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I: [MST-Italia] Stedile e Frei Betto per Rainha




> JOSÉ RAINHA É INNOCENTE
> Partecipa al processo il 3 aprile
> Tribunale di  Vitória - ES
>
>
> "Cara amica e caro amico della lotta per la terra, hai certamente
> seguito le vicissitudini del processo del compagno   José Rainha Jr.,
> accusato e condannato in un primo processo a 26 anni di prigione senza
> che fossero presentate prove contro di lui.
> Il prossimo 3 di aprile, a partire dalle 8 del mattina, ci sarà a
> Vitória (ES) il nuovo processo. Ogni volta che è stata annunciata la
> realizzazione di un nuovo processo abbiamo potuto contare sulla
> partecipazione e la presenza solidale di centinaia di amiche e amici
> della lotta José Rainha, sia attraverso lettere   fax, e-mail, articoli,
> testi, o attraverso la presenza fisica e la realizzazione di   shows,
> manifestazioni popolari, raccolte di firme, ecc. Queste manifestazioni
> spontanee legittimano  la ricerca di giustizia del lavoratori senza
> terra ed esigono responsabilità nelle nostre attività.
> Ma in questo momento, in cui il Governo Brasiliano incita alla
> repressione poliziesca contro i lavoratori, vorremmo poter contare sulla
> tua presenza a
> Vitória. E, su qualsiasi altro tipo di manifestazione di solidarietà che
> ciascuno di voi possa esprimere tanto   Zé Rainha  come all'intera lotta
> per la riforma agraria.
> Speriamo di vedere tutti i nostri amici e amiche a   Vitória e
> ringraziamo di nuovo per tutto l'appoggio che ci avete dato nel corso
> della nostra lotta  per la dignità, la terra, il lavoro e la giustizia.
> In solidarietà
>
> João Pedro Stédile
>
> Indirizzo per manifestare la vostra solidarietà
>
> Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra
> Alameda Barão de Limeira, 1232
> 01.202-002 - São Paulo - SP - Brasil
> Fone/fax: (11) 3361-3866
> E-mail: sdh@mst.org.br
>
> Chiediamo un processo imparziale e giusto:
>
>
>
> - Judge Ronaldo Gonçalves de Souza:
> fax 00 55 27 222 38 52
>
> - President of the Justice Court of Espírito Santo
> Juge Wellington da Costa Citi
> <presidente@tj.es.gov.br>
>
> - Governor of Espírito Santo
> José Ignácio Ferreira
> <governador@es.gov.br>
>
> - Minister of Justice
> José Carlos Dias
> <acs@mj.gov.br>
> fax 00 55 61 321 15 65
>
> - President of the Republic
> Fernando Henrique Cardoso
> <pr@planalto.gov.br>
> fax 00 55 61 322 23 14
>
>
>
>
>
> José Rainha è innocente
>
>      Frei Betto
>
>       José Rainha, dirigente dell' MST, torna sul banco degli imputati,
> nel tribunale di Vittoria, il prossimo 3 aprile. E' accusato di aver
> partecipato ad un duplice omicidio, durante un conflitto per la terra a
> Pedro Canário (ES), il 5 giugno del 1989. Sono stati assassinati  il
> latifondista José Machado Neto e il poliziotto Sérgio Narciso da Silva.
> Ci sono prove sicure che, in quell'epoca, Rainha si trovava a
> Quixeramobim, a 400 km da Fortaleza (nello stato del Ceará) dove
> lavorava a partire dall'ottobre del 1988.   Padre Paulo  Cavalcanti   ha
> registrato la presenza di Rainha, nel giorno in cui il crimine è stato
> commesso, nella  fazenda "Reunidos de São Joaquim", a Madalena (Ceará).
> Moltissime persone dell'insediamento sono state in quel giorno con
> Rainha. Nell'archivio della polizia militare del governo del Ceará c'è
> una foto nella quale Rainha compare mentre sta parlando con il
> governatore dello stato,   Tasso Jereissati.
>
>       Processato per la prima volta nel giugno 1997, a Pedro Canario,
> Rainha è stato condannato a 26 anni e 6 mesi di prigione. Tutti quelli
> che sono stati presenti al processo sono testimoni di come i
> latifondisti locali hanno fatto pressioni sui giurati.  Ora la difesa
> porterà  dal  Ceará il comandante della Polizia Militare, un prete, un
> deputato dello stato e tre consiglieri. Queste persone erano in
> compagnia di Rainha nel  Ceará, mentre veniva commesso il crimine a
> Espírito Santo.
>
>
>      Rainha è figlio di senza terra. E' nato nel 1960, nella città  di
> São Gabriel da
>      Palha. Costretto a prendere in mano la zappa dai 7 anni in poi, non
> è mai andato a scuola. Ragazzo intelligente, ha imparato a leggere e
> scrivere da solo.
>
>      Nel 1974 sono andato a vivere nello stato  di  Espírito Santo, dove
> ho collaborato all'organizzazione delle Comunità Ecclesiali di base (che
> in luglio realizzano a   Ilhéus, il loro 10º incontro nazionale). Il 17
> di febbraio di quell'anno sono stato a   Linhares, dove facevo un corso
> di pastorale sociale per un gruppo di agricoltori. Uno degli alunni era
> José Rainha. Per la prima volta (aveva 14 anni) partecipava ad una
> attività organizzata dalla Chiesa cattolica. Subito si è messo in luce
> come uno dei leader delle Comunità di Base.
>
>       Più tardi ha levato dalle mani di sindacalisti venduti agli
> interessi dei padroni il Sindacato dei Lavoratori Rurali di  Linhares.
> Ha partecipato alla fondazione della  CUT e del  PT del suo stato. Nel
> gennaio del 1985 ha collaborato alla fondazione dell'MST, della cui
> direzione fa parte anche oggi.
>
>      Dal 1991 Rainha abita a   Pontal do Paranapanema. E' sposato con
> Diolinda Alves de Souza, con la quale ha un figlio  João Paulo, di 6
> anni. Tutti quelli che lo conoscono ammirano la sua integrità morale  e
> non sono pochi i latifondisti e i politici dello stato di San Paolo che
> hanno manifestato ammirazione per il modo equilibrato in cui egli porta
> avanti le trattative durante i conflitti per la terra.  A Pontal, circa
> 20 consigli comunali hanno già espresso appoggio  a Rainha e fiducia
> nella sua innocenza.
>
>      In realtà chi sarà sul banco degli imputati nel tribunale di
> Vitoria è la lotta dei senza terra per la riforma agraria. Nessun
> governo brasiliano ha mai affrontato la questione con coraggio e
> giustizia. A partire dalla Legge delle Terre del 1850, passando per lo
> Statuto della terra dell'epoca della dittatura, agli insediamenti del
> governo Cardoso, ciò che vediamo è una presa in giro che non riduce la
> crescita della concentrazione della terra. Basta ricordare che l'1% dei
> proprietari sono padroni del 44% delle terre  produttive del paese.
> Ossia, circa 40.000 proprietari controllano più di 400 milioni di
> ettari. Una media di 10.000 ettari a famiglia!
>
>       Mentre Cardoso insedia un piccolo numero di famiglie, 400 mila
> agricoltori sono stati rovinati negli ultimi cinque anni, a causa
> dell'estorsione operata dagli interessi bancari, della costruzione di
> dighe e dell'espansione delle grandi proprietà. Meno del 20%  delle
> risorse del credito rurale sono distribuite tra 513 mila piccoli
> proprietari. E 4 mila grandi proprietari sono premiati con il 60% del
> credito.
> Gli Stati Uniti hanno democratizzato l'accesso alla terra nel 1862. In
> Europa 18 paesi hanno fatto la riforma agraria dopo la Prima guerra
> mondiale. Più tardi, con la seconda Guerra mondiale la riforma arriva
> nel sud dell'Italia, in Giappone, Corea e Cina.
>
>      In Brasile la terra è segnata da vaste estensioni improduttive e
> molti croci. Entreremo, nel 2001,  nel Terzo Millennio con 4.8 milioni
> di famiglie senza terra.
>       Dal 1985 sono stati assassinati 1.167 lavoratori rurali. I
> massacri di Corumbiara e Eldorado  dos Carajás sono rimasti impuniti. In
> Paraná, il governo di  Jaime Lerner ha istituito un regime di terrore.
>
>       Il latifondista Jerônimo Alves de Amorim, accusato di essere il
> mandante dell'assassinio del sindacalista   Expedito Ribeiro de Souza, a
> Rio Maria (PA), nel  febbraio del  1991, latitante per quattro anni, è
> stato catturato in Messico sotto falsa identità , nel novembre del 1999.
> E' nella prigione di   Belém ma non c'è stato ancora un processo. Ci
> sono 10 milioni di nordestini condannati alla miseria dalla siccità e
> dall'incuria del governo che , visto che si tratta di risorse per i
> flagellati, spesso lascia spazio alla corruzione.
>
>
>       Chi lo sa se nel carnevale del 2050 ci saranno carri allegorici
> con i simboli dell' MST, come recentemente abbiamo visto carri con gli
> indigeni, con Zumbi,    Obá II, le vittime della dittatura e tanti altri
> che hanno dato la vita perché il Brasile diventasse, un giorno, un paese
> giusto e libero.
> Ma la fame non può aspettare. Ed è inutile che la Giustizia chiuda gli
> occhi e pretenda di condannare la speranza di migliaia di senza terra
> che resistono allo spettro di essere inghiottiti dalle favelas, dalle
> strade, dalla disoccupazione e dalla violenza urbana. La questione
> sociale in Brasile non è un caso di polizia e un problema politico.
>
>
>      Frei Betto é  scrittore.