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10 MOTIVI PER OPPORSI ALL'ALCA
10 MOTIVI PER OPPORSI ALL'ALCA
Che cos'è l'ALCA?
È un nuovo accordo di libero commercio che stanno negoziando i governi per
formare un'Area di Libero Commercio in tutto il continente. È un'iniziativa
del governo degli Stati Uniti per assicurare che le merci, i prodotti, i
servizi e i capitali possano circolare liberamente, secondo le regole che
impongono e che convengono alle grandi imprese. L'ALCA (Area di Libero
Commercio delle Americhe) non è altro che l'estensione del Trattato di
Libero Commercio dell'America del Nord (TLCAN) a tutto il continente, con
cui si approfondiranno ancor di più le gravi conseguenze che già ha avuto
il precedente trattato. Il governo vanta presunti successi del TLCAN, ma la
verità è che non c'è stata nessuna crescita dell'economia e tanto meno si
sono avuti benefici sociali. Dalla sua entrata in vigore la crescita della
produzione per abitante (PIL) è stata, in media, solo dell'1,2% l'anno,
mentre nel periodo precedente era cresciuto in media del 3,41%.
L'ALCA è negoziato in segreto dai governi, infatti, nemmeno i parlamentari
conoscono in dettaglio i negoziati. La società civile è stata esclusa e
partecipano solo i potenti: i governanti e le grandi imprese.
Il governo di Fox non ha ascoltato le voci dei contadini, degli indigeni,
degli operai, delle donne, delle piccole e medie imprese, degli
ambientalisti, dei difensori dei diritti umani, degli intellettuali e, in
generale, dei milioni di messicani il cui impoverimento dimostra che il TLC
con USA e Canada non ha assolutamente portato benefici alla maggioranza.
Adesso, senza una previa valutazione e senza né ascoltare né domandare al
popolo, il governo attuale, come i precedenti, vuole continuare a firmare
trattati simili, come quello dell'ALCA.
Di fronte a ciò, noi organizzazioni di tutto il continente americano,
stiamo realizzando una Consulta Popolare sull'ALCA affinché tutti noi
possiamo esprimere la nostra opinione.
Ti diamo 10 buoni motivi per dire "NO" all'ALCA.
1. L'ALCA aggraverà la crisi nelle campagne messicane.
Il TLC firmato con Stati Uniti e Canada, ha portato alla rovina i contadini
produttori di mais, grano, ecc., produttori di zucchero, produttori di
ananas, ecc. Il Messico è la culla del mais che è alla base della nostra
alimentazione e cultura, ma ora è importato e così abbiamo perso la nostra
sovranità alimentare.
Tutto peggiorerà con l'ALCA poiché i negoziati con gli Stati Uniti hanno
aumentato i sussidi economici ai suoi agricoltori. Questa è una concorrenza
assolutamente sleale, dato che, grazie agli aiuti che ricevono, i
produttori statunitensi possono vendere le loro produzioni ad un prezzo
inferiore. In Messico il governo invece ha ritirato qualsiasi appoggio ai
contadini, che così non possono competere e devono sopravvivere come
possono.
Senza tener conto del disastro causato dal TLCAN nelle campagne, il governo
di Fox si ostina ad includere nell'ALCA la produzione agricola ed ad
incrementare l'entrata dei prodotti agricoli sussidiati di altri paesi.
Inoltre, non sono eliminati gli ostacoli che incontrano i nostri prodotti
nel caso di esportazione verso gli Stati Uniti, a causa delle misure
fitosanitarie, e non solo, che sono solo pretesti protezionistici.
Mantenere questa politica significa che continueranno ad emigrare dalle
loro comunità migliaia di messicani in cerca di migliori possibilità di
lavoro. L'ALCA però non tiene assolutamente in considerazione i diritti
umani e lavorativi dei/delle migranti.
2. L'ALCA accentuerà le disuguaglianze fra uomini e donne.
L'ALCA non tiene in considerazione le grandi disuguaglianze fra i vari
paesi né quelle che esistono all'interno di ogni nazione. Ancor meno è
interessato all'impatto che potrà avere sugli uomini o sulle donne.
Il TLCAN ha fatto sì che i grandi investimenti traessero vantaggio dalla
situazione di subordinazione delle donne (e delle bambine e bambini), per
cui la situazione, lungi dal migliorare, è peggiorata. Per esempio,
l'inserimento delle donne nelle industrie d'assemblaggio (maquiladoras) ha
fatto sì che le donne, nella loro difficile situazione, siano costrette ad
accettare lavori precari e mal retribuiti.
La crisi nella campagna ha costretto gli uomini a cercare lavoro altrove,
per cui le donne, rimanendo sole, si sono viste obbligate a farsi carico
della sopravvivenza della famiglia. In molti casi le donne lavorano in
proprio a livello di economia di sussistenza, vendendo cibi fatti in casa e
arrabattandosi in piccoli commerci. La combinazione fra lavoro retribuito e
lavoro domestico ha fatto sì che la giornata di lavoro delle donne si
prolunghi fino alle 18 ore.
3. L'ALCA deteriorerà ancor di più i diritti dei lavoratori e le
condizioni di lavoro.
Come il TLCAN, l'ALCA continuerà a peggiorare le condizioni di lavoro senza
rispettare i diritti acquisiti dai lavoratori. Proteggerà esclusivamente
gli investimenti stranieri, eliminando qualsiasi possibilità di mettere in
discussione le condizioni di lavoro nelle grandi imprese, compreso il
diritto dei lavoratori di organizzarsi in sindacato. Non esistono
meccanismi efficaci per ridurre la concorrenza sleale in materia di mano
d'opera a basso costo. Non punisce le imprese che non rispettano i diritti
minimi nel campo del lavoro stabiliti dall'Organizzazione Internazionale
del Lavoro.
L'ALCA abbasserà ancor più i salari per attirare gli investimenti
stranieri. Tollererà le più drammatiche condizioni di lavoro nelle
maquilladoras: salari bassi, giornate di lavoro prolungate, condizioni di
lavoro nocive, lavoro minorile, molestie sessuali, test obbligatori di
gravidanza e repressione di qualsiasi tentativo di organizzazione sindacale.
Il TLCAN ha già dimostrato che questo modello non genera posti di lavoro.
Negli otto anni in cui è stato in vigore, sono stati creati solo sei dei 10
posti di lavoro di cui c'è realmente bisogno. Inoltre i nuovi posti di
lavoro non possono certo definirsi "buoni" e la metà di questi non risponde
alle norme minime previste dalla legge: previdenza sociale, incentivi e
ferie pagate.
Si afferma che con le esportazioni si creeranno nuovi posti di lavoro, in
realtà i nuovi posti di lavoro sono sempre meno di quelli che sono persi,
perché sono molte le piccole e medie imprese che falliscono a causa
dell'importazione di beni di consumo prima prodotti in Messico. È così che
funzionano le industrie di assemblaggio.
Nel 1981 per ogni dollaro di vendita fuori dal paese, 91 centesimi
riguardavano componenti e mano d'opera messicana, oggi questo valore è
sceso ad appena 30 centesimi. Nel settore manifatturiero, che è il più
grande esportatore, rispetto al 1993, nel 2001 l'occupazione è diminuita
del 4,2%.
Gli investimenti stranieri non sono stati il motore della crescita perché
riguardano l'acquisizione di imprese messicane che già operano e non la
costruzioni di nuove industrie.
4. L'ALCA porterà al fallimento le piccole e medie imprese nazionali.
L'ALCA tratta tutti allo stesso modo anche se non sono tutti uguali. Non
tenendo conto delle grandi differenze fra le economie del continente,
l'ALCA le aggraverà con una concorrenza internazionale sleale. Il libero
mercato è come la legge dell'imbuto, la parte più ampia sta sempre dalla
parte del potente.
Così l'ALCA provocherà il fallimento di molte piccole e medie imprese che
sono quelle che generano più posti di lavoro, inserendole, senza sviluppo e
sostegni governativi, nel mercato più grande.
La conseguenza sarà una ancor maggiore disoccupazione.
Si afferma anche che la concorrenza abbassa i prezzi dei prodotti e ne
migliora la qualità, ma con il TLCAN non abbiamo assistito a tutto ciò e se
anche così fosse, a che cosa ci servirà se perderemo il lavoro e non
potremo più comperare nulla?
5. L'ALCA aumenterà il degrado ambientale e la privatizzazione delle
risorse naturali.
L'ALCA non prevede delle misure efficaci ed obbligatorie per contenere il
costante deterioramento ambientale. Come è successo con il TLCAN,
specialmente nelle zone delle maquiladoras, aumenterà l'inquinamento e i
rifiuti chimici e si aggraveranno i problemi di salute, come ad esempio le
malformazioni genetiche.
L'ALCA significherà trasformare in legge ciò che promuove il PPP (Piano
Puebla Panama): la creazione di zone turistiche grazie alla privatizzazione
(in modo più o meno scoperto) delle aree naturali, l'affitto delle terre
dei contadini per seminare eucalipto e palma da olio (coltivazioni che nel
breve periodo esauriscono le proprietà nutritive del terreno, lasciandolo
sterile), la proliferazione di sementi transgenici e di pacchetti
tecnologici che sterminano la varietà della vegetazione nativa,
l'estrazione e la privatizzazione (attraverso i brevetti) della ricchezza
genetica naturale e del sapere tradizionale basato sulla biodiversità.
6. L'ALCA nega l'autonomia delle comunità indigene.
Le regole dell'ALCA, così come del PPP, si oppongono decisamente
all'autonomia delle comunità indigene, dato che non riconoscono i diritti
comunitari e la proprietà collettiva della terra. L'ALCA non limita solo
l'autonomia dello stato, ma rifiuta decisamente di rispettare i diritti dei
popoli indios sulle risorse e sul territorio.
Per gli accordi di libero commercio esistono solo le imprese private.
7. L'ALCA promuoverà la privatizzazione dei servizi pubblici.
L'ALCA pretende di includere nell'apertura commerciale i servizi pubblici e
sociali come: l'acqua, la luce, la salute e l'educazione. Quindi, imporre
alle imprese pubbliche le stesse regole del mercato. Si vogliono
trasformare i servizi sociali in merci in modo che ne possano usufruirne
solo coloro che sono in grado di pagarli.
Le imprese multinazionali potranno competere con i servizi pubblici offerti
dallo Stato, avranno il diritto di trascinare in giudizio qualunque governo
si rifiuti di accettare le loro regole e potranno mettere in discussione i
prezzi adducendo una concorrenza sleale.
8. L'ALCA regalerà dei superdiritti alle grandi compagnie straniere e
non garantirà i diritti economici e sociali dei popoli.
Saranno date le più ampie garanzie agli investimenti, includendo, per
esempio, la possibilità per le imprese di accusare a livello internazionale
uno Stato che a loro giudizio ostacola i loro affari. Si è già verificato
il caso della multinazionale Metalclad alla quale era stata negata
l'autorizzazione per una discarica di rifiuti tossici in San Luis Potosì
perché non erano rispettate le norme ambientali. La multinazionale ha
citato in giudizio il Messico che ha perso la causa e ha dovuto pagare 16
milioni di dollari a titolo di risarcimento all'impresa. Chiaramente a
carico del bilancio pubblico per le opere sociali.
Ovviamente l'ALCA non prevede dei meccanismi efficaci per garantire i
diritti economici, sociali, lavorativi e ambientali di tutte e tutti i
messicani. Riconosce invece alle multinazionali vari privilegi e definisce
meccanismi affinché li possano far valere, ma non le punisce se violano i
diritti delle persone. Insomma, globalizza i diritti del capitale e lascia
che i diritti economici e sociali dei popoli rimangano un problema interno
nazionale, per cui possono eludere le loro responsabilità e trarre profitto
dalle differenti legislazioni locali e dalla connivenza con governi
complici e corrotti.
9. L'ALCA sarà una legge internazionale che legherà le mani ai futuri
governi e ostacolerà la democrazia.
I trattati internazionali sono legge suprema. Se sarà approvato l'ALCA le
grandi multinazionali vedranno assicurati i loro privilegi e i loro
guadagni per un lungo periodo.
L'ALCA intende rendere inattaccabile la tendenza neoliberista che tanto ci
ha danneggiato.
L'ALCA impedirà allo Stato, indipendentemente da chi sarà al governo, di
indirizzare l'economia in funzione del benessere della popolazione e dello
sviluppo nazionale e locale.
Nel convertirsi in legge suprema, l'ALCA sarà una porta chiusa per la
democrazia e porrà fine al potere nazionale e popolare accentuando il ruolo
subordinato e succube del Messico nei confronti degli Stati Uniti.
10. L'ALCA può essere fermato perché in tutto il continente americano sono
milioni i cittadini che non sono d'accordo.
Le organizzazioni sindacali, i gruppi ecologisti e dei diritti umani, i
movimenti contadini, indigeni e delle donne di tutto il continente si sono
pronunciati contro l'ALCA.
Da diversi anni molte organizzazioni hanno formato l'Alleanza Sociale
Continentale che fa parte anche del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre.
Non ci state solo grandi manifestazioni di protesta, ma esiste anche una
proposta integrale di globalizzazione possibile che garantisce e globalizza
gli interessi e i diritti di tutte e di tutti.
Uniti i popoli potranno arrivare ad un altro tipo di integrazione, giusta e
solidale.
Tu puoi fermare la firma di questo trattato!
È in gioco il nostro futuro!
Rispondi NO all'ALCA!
Un'altra America è possibile!!!
Comitato Messicano per la Campagna Continentale Contro l'ALCA
"Se dai un pezzo di pane a un povero tutti dicono che sei un santo. Se
chiedi però perché il povero ha fame, allora iniziano a dire che sei un
comunista"