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Re: I: Isole Malvine/Falkland: Focolare del Popolo Mapuche
L'articolo è molto interessante.
Perchè non li andiamo a bombardare come abbiamo fatto con la Serbia?
Saluti
basilide
---- "Marina Beccuti" <marina.b@inrete.it> wrote:
>
>
> Isole Malvine/Falkland: Focolare del Popolo Mapuche
> di Danilo José Antón Giudice
>
> I mapuche, « gente della terra », sono una delle nazioni indigene più
> antiche e sagge del continente americano. I resti archeologici più
> antichi d'America, con un età di oltre 12.000 anni, si trovano presso
> Monteverde, in pieno territorio mapuche.
>
> I mapuche occuparono per migliaia di anni estese zone su entrambi i
> fianchi della cordigliera andina dell'America del Sud. Sebbene la maggior
> parte della loro popolazione si trovasse sul versante ovest delle Ande
> (picunche a nord, lafquenche ad ovest e huiliches a sud), molte comunità
> tradizionali sono originarie della cordigliera (pehuenches) o del
> suo versante est (puelches) e si estesro ampiamente sull'attuale territorio
> patagonico.
>
> La violenta invasione spagnola del secolo XVI obbligò i picunches a!
> ritirarsi a sud del Bío Bío, riducendo considerevolmente le terre sotto
> controllo mapuche. Successivamente a numerose battaglie sanguinose
> contro i leggendari toquis (condottieri) araucani come Lautaro, Caupolicán,
> Pelantaro e Lientur, ed anche successivamente alla esecuzione dello
> stesso conquistatore Pedro de Valdivia, gli spagnoli si videro obbligati
> ad accettare l'indipendenza della nazione mapuche, firmando varii trattati
> al riguardo.
>
> A partire da questo momento si ottenne una situazione di relativa pace
> per varii decenni. Durante questo periodo i mapuche si assicurarono
> il controllo sul proprio territorio che nei secoli XVII e XVIII si
> era esto da mare a mare. Lì si formò il paese mapuche indipendente,
> riconosciuto internazionalmente, la nazione mapuche con coste sugli
> oceani Atlantico e Pacifico. Questa situazione si prolungò per oltre
> duecento anni.
>
> Agli inizi del secolo XIX e successivamente al debilitame! nto dell'Impero
> Spagnolo, dovuto alla occupazione napoleonica, ed alla successiva
> sconfitta dei rimanenti militari di Spagna in America da parte della
> cerchia ristretta ispano-creola delle colonie, si aprirono le porte
> per ignorare gli antichi trattati ed iniziare nuove politiche aggressive
> contro la nazione mapuche indipendente.
>
> I governi di Santiago del Cile e di Buenos Aires scatenarono offensive
> militari per occupare per occupare i territori ai loro vicini nativi
> però con successo limitato, i mapuche continuarono a difendere ferocemente
> la propria libertà e vi riuscirono con successo per varii decenni ancora.
>
>
> Alla fine del secolo si sarebbe prodotta l'offensiva bellica che avrebbe
> posto fine alla sovranità della gente della terra. Agli inizi del decennio
> del 1880 si scatenò una invasione coordinata del paese mapuche da parte
> degli eserciti argentini e cileni sotto il comando dei generali Saavedra
> e Julio A. Rocca che avrebbe ! vinto l'eroica resistenza, terminando
> con l'occupazione militare dell'ultima nazione veramente indipendente
> del continente latinoamericano.
>
> I mapuche invasi, vennero ammazzati, schiavizzati, spossessati delle
> proprie terre tradizionali, osteggiati nella propria cultura e costumi
> ed a loro vennero negati il diritto alla libertà ed all'indipendenza.
> Oggi i mapuche sono stranieri nel loro stesso territorio. Continuano
> ad essere sottomessi dagli stati creoli imperialisti del Cile e dell'Argentina.
> Nonostante vivano in estrema indigenza nei quartieri emarginati di
> Santiago, Concepción, Temuco, Neuquén e Buenos Aires, dove a volte
> cercano di mimetizzarsi per evitare di essere discriminati, impoveriti
> nelle loro terre, troppo piccole per praticarvi l'agricoltura ancestrale,
> e senza poter insegnare la loro lingua, il mapudungún, ai propri figli,
> i mapuche si mantengono organizzati e resistono. C'è però ancora un
> m! ilione e mezzo di mapuche che ancora conservano la propria identità
> e cultura.
>
> Quando la Repubblica Argentina esige che le vengano consegnate le isole
> che chiamano Falkland o Malvine, basandosi su un diritto di prossimità,
> o quando lo stato cileno reclama l'Antartide in nome di una pretesa
> analoga, dovrebbero ricordare che le terre sulle quali si basano i
> loro reclami erano terre mapuche, internazionalmente riconosciute fino
> a poco più di un secolo fa.
>
> I mapuche, oggi spossessati della propria sovranità e della propria
> terra, hanno più diritti a questi territori del sud che gli stati creoli
> che le richiedono, protetti dalla loro posizione di forza politica
> e militare. I mapuche erano il popolo nativo che nel secolo passato
> esercitava la propria sovranità sulle terre patagoniche di fronte alle
> isole Falkland o Malvine, e, sulla base di queste credenziali, hanno
> molta più autorità che il governo ar! gentino per reclamare le isole
> come proprie. Senza pregiudizio per i diritti tradizionali che corrispondono
> loro negli attuali territori controllati dal Cile e dall'Argentina,
> proponiamo che il territorio sia ceduto dal Regno Unito ad una federazione
> di comunità mapuche come forma molto limitata di compensare i danni,
> gli oltraggi ed i pregiudizi derivanti dalla invasione cileno-argentina
> del secolo passato e le aggressioni imperialiste europee dal XVI al
> XVIII secolo.
>
> Quando si parla di compensare gli ebrei per i soprusi che vennero
> esercitati contro di loro durante il perodo nazista, o i palestinesi
> per le terre che sono state loro tolte, o di compensare i discendenti
> degli schiavi africani, non è possibile dimenticare il popolo mapuche
> che ha sofferto le violenze e la disconoscenza dei propri diritti umani
> per varii secoli.
>
> I mapuche hanno abitato per centinaia di generazioni territori molto
> simili alle isole Falkland o Malvine, con climi ed ecos! istemi simili,
> e sarebbero capaci di sfruttarle armonicamente, mantenendo la loro
> ancestrale relazione spirituale con la natura del Sud, dal momento
> che furono essi stessi che le fecero da la culla e la formarono dagli
> inizi dei tempi. I mapuche sono grandi conoscitori del mare, delle
> alghe nutritive, dei pesci, dei molluschi, delle foche e degli uccelli
> marini, sono coltivatori di patate e grano, eccellenti pescatori e
> sopra tutte le cose, rispettosi partecipanti di un ambiente naturale
> atavico ed essenziale, che venerano in tutta la sua incommensurabile
> profondità spirituale.
>
> Le Malvine o Falkland ed i propri cittadini dovranno essere ribattezzati
> in mapudungún, la convivenza con gli attuali abitanti di origine inglese
> è possibile. Nelle sue tre o quattro generazioni nelle isole i kelpers
> hanno imparato molte cose es insieme ai mapuche potrebbero armare un
> paese nuovo e vecchio al tempo stesso, trilingue, aborigeno ed europeo,
> per creare un n! uovo focolare di pace e riconoscimento per un popolo
> spogliato della libertà che reclama giustizia e che gli è stata negata
> per tanto tempo.
>
>
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