dollarizzazione dell'Ecuador ( da carta.org)

["nello" <margiotta@tightrope.it>]

MARCO CALABRIA

L’informazione mondiale non li considera certo tali, ma questi sono giorni
importanti per l’Ecuador. Seppellito il levantamiento di milioni di indigeni
e campesinos (vedi Carta n. 4), non suscita interesse l’esito del progetto
di dollarizzazione del sucre che lo aveva generato, e che oggi viene
riproposto dal neopresidente Gustavo Noboa.

La dollarizzazione, però, non avanza a Quito ma a New Orleans. Nell’
assemblea del Banco interamericano di sviluppo, Eduardo Aninat,
vicedirettore del Fondo monetario internazionale, ha detto che le "cose si
stanno muovendo rapidamente, presto sigleremo l’accordo". Presto, perché con
la protesta si sono persi mesi preziosi. "Alla ricerca del tempo perduto" è
infatti il sintetico commento ai negoziati di Ricardo Noboa, presidente del
Consiglio di modernizzazione dell’Ecuador, L’appoggio del Fmi prevede 2.045
milioni di dollari in crediti multilaterali per il sostegno a un progetto
che anche la rappresentanza della Deutsche Bank in Lousiana trova positivo
se "accompagnato da riforme strutturali che creino fiducia per i nuovi
investitori". Misure anche dure, come la nuova prevista riduzione del 30 per
cento del personale del Banco centrale ecuadoriano.


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