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Fw: Porto Alegre 2
----- Original Message -----
From: "gennaro" <gennaro@latidoamericano.org>
To: <animarg@tin.it>
Sent: Friday, February 01, 2002 1:33 PM
Subject: Porto Alegre 2
Ragazzi qui scoppia tutto.
I brasiliani si fanno in quattro e noi siamo in otto. Loro si fanno in 16 e
gli ospiti diventano 32... L´organizzazione é encomiabile, 5.000 volontari
disponibilissimi, ma il foro scoppia. Oramai in sala stampa si devono fare
le code per le poche centinaia di computer disponibili. Sembra uno snobismo
eppure le decine di media antagonisti moltiplicano la necessitá di spazi...
e una postazione costa.
Di fuori ci sono centinaia di persone in coda per registrarsi. I varchi
sono
moltissimi ma comunuque la procedura é lunga. La giornata di ieri é
trascorsa tra stimoli e contraddizioni.
Moltitudinaria conferenza stampa di Noam Chomsky, il "gringo buono", che
non
ha detto molto di nuovo ed ha battibeccato con gianni Miná, che pretendeva,
con ragione cose piú sostanziose. Quello che piú mi interessava peró era il
luogo della conferenza. Il palazzo del governatore dove nel 1835 fu
dichiarata l´indipendenza del Rio Grande do Sul dal Brasile e dove
Garibaldi
si riuniva con Bento Gonçalves. Ovviamente da vecchio militante garibaldino
ci sono andato con la camicia rossa d´ordinanza. Fa bene al cuore vedere
come la figura di Garibaldi sia valorizzata qui e come da noi sia stata
appropriata dal craxismo e relegata in qualche monumento, quando é tra le
parti migliori e piú degne della nostra cultura. Ce ne fossero di Garibaldi
oggi... sicuramente Fassino non sarebbe il capo dell´opposizione...
Tra l´altro parlo con gli italiani e strabuzzano gli occhi... che c´entra
Garibaldi col Rio Grande?
La manifestazione di apertura é stata molto bella. Grande presenza
latinoamericana e di delegazioni di partito. Si vedono perfino bandiere del
Mir, ma lagrande festa é per il PT e per i Sem Terra che ovviamente fanno
notare toni polemici contro il grande accentratore (in tutti i sensi)
Bernard Cassens.
Marciamo a lungo con Hebe che forse é troppo dura nel descrivere il foro
come una Holliwood. Almeno se si riferisce ai militanti. Molte bandiere del
PO e dell´MST argentino, qualche bandiera del Frente Amplio uruguayano ma
la
maggior parte sono della Corriente de Izquierda a rappresentare la parte
del
Frente chiaramente schierata contro il pagamento del debito. Numerosa anche
la delegazione cubana, sempre applaudita (ma lo sapete che lo scienziato
Cassens avrebbe posto il veto alla presenza di Fidel?) e il movimento per
la
casa brasiliano, compagni africani, anche se in piccole delegazioni
purtroppo... Ma come a Genova era preponderante lÉuropa con noi italiani e
con i soldatini di Attac schierati anche qui la preponderanza del movimento
americano é imponente e mostra bene l´altra faccia della medaglia della
globalizzazione e dell´imperialismo.
QUI NESSUNO SI VERGOGNA A CHIAMARLO IMPERIALISMO. Ed il nemico di tutti é
chiaro e si chiama con nome e cognome: Stati Uniti d´America.
Lo spettacolo é stato pessimo, lo devo dire, lento, con molti problemi
tecnici... quasi tutti sono andati via prima...
Mi fermo qui.
Gennaro