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cile: arrestato ufficiale della dina



Agli arresti per
l'attentato a Leighton
Il Cile avvia il
processo per estradare  in Italia l'ex  generale
Iturriaga
Una "missione intensa e carica di significato", quella di
Massimo D'Alema a Santiago, che si è conclusa quasi in
contemporanea con una mossa a sorpresa della magistratura
cilena: l'arresto del generale a riposo Eduardo Iturriaga
Neumann, per il quale il ministero di Grazia e Giustizia
italiano ha presentato nei giorni scorsi una richiesta
d'estradizione per dare esecuzione alla sentenza di
condanna a 18 anni di carcere emessa nel 1995 dal tribunale
di Roma. Iturriaga, che all'epoca dei fatti era capo delle
operazioni esterne della famigerata polizia segreta di
Pinochet (Dina), fu riconosciuto colpevole di essere il
mandante dell'attentato contro l'ex vicepresidente cileno
Bernardo Leighton e sua moglie Anita Fresno avvenuto nel
1975 a Roma. Assieme a lui venne condannato in contumacia a
20 anni il capo della Dina Manuel Contreras, uno dei
simboli della repressione cilena, a sua volta oggetto di
una richiesta di estradizione inviata dall'Italia
nell'ottobre scorso, che attualmente sta scontando sette
anni nel carcere speciale di Punta de Pueco, 50 chilometri
al nord di Santiago, per un altro attentato compiuto
all'estero nell'ambito del piano Condor: l'assassinio a
Washington nel 1976 dell'ex ministro degli Esteri del
governo Allende Orlando Letelier sul quale anche la
magistratura Usa ha aperto un'indagine. Il presidente
della Corte suprema, Hernàn Alvarez Garcia, ha interrogato
ieri Iturriaga, detenuto presso il Comando delle
Telecomunicazioni dell'esercito, dando così inizio
formalmente al processo per l'estradizione. L'ex generale
ha sempre negato le accuse mosse contro di lui (tra le
quali l'omicidio a Buenos Aires del generale Carlos Prats,
su cui indaga la magistratura argentina) sostenendo che era
responsabile solo dell'"area sociale" della Dina. Il
giudice Giovanni Salvi, pubblico ministero del processo
romano, ha invece ricostruito minuziosamente le
responsabilità di Contreras e Iturriaga nella "guerra
sporca" condotta dalla Dina all'estero. Esemplare il caso
Leighton: dirigente della Democrazia cristiana, fu
costretto all'esilio dopo essere stato accusato di
attività anti-cilene
golpe. Il 6 ottobre '75 un commando di neo-fascisti legati
a Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale gli sparò sulla
porta di casa, a Roma, dove era ospite della sinistra Dc
italiana. Si salvò ma subì lesioni cerebrali irreversibili.
Morì in Cile nel 1995, a 85 anni. La moglie Anita, ferita
al petto, è rimasta semi-paralizzata.
Sara Gandolfi
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FONTE: CORRIERE DELLA SERA - MER. 15/3/2000
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PIER LUIGI GIACOMONI
rhenus@libero.it

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