattorino alla Ecopetrol, l'inizio dell'attività
sindacale. Fino guidare fra l'84 e il `90 nove scioperi durissimi a
Barrancabermeja - una delle città più violente -, segretario generale
dell'Uso prima e poi della Cut, l'adesione al Partito comunista. Una vita
marcata e segnata, come quella di Lula. Il suo senso dell'umore e il piacere
di divertirsi e di ballare non sembravano compatibili con la rigida
disciplina della sinistra tradizionale. Di qui i primi tentativi di rompere
il cannibalismo della sinistra colombiana: il Polo Democratico
Independienteriunisce uomini e spezzoni della sinistra light e della
sinistra più ortodossa. Nel presidenziali del 2002, vinte da Uribe, fu
terzo. La politica non gli ha cambiato le abitudini: non è sposato, anche se
ha due figli maschi che studiano all'università, e vive ancora con la madre.
Il compito che l'attende è pesante. Il sindaco uscente, l'«antipolitico»
Antanas Mockus nei suoi due mandati ha rifatto il maquillage all'un tempo
caotica Bogotà facendone una città con piste ciclabili e zone verd, più
vivibile. Ma per chi? Garzon ha detto che per quanto sarà il sindaco «dei
ricchi e dei poveri», è alla salute, alle case, all'educazione e al lavoro
della metà «eslcusa» di bogotani che non vivono nei barrios esclusivi della
zona nord che dedicherà le maggiori attenzioni.
Se farà bene, come sindaco e come contraltare di Uribe, potrà riconocorrere
alle presidenziali del 2006. E completare così il percorso e le analogie con
Lula.
La sua elezione è un segnale e un simbolo. Non solo per Uribe ma anche per
le Farc. Perchè indica cheforse c'è spazio in Colombia per una sinistra non
armata. Per i suoi predecessori questo spazio non c'era. Migliaia di
dirigenti e militanti della Union Patriottica furono sterminati negli anni
`80-'90 dai militari, dai paramilitari e dai narcos. A cominciare dai due
suoi più grandi amici, Bernardo Jaramillo e Leonardo Posada.