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appello padre Tamayo





Questo messaggio contiene un appello per salvare padre Tamayo - che abbiamo
conosciuto nei giorni scorsi - e i suoi collaboratori.

Vi preghiamo di aderire alla sua richiesta di inoltrare una lettera alle
autorità honduregne (che potete modificare e/o integrare) e di far girare
l'appello anche ai vostri contatti.



Eugenia Montagnini e i collaboratori del CSA



Centro Sociale Ambrosiano
Piazza Duomo, 16
20122 MILANO MI
tel. e fax 02/86460974
e-mail:info@centrosocialeambrosiano.org
sito web: http://www.centrosocialeambrosiano.org





Salviamo padre Andres Tamayo.

E' stato minacciato di morte per il suo impegno a fianco della popolazione
honduregna nella difesa delle foreste di Olancho





Padre Andres Tamayo, sacerdote, dai primi anni '90 è a fianco della
popolazione nella lotta per la salvaguardia delle foreste nella regione di
Olancho nel nord dell'Honduras, minacciate dal taglio selvaggio degli
alberi operato da grandi imprese (una delle quali è italiana). Negli ultimi
dieci anni un terzo delle foreste primarie della regione è stato abbattuto,
le falde acquifere si sono essiccate.

Allo stesso tempo anche le comunità locali sono fortemente penalizzate dal
saccheggio della foresta. Viene distrutto un equilibrio uomo-natura che è
stato alla base della sopravvivenza per secoli degli indio della regione.



Padre Andres Tamayo è stato minacciato di morte: per i sicari è in cima
alla lista delle persone da uccidere perché disturbano il saccheggio della
regione di Olancho. E proprio venerdì scorso uno dei suoi collaboratori,
Carlos Arturo Reyes, è stato ucciso mentre stava rincasando. Tre giorni
prima un altro dei suoi collaboratori era sfuggito ad un attentato. Padre
Tamayo è in queste settimane in Italia e chiede solidarietà per se stesso e
per il MAO, il Movimento Ambientalista di Olancho da lui fondato.
L'attenzione internazionale verso quanto accade nel nord dell'Honduras può
salvare la vita a padre Tamayo e agli attivisti del MAO.



Caritas Italiana ha lanciato un appello urgente sulla situazione honduregna
nel quale sollecita "l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale" e
riprende la richiesta  rivolta da Caritas Honduras al Presidente della
Repubblica Riccardo Maduro perché si ponga fine alla "catena di sangue e
violenze, proteggendo la popolazione da attacchi e ritorsioni, e garantendo
il bene comune e il rispetto dei diritti fondamentali di ognuno".

Già il 21 maggio scorso Amnesty International aveva lanciato un appello
urgente (UA 144/03) nel quale sollecitava l'invio al Presidente della
Repubblica dell'Honduras, al Ministro della Sicurezza pubblica e ad altre
istituzioni honduregne di un messaggio in cui si chiedeva la protezione di
padre Andrés Tamayo e di altri due attivisti, Gilbert Flores e Orlando
Najera.

Anche  COFADEH (Comité de Familiaries de Detenidos-Desaparecidos en
Honduras) ha dato vita ad un'analoga iniziativa di sostegno con una lettera
aperta indirizzata al Segretario della Commissione Inter-Americana dei
Diritti Umani.



L'attenzione internazionale può salvare la vita a padre Tamayo e agli
attivisti del Mao. Per questo il sacerdote chiede che si invii al
Presidente della Repubblica dell'Honduras, al Congresso Nazionale, al
Pubblico Ministero e alla Commissione Nazionale di Diritti Umani un
messaggio in cui si esprime solidarietà alla lotta del Mao. Un testo
predisposto, sia in spagnolo che in italiano, e gli indirizzi e-mail e i
numeri di fax delle istituzioni honduregne indicate da padre Tamayo sono
riportate al termine di questo messaggio.



Uno degli obiettivi di Padre Tamayo e del MAO è quello di coscientizzare la
popolazione locale, «in modo tale che possano rendersi conto delle cause
della loro povertà crescente». Col passare degli anni  sempre più numerose
sono le comunità e i villaggi della regione che aderiscono al MAO. Dal 2000
quotidianamente il Movimento organizza marce, digiuni, scioperi della fame,
boicottaggi, blocchi stradali.



Il 20 giugno scorso è partita dalla cattedrale di Juticalpa, capoluogo di
Olancho, una «Marcia per la vita» alla quale hanno partecipato circa 30
mila persone, che hanno raggiunto a piedi (circa 170 chilometri) la
capitale del Paese Tegucigalpa. Al termine della marcia Tamayo ha detto ai
partecipanti: «Per più di trent'anni hanno saccheggiato la nostra regione e
il paese intero, guadagnando in profitti la piccola somma di 45 miliardi di
dollari. Non si può tacere questo furto. Dove è nascosto questo capitale?
Chi sono i padroni? Perché continuano a rubare tutto quello che appartiene
al popolo? E come colpo di grazia hanno venduto il Paese con 372
concessioni minerarie che abbracciano 35 mila chilometri quadrati. Stiamo
soffrendone le conseguenze, stiamo rimanendo sen'acqua; i corpi e le facce
della sofferenza dei contadini sono il riflesso dei soprusi ai quali sono
stati sottomessi».



Da giovedì 24 luglio padre Tamayo sarà a Roma, in visita alla Caritas Italiana.

Chi volesse contattarlo può telefonare all'Ufficio Comunicazione:

06 541922 26/27/77-348 5804275
Fax 06 54192275 - 06 5410300

Sito internet: http://www.caritasitaliana.it











Alcuni siti internet per saperne di più:
http://www.derechos.org/nizkor/honduras/

sezione dedicata all'Honduras all'interno del sito sui diritti umani in
America Latina


http://www.conadeh.hn/

sito del Commissione nazionale per i diritti umani in Honduras

 http://www.cofadeh.org/

sito del Comitato dei Familiari dei detenuti scomparsi in Honduras

http://tribuna.icomstec.com/news/index.php

sito del quotidiano honduregno "La Tribuna"



<http://www.hondurasri.com/>www.hondurasri.com

sito della pubblicazione on-line "Honduras Revista Internacional"















TESTO DEL MESSAGGIO DA INVIARE ALLE AUTORITA' HONDUREGNE



                      22 de Julio de 2003





SENOR PRESIDENTE DE LA REPUBLICA DE HONDURAS

AL HONORABLE CONGRESO NACIONAL

AL MINISTERIO PUBLICO

AL COMISIONADO NACIONAL DE LOS DERECHOS HUMANOS



Por la presente le saludamos respetuosamente.



Nosotros los de la organizacionŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠŠ

Tenemos el conocimiento de las causas justas que defienden los movimientos
ambientalistas del pais en especial modo las de P. Andres Tamayo.

Tambien sabemos el desastre ecologico a que ha sido sometido por anos su
pais. La ambicion de las empresas nacionales y trans-nacionales se ha
convertido en anarquia, muchas  veces confabulados con los gobiernos
incluyendo el presente. Esto ha permitido destuir el medio unico en que
viven las comunidades.

El  "DESARROLLO"  menzionado por las boca del gobierno y las empresas
madereras y mineras; no es verdad, solamente es una estrategia para
esconder la voracidad y desviar la verdad.Al contrario ha producido
destruccion ambiental, fracasso de cosechas, sequias, escacez  de agua,
emigracion. Como consecuencia grave de esta explotacion salvaje el pueblo
esta sufriendo en sus propias carnes: la pobreza, la violencia y el hambre.



No es posible seguir atentando contra la vida del pueblo.



La defensas de la causas justas ambientales a cobrado varias victimas como
ser Yaneth Kawas, Carlos Escalera, Carlos Lunas, Carlos Flores. Los mas
recientes Mauricio Hernandez, el jefe indigena de la montana de la flor y
en las ultimas horas fuè asesinado el joven Arturo Reyes.

A este derramamiento de sangre se suma un listado de de personas amenazadas
a muerte.



Es posible que el gobierno deba substentar este camino de violencia en
contra de quienes defienden los derechos mas basicos del pueblo ?



Nuestra organizacion es solidaria con los valores fundamentales de la vida
y conociendo las exigencias propuesta el 17 de junio de 2003 del movimiento
ambientalista ; nos pronunciamos y exigimos lo siguiente :



-         investigar, juzgar y encarcelar a los responsables de la muerte
de los ambientalistas

-         cese la persecucion y la amenaza a muerte a los lideres
ambientalistas

-         poner un alto a la explotacion  criminal de la madera y a la
invasion de las comunidades campesinas

-         crear un espacio libre y justo de expresion y de dialogo para la
solucion del problema y beneficio de todo el pueblo

-         respeto integral de la vida

-         evaluar el impacto ambiental producido por la explotacion
criminal del teritorio hondureno y deducir responsabilidades a los
culpables del robo perpetrado en contra del pueblo: forestal y finamciero



Esperamos que nuestras exigencias junto a las de pueblo hondurenos sean el
camino justo para las soluciones concretas y respectuosas de la vida.



LA CONSTRUCCION DE UN MUNDO NUEVO SOLO ES POSIBLE CON LA APLICACION DE LA
JUSTICIA







TRADUZIONE ITALIANA

22 luglio 2003



Al Signor Presidente della Repubblica dell'Honduras

All'Onorevole Congresso Nazionale

Al Pubblico Ministero

Alla Commissione Nazionale per i Diritti Umani



Con la presente desideriamo salutarla rispettosamente.



Noi dell'organizzazioneŠ

Siamo a conoscenza delle giuste cause che difendono i movimenti
ambientalisti del Paese e in particolar modo quelle di padre Andrés Tamayo.

Siamo anche a conoscenza del disastro ecologico che da anni colpisce il suo
paese. L'ambizione delle imprese nazionali e multinazionali si è tradotta
in anarchia, molte volte accordandosi con i governi, incluso quello
attuale. Ciò ha permesso la distruzione dell'unico ambiente naturale in cui
vivono le comunità.

Lo "SVILUPPO" menzionato per bocca del governo e delle imprese del legno e
minerarie, non è vero, è semplicemente una strategia per nascondere la
voracità e sviare la verità. Al contrario ha provocato la distruzione
dell'ambiente, delle coltivazioni, la siccità, la scarsità di acqua,
l'emigrazione. Il popolo sta soffrendo sulla sua pelle la povertà, la
violenza e la fame, come conseguenza grave di questo sfruttamento selvaggio.

Non è possibile proseguire mettendo a rischio la vita del popolo.

La difesa delle giuste cause ambientaliste, ha provocato diverse vittime,
fra cui: Yaneth Kawas, Carlos Escalera, Carlos Lunas, Carlos Flores. I più
recenti Mauricio Hernandez, capo indigeno della montagna del fiore e nelle
ultime ore fu assassinato il giovane Arturo Reyes.

A questo spargimento di sangue si va ad assommare un elenco di persone
minacciate di morte.

É possibile che il governo debba sostenere questo cammino di violenza che
contrasta chi difende i diritti fondamentali del popolo?

La nostra organizzazione è solidale con i valori fondamentali della vita e
conosce le pressanti proposte del movimento ambientalista, quelle del 17
giugno 2003;

Condividiamo tali proposte ed esigiamo che:

-         si investighino, giudichino e incarcerino i responsabili degli
assassini degli ambientalisti;

-         cessi la persecuzione e la minaccia di morte dei leader
ambientalisti;

-         si contrasti lo sfruttamento criminale del legname e l'invasione
delle comunità contadine;

-         si crei uno spazio libero e giusto di espressione e di dialogo
per la risoluzione del problema e a beneficio di tutta la popolazione;

-         la vita venga rispetta integralmente;

-         venga valutato l'impatto ambientale provocato dallo sfruttamento
criminale del territorio dell'Honduras e vengano scoperti i colpevoli che
hanno perpetrato la rapina forestale e finanziaria contro la popolazione;



Speriamo che le nostre istanze insieme a quelle del popolo hondureno
indichino il giusto cammino per la risoluzione concreta dei problemi e per
il rispetto della vita.



LA COSTRUZIONE DI UN MONDO NUOVO E' POSSIBILE SOLO CON L'APPLICAZIONE DELLA
GIUSTIZIA.







Lic. Ricardo Maduro

Presidente de la Republica de Honduras

Casa Presidencial, Boulevard Juan Pablo Segundo

Palacio Jose Cecilio del Valle

Tegucigalpa

REPÚBLICA DE HONDURAS



Intestazione: Se-or Presidente



Fax: 00 504 221 4552

e-mail: andare sul sito www.casapresidencial.hn e poi cliccare su "Escribe
a la Presidencia"





Se-or Porfirio Lobo Sosa
Presidente del Congreso Nacional
Palacio Legislativo
Tegucigalpa, D.C.
REPÚBLICA DE HONDURAS



Intestazione: Se-or Presidente



Fax: 00 504 238 6048

e-mail: jlobo@congreso.gob.hn





Dr. Roy Edmundo Medina,

Fiscal General de la República

Ministerio Público, Colonia Lomas del Guijarro

Tegucigalpa

REPÚBLICA DE HONDURAS



Intestazione: Se-or Fiscal General



Fax: 00 504 221 3099

Mailto: fiscal@edured.net







Dr. Ramón Custodio López

Comisionado Nacional de los Derechos Humanos,

Avda. La Paz No. 2444

Contiguo a Galerias La Paz

Tegucigalpa

REPÚBLICA DE HONDURAS



Intestazione: Ilustre Se-or



Fax: 00 504 232 6894

e-mail: central@conadeh.hn