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Fw: news
----- Original Message -----
From: "Alberto Autelitano" <a.autelitano@amnesty.it>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Sunday, March 24, 2002 6:16 PM
Subject: news
> PERU, 23 MAR 2002 (3:32)
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> LIMA: ATTENTATO, MONSIGNOR BAMBARÉN ESCLUDE RESPONSABILITÀ DI SENDERO E
MRTA
> (STANDARD, CHURCH/RELIGIOUS AFFAIRS)
>
> Monsignor Luis Bambarén Gastelumendi, presidente della Conferenza
Episcopale
> del Perù, si è detto praticamente certo che Sendero Luminoso e il
Movimento
> Rivoluzionario Tupac Amaru (Mrta) non siano implicati nell'attentato
> terroristico che mercoledì scorso ha ucciso nove persone e ferito altre
> decine nei pressi dell’ambasciata statunitense a Lima. Il presule ha
> incontrato nella prigione della base militare di El Callao i principali
> dirigenti ‘senderisti’ Abimael Guzman, Elena Iparraguirre Revoredo e Oscar
> Ramirez Durand, e Victor Polay Campos, Miguel Rincon, Peter Cardenas
> Schultz, leader dello Mrta. Alla fine del colloquio monsignor Bambarén ha
> dichiarato che "Abimael Guzman (alias ‘presidente Gonzalo’) e Victor Polay
> Campos (alias ‘comandante Rolando’) ora rifiutano il terrorismo, affemano
> che la lotta armata fu un errore e un'aberrazione e ciò mi porta a credere
> che non siano implicati negli attentati." “Vedo un cambiamento in queste
> persone – ha aggiunto il presule - hanno accettato di riconoscere le
> autorità della Commissione della Verità e sono disposti a collaborare con
le
> loro testimonianze nelle indagini sugli episodi di violenza degli anni
> passati". Il Paese andino resta comunque sotto shock dopo questo barbaro
> attentato. Ritorna lo spettro delle auto-bomba che riconduce a ricordi
> drammatici, ai massacri e alle violazioni sistematiche dei diritti umani
che
> hanno contraddistinto il governo del destituito presidente Alberto
Fujimori
> e del suo ex uomo forte, Vladimiro Montesinos. Lo stesso vicepresidente
del
> Parlamento, Javier Diez, ha ipotizzato che dietro l’attentato si celino
> esponenti del “fuji-montesinismo". (di Cristiano Morsolin) (CO)
>
>
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>
> PERU, 23 MAR 2002 (13:8)
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> BUSH INCONTRA PRESIDENTE TOLEDO E PAESI ANDINI, MA VENEZUELA NON È
INVITATO
> (STANDARD, POLITICS/ECONOMY)
>
> Lima oggi sembra una città sotto assedio per l’arrivo del presidente
> americano George W. Bush. Sono trascorsi solo tre giorni dall’attentato
> davanti all’ambasciata statunitense che ha lasciato dietro di sé una scia
di
> sangue di nove morti e trenta feriti. Il capo di Stato peruviano,
Alejandro
> Toledo, ha ordinato una giornata di lutto nazionale e ha chiesto al
> Parlamento poteri speciali contro il terrorismo. “Bush non correrà alcun
> pericolo” ha assicurato Toledo, che ha dispiegato anche navi da guerra
> davanti alla costa e aerei caccia nello spazio aereo. E’ la prima volta
che
> un presidente degli Stati Uniti rende visita al Perù. Bush si fermerà a
Lima
> solo per 18 ore, durante le quali è previsto un vero e proprio
“mini-summit”
> con i leader politici della regione andina: oltre a Toledo, incontrerà il
> colombiano Andrés Pastrana, il boliviano Jorge Quiroga e il
vice-presidente
> ecuadoregno Pedro Pinto. Dal tavolo degli invitati spicca l’assenza di
Hugo
> Chávez, presidente del Venezuela, Paese che non rientra nell’Atpa (Acuerdo
> de preferencias arancelarias, l’intesa doganale firmata tra gli Usa e i
> quattro Stati invitati all’incontro con Bush). Secondo la stampa locale,
il
> vero motivo della mancata partecipazione venezuelana al vertice di oggi in
> Perù sarebbero le note divergenze tra Washington e Caracas, in particolare
> per le critiche di Chavez alla guerra dichiarata dagli Stati Uniti contro
il
> terrorismo. Ma quali sono gli obiettivi del viaggio del presidente
americano
> in un momento di estrema tensione e di impegno nella lotta al terrorismo
> internazionale? Benchè non sia stata diffusa l’agenda degli incontri, si
> parlerà della lotta al narcotraffico (una vera piaga per tutti i paesi
> andini) e molto probabilmente anche della situazione interna della
Colombia,
> che si trova a fronteggiare l’offensiva lanciata lo scorso 20 febbraio
dalle
> Farc, le Forze armate rivoluzionarie colombiane. Proprio a questa
> formazione, la polizia peruviana aveva finora attribuito l’attentato di
> giovedì scorso contro l’ambasciata statunitense, e non a Sendero luminoso
> come aveva invece fatto la Cia. In un’intervista apparsa sull’edizione
> odierna della “Repubblica”, quotidiano di Lima, il procuratore speciale
per
> le indagini Maria Del Pilar Realta Ramirez ipotizza invece il
coinvolgimento
> di nuove forze sovversive o gruppi terroristici internazionali. (CO)
>
> Fonte: MISNA
>
>
> Alberto Autelitano
> Via Montanara 406
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