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Argentina: situazione sempre più tesa



Fonte MISNA

ARGENTINA, 19 DIC 2001 (14:22)
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SITUAZIONE SEMPRE PIU TESA, ASSALTATA SEDE COMUNE DI
CORDOBA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)
 
Comincia a farsi esplosiva la situazione in Argentina. Sono circa 20 i
supermercati saccheggiati in differenti localitá del Paese in meno di una
settimana. Nelle ultime ore una folla di persone in preda alla disperazione
ha dato l¹assalto alla sede del comune a Cordoba, la seconda città argentina
devastandone i locali. La crisi economica del Paese si aggrava col passare
dei giorni. La disoccupazione è arrivata a circa il 20 per cento, mentre gli
stipendi - tanto del settore privato come del pubblico - hanno sofferto
tagli che oscillano tra il 20 ed il 40 per cento. Molti dipendenti pubblici
non stanno ricevendo i loro salari o li ottengono frazionati durante l'arco
del mese. Lo stato deve al sistema sanitario (attraverso l'ente pubblico
Pami, che ne coordina i servizi diretti al pubblico), circa 120 milioni di
dollari (250 miliardi di lire). Per questo motivo, ambulatori, ospedali e
farmacie hanno sospeso ogni servizio a beneficio degli affiliati del Pami
(la maggior parte sono pensionati), in particolare la consegna di
medicinali. La misura colpisce gravemente gli anziani che con le lro magre
pensioni non sono in grado di pagarsi farmaci e assistenza medica. (CO)

ARGENTINA, 19 DIC 2001 (11:31)
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ENTRE RÍOS: NOTTE DI SACCHEGGI E VIOLENZE  (STANDARD, POLITICS/ECONOMY)
 
La crisi economica che attanaglia l¹Argentina continua ad alimentare il
malcontento della stremata popolazione, ormai sull¹orlo della disperazione.
Un migliaio di persone ha preso letteralmente d¹assalto attorno alle 21:00
(ora locale) di ieri notte cinque supermercati a Concepción de Uruguay,
località della provincia argentina di Entre Ríos (320 chilometri da Buenos
Aires). La gente ha iniziato ad appropriarsi di generi alimentari, passando
poi a sottrarre ogni tipo di merce contenuta nei grandi magazzini, dalle
biciclette agli elettrodomestici. Dopo due ore e mezzo circa, i negozi erano
praticamente svuotati. Le forze di polizia, impegnate a contenere altri
incidenti nel vicino centro di Concordia, sono arrivate solo verso le 2:00
del mattino, quando le ruberie erano ormai quasi terminate. Nel frattempo,
però, erano stati segnalati numerosi atti vandalici ed incidenti, durante i
quali un fotografo del quotidiano ŒClarin¹ è rimasto ferito. Gli ultimi
episodi di violenza sono giunti a poche ore di distanza dalle dichiarazioni
del presidente Fernando De la Rúa, che aveva minimizzato gli incidenti,
invitando gli argentini a ³non allarmarsi². ³Qualcuno ­ aveva aggiunto il
capo di Stato ­ potrebbe voler destabilizzare la situazione a fini
politici². Di fatto, quanto accaduto ha riportato alla memoria di molti gli
ultimi mesi del 1989 quando, a seguito di una Œiperinflazione¹ del 4000 per
cento annuo, i saccheggi erano praticamente all'ordine del giorno.
Quell¹anno, l¹allora presidente Raul Alfonsín aveva rinunciato al mandato
con cinque mesi di anticipo del previsto. De la Rúa, tuttavia, ha
sollecitato la popolazione a non azzardare paragoni col recente passato. ³La
situazione resta sotto controllo², ha concluso, precisando che il governo
centrale mantiene una stretta collaborazione con le provincie per assisterle
nelle emergenze. Già nei giorni scorsi, episodi simili a quello di
Concepción de Uruguay si erano verificati, tra l¹altro, nelle zone di Santa
Fe e Mendoza e nella provincia di Buenos Aires, dove l¹esecutivo ha
assicurato di aver rafforzato le misure di sicurezza. (FB)



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Martin E.Iglesias     martinerrico@libero.it
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³Cadauno de nosotros somos el ladrillo de nuestra futura casa....²
³Ciascuno di noi è il mattone della nostra casa futura....²
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(Dalla Campagna NoNobel - http://www.peacelink.it/tematiche/latina/nobel/)