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Proteste in Ecuador, bloccato il paese
21.01.2002 da www.unimondo.org fonti Misna, Nonluoghi, Selvas
A causa della protesta che vede da tre settimane le organizzazioni
studentesche contro l'aumento del prezzo del combustibile, il ministero dell
'istruzione ecuadoregno ha sospeso le lezioni nelle scuole primarie e
secondarie di Quito e Cuenca (310 chilometri a sud della capitale). Le
manifestazioni hanno il culmine il 21 gennaio, giorno in cui viene ricordato
l'anniversario della caduta del Presidente Mahuad a causa della rivoluzione
non-violenta dei movimenti indigeni che assaltarono il Congresso Nazionale
ed elessero un triunvirato che duro' appena quattro ore per la minaccia da
parte del Governó USA di un boiccottaggio sullo stile di quello inferto a
Cuba. La rete dei manifestanti, che per ora non include la CONAIE
(Confederazione degli Indigeni ecuadoriani), spinge per appoggiare un unico
candidato in vista delle elezioni presidenziali del prossimo settembre. Tra
le richieste dei manifestanti: migliorare il salario dei lavoratori, una
riduzione del prezzo del combustibile, un rifiuto dell'incremento del gas
per uso domestico, il controllo delle speculazioni finanziarie che stanno
mettendo in ginocchio l'economia dopo due anni di dollarizzazione e una dura
opposizione alla privatizzazione delle imprese elettriche. Il 18 gennaio è
stato ucciso Damian Peña, studente sedicenne di Cuenca, da un proiettile
esploso dalle forze dell'ordine.
Nello
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