CIRCULO BOLIVARIANO ANTONIO
GRAMSCI
I DEMOCRATICI DI SINISTRA COMINCIANO LA CAMPAGNA ELETTORALE A
CARACAS
(GITA NEI CLUB PRIVATI DEL VENEZUELA DI UN
“EUROIGNORANTE”)
L´eurodeputato diessino Gianni Pitella apre la campagna
elettorale nel CIV di Caracas gettando discredito sul Governo
venezuelano con un grave discorso di intromissione negli affari interni
di uno stato democrático e sovrano certamente non amico suo.
L’ assemblea “popolare “ convocata in un club privato,
il C.I.V. di Caracas 3600 soci di molte nazionalita in maggioranza
Italiani, per discutere .”la situazione política e sociale del
Venezuela.”, é stata aperta dal Pitella con un intervento che
invece di suscitare un dibattito democrático é stata una presa di
posizione ben definita di condanna alla política di un governó
straniero che a nostro avviso non conosce, non gli interessa, non gli
conveniva analizzare..perche il solo scopo del suo intervento era di
accattivarsi le simpatíe di un pubblico (150 persone crediamo che
la Popolazione Italovenezolana solo in Caracas e’ piu di 100.000 ¿?) in
maggioranza oppositore al governó senza minimamente stimolare un
dibattito político
Il tutto si é trasformato in un comizio elettorale cercando
l´elogio della platea che non si é fatto attendere , quando negli
interventi del pubblico , e’ stato salutato con soddisfazione il distacco
di un partito di sinistra dalle posizioni di Bertinotti, dei Verdi,
Intellettuali, e di altri esponenti del Movimento No Global
solidari con il processo venezolano.
Sono gravissime le affermazioni di un
europarlamentare che definisce “inadeguato il governó di
questo paese e la sua guida” , e lo accusa di “qualunquismo,
populismo , di antipolítica.”.
Dimostrazione chiara di ignoranza sul processo di trasformazione del
Venezuela: per propria negligenza o per aver dato credito a chi
forse ha sempre vissuto e vive solo una parte della realtá di questo
paese. e crede di rappresentare la maggioranza della comunitá
italo-venezuelana .
Pensavamo che erano gli Americani a decidere i
governi convenienti per i Popoli ma Gianni Pitella ci smentisce, forse la
sua Europa vuole competere con gli USA anche su questo? la convenienza
dei governi la decidono solo i Popoli e non il político diessino. come si
puo meravigliare poi il Pitella se l´Italia non siede al tavolo degli
amici dato che con il suo povero discorso lui stesso si é dichiarato
nemico di questo processo?
Ma il suo interesse era soprattutto quello di
scattare fotografíe ai suoi interlocutori per l´album di partito e non di
ascoltare i contenuti antidemocratici e addirittura fascisti di alcuni
interventi .
Cosi per esempio mentre un ex presidente del CIV. dichiarava
drammaticamente “ o ci contiamo o ci uccidiamo;” senza ricordare i sette
conteggi elettorali in cuattro anni e dimostrando di non conoscere
l´articolo 72 della Costituzione..che prevede....il referendum
revocatorio alla metá del periodo per i funzionari eletti con votazione
popolare Consiglieri comunali, Sindaci, Consiglieri regionali,
Governatori, Deputati e Presidente della repubblica- e che il
Presidente Chavez non solo é stato il promotore di questa disposizione
costituzionale, quindi la riconosce e l’accetta, ma da tempo la
suggerisce all’opposizione come alternativa democratica. (solo che
l’opposizione venezuelana, incapace di governare durante 40 anni,
incapace di far cadere un governo con “golpes” durante 4 anni, sentendosi
incapace di attivare il referendum con la raccolta di firme come prevede
la costituzione, vuole che lo stesso Presidente convochi un
referendum che revochi se’ stesso..... Pulcinella e’ un
politico piú serio!!¡¡¡)
.
,..............Pitella scattava fotografie.
Mentre un ´ex presidente di “Fedecamaras” (Confindustria)
prometteva andare in Italia per coinvolgere anche la Confindustria
italiana nella lotta antinazionale “per ritornare a fare piu soldi ed
aiutare la popolazione”.e invitava l´Italia a una nuova legge
Helmes..Boulton versione venezuelana dicendo: “non si puo finanziare chi
viola le regole o siamo democratici o bugiardi”. (Vai a capire chi
viola le regole, quando un suo collega, Carmona, si autoproclamo’
presidente della repubblica dopo il colpo di stato di aprile 2002 e chi
lo sostitui’ intento’ piú o meno la stessa cosa in dicembre dello
stesso anno.. sulla bocca di questo signore le parole “liberta’,
“democrazia” e “alternabilidad democratica” suonano a ritornello
alla moda e ad insulto nelle orecchie dei ceti popolari venezuelani che
le hanno rincorse per anni, ne hanno sofferto l’assenza sulla
propria pelle e cominciano a conoscerne oggi il profondo
significato)
..............Pitella gli scattava una foto
Mentre un socio del club privato rimproverava
l´Italia per aver mandato le sue navi merci durante lo “sciopero
generale” di dicembre e gennaio senza far caso alle voci di allarmismo e
terrorismo dell’opposizione “democratica “ che aveva dato per inagibili i
porti nazionali.
..............Pitella fotografava.
Un intervento interessante di un partecipante locale
dichiarandosi appartenente al sindacato... “Unapetrol”
lamentava che la sua organizzazione non sia stata riconosciuta da questo
governó “dittatoriale” ; tacendo, peró, il piccolo dettaglio” che
il suo gremio non rappresenta i lavoratori comuni ma la (famosa)
“meritocrazia” ossia i dirigenti di alto livello e di fiducia
dell’impresa PDVSA che e’ dello Stato, e che ,pertanto, non possono
costituirsi in sindacato.. pero nella sua ingenuitá ha anche detto a
Pitella che per anni le richezze che l´industria petrolifera (PDVSA) ha
prodotto sono state sperperate dai governi di
turno, forse era una prima osservazione giusta sulla miseria stórica di
questo Popolo
ma ..............il Pitella ............gli faceva una foto.
Al finale mentre tutti gli interventi si concentravano, quali
profezie funeste, sul timore di perdere la libertá, sulla lotta per
la sopravvivenza, sulla pérdita della felicitá degli anni
dorati, sul rischio della proprietá privata, su “abnegati”
servizi alla democracia, sulla condanna delle ideologíe sorpassate e
terzomundiste, sulla libertá sindacale e
d´impresa,................................ l´album del
Pitella era completo
.
Adesso stará pensando al titolo da
dargli ....... noi gli suggeriamo uno:
LE FIGURE DI..................DI PITELLA
IN VENEZUELA.
Per dare alcune informazioni ai “Pitella d’Italia”
alleghiamo un documeto
sui risultati della Rivoluzione dal 1999 al 2002 , tradotto dal Circolo
Bolivariano di Roma, non molto lontano dall’Europa, sperando di dare un
po’ di colore a queste foto tanto
squallide per rendere cosí un pó di giustizia ad una Patria (la
Venezuelana) cosi bella. anche perché vorremmo evitare nel possibile di
dover imbatterci nel futuro con altri euroignoranti che con la scusa di
una gita nei club privati pretendono arrogantemente
giudicare e dare lezioni.
Il Popolo venezuelano ha recuperato dignitá, amor proprio e fiducia in se
stesso. i settori popolari si stanno organizzando dappertutto in
cooperative, associazioni civili, di categoria,
sindacati...........ecc.... e sono disposti a qualsiasi sacrificio
pur di costruire in Pace e Democrazia un paese con una
societá piú giusta..
La sinistra italiana dovrebbe cercare di comprendere ed appoggiare
questo sogno collettivo. sappiamo che il partito dei DS e’ membro
della internazionale socialista come Accion Democratica,
che e’ il partito che ha governato quasi per 40
anni il Venezuela (nelle tre opportunitá che non e’ stato governo ha
comunque appoggiato il governo socialcristiano) e sa che in quegli anni
sono stati commessi i peggiori atti contro i diritti umani, e’stata
propiziata la crescita smisurata della miseria, cosi’ come
sono cresciuti protetti dalla sua ombra gli immensi monopoli ed
oligopoli che spadroneggiano in questo paese. si pretende
squalificare l’attuale, peró non si parlo’ mai di nessuno di quei
governi, e meno dell” inadeguato” governo di Carlos Andres Perez
(Accion Democratica) quando ha ordinato il massacro dei Cittadini di
Caracas nel famoso “caracazo” del 27 02-89, forse perche’ i quasi
5.000 morti (secondo alcune fonti) appartenevano ai settori
popolari, quindi “figli di nessuno”?!!!!!!!!!!!!! . o forse quel governo
che era cosí “democratico” non avrebbe permesso tale
ingerenza.
Di fronte alle evidenze, anche noi, come molti
in Italia, dobbiamo riconoscere con rammarico che alcuni membri della
sinistra italiana somigliano ogni volta di piú a quelli della destra
tanto da sembrare che la differenza reale tra alcuni dirigenti e
Berlusconi si riduce al patrimonio di quest’ultimo, che probabilmente gli
invidiano.
CIRCOLO BOLIVARIANO ANTONIO GRAMSCI