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Stato d'assedio in Bolivia
DECRETATO LO STATO D'ASSEDIO IN BOLIVIA.
OBIETTIVO: METTERE FINE ALL'ONDATA DI PROTESTE DEGLI ULTIMI GIORNI
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aprile 2000, da Arco Iris (a sua volta da: huarmi@clubplus.net)
L'obiettivo di questa misura è mettere fine all'ondata di proteste che stà
affrontando la Bolivia negli ultimi giorni. L'esercito e la polizia sono
stati mobilitati per controllare le proteste ed i movimenti popolari hanno
già denunciato la morte di due persone e l'arresto al momento attuale di
almeno una dozzina di manifestanti.
Le proteste erano iniziate da Cochabamba, per esigere un miglioramento nella
distribuzione dell'acqua potabile.
A partire da questo sabato, vige in tutto il territorio boliviano lo stato
d'assedio da mezzanotte alle 6 di mattina. Inoltre, sono vietate le riunioni
pubbliche in tutto il paese. La misura rimarrà in vigore per 90 giorni, con
lo scopo di controllare le proteste popolari, secondo quanto annunciato da
rappresentanti del governo di Hugo Bánzer.
L'obiettivo di questa misura è porre fine all'ondata di proteste che stà
affrontando la Bolivia in questi ultimi giorni.
La gente ha iniziato a bloccare le vie di comunicazione per chiedere
l'approvazione di una legge sull'acqua, per esigere la riforma agraria e per
impedire un aumento delle tasse sulla terra e sull'acqua.
La polizia ha a sua volta chiesto aumenti salariali, ragione per cui molti
uniformati si sono rifiutati di compiere gli ordini ricevuti di sgomberare
le mobilitazioni, mobilitazioni cui partecipavano le loro stesse mogli. I
poliziotti, coperti i loro volti da passamontagna hanno poi manifestato le
loro ragioni.
Gli scioperi e i blocchi degli ultimi giorni hanno determinato l'isolamento
di intere zone del paese ed il mancato rifornimento di generi alimentari e
non, in diversi mercati locali.