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Metti una sera dall'ambasciatore.................




A casa dell’ambasciatore la Polizia Militare non manca mai

 Il fazendero Paulo Tarso Flecha de Lima, incidentalmente ambasciatore del Brasile in Italia, è il certamente soddisfatto proprietario della fazenda Renascença, 5000 ettari di terra ben coltivata, nel nord-est dello stato brasiliano del Minas Gerais. E’ prossimo di un altro latifondista, spesso sotto i riflettori. Si tratta nientedimeno che della proprietà Cardoso, incidentalmente presidente del Brasile, che alla fine dello scorso anno mobilitò la guardia presidenziale contro un accampamento di Sem Terra installato nelle vicinanze del suo feudo, costruito con l’intenzione di impedire al governo Cardoso l’attuazione del progetto mirante allo strangolamento economico degli insediamenti del MST.

Per non essere da meno, il governatore dello stato del Minas Gerais, Itamar Franco, ha spedito domenica notte un nutrito e ben armato drappello di sicari in divisa appoggiati da 2 elicotteri, per fermare un convoglio di 350 militanti del MST, che intendevano fare una veglia di protesta. 

Per il servizio segreto della Polizia Militare statuale, l’MST aveva deciso di occupare la fazenda dell’ambasciatore. 

L’agguato è scattato a 15 km dal supposto obiettivo, su di un ponte che unisce il municipio di Uruana a quello di Arinos: 16 feriti  fra i Sem Terra è il primo bilancio, e Jorge Augusto Xavier de Almeida, considerato il leader del gruppo, arrestato. 

Ma il confronto non è terminato: ai due lati del ponte arrivano rinforzi, unità cinofile per la PM, compagni e compagne degli insediamenti vicini per i militanti del MST. 

Itamar Franco, accortosi di non essere riuscito a spaventare l’MST, mentre minaccia sfracelli,  invoca un mediatore nella persona del responsabile nazionale dell’Istituto Nazionale per la Colonizzazione e la Riforma Agraria. La figlia dell’ambasciatore ostenta fiducia nelle forze di polizia e si mantiene in costante contatto con il blasonato padre a Roma.

Ci troviamo di fronte all’ennesima situazione da manuale nell’universo Brasile: due noti latifondisti, che occupano anche il potere politico, sono difesi da un terzo che, seppur  spesso in contrasto d’interessi con la presidenza della repubblica, sente il richiamo del branco e non esita a scatenare la repressione contro il Movimento dei Sem Terra, anche in assenza del supposto delitto di occupazione, in uno stato che garantisce all’1% della popolazione quasi la metà delle ricchezze della nazione. Uno stato che non vuole giudicare i PM autori del massacro del 17 Aprile 1996 a Eldorado dos Carajas e che continua ad alimentare la violenza indiscriminata contro i movimenti sociali, a difesa dell’immutabilità del sistema.

 

SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO AL MOVIMENTO SEM TERRA

PARTECIPIAMO IL 17 APRILE ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DI LOTTA PER LA TERRA     

Roma 27 marzo 2001 

 

COMITATO D’APPOGGIO AL MST - ROMA

 
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