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Fw: Internazionale: le notizie (374)




Brasile
San Paolo: rivolta nelle carceri
Il 18 febbraio oltre ventimila detenuti si sono ribellati quasi
contemporaneamente in 29 prigioni dello Stato brasiliano di San Paolo, e
hanno preso in ostaggio per alcune ore migliaia di guardie carcerarie e
parenti che erano andati a trovare i prigionieri. Gli ostaggi sono stati
rilasciati dopo l'intervento delle truppe antisommossa della polizia
brasiliana che ha causato 19 morti. La rivolta è stata coordinata tramite
l'uso di telefoni cellulari che sono stati poi ritrovati nel carcere di
Carandiru, da dove sono cominciati gli scontri. Secondo le autorità
brasiliane la protesta è stata organizzata dall'organizzazione mafiosa
Primeiro comando da capital (Pcc) per bloccare il trasferimento di dieci dei
suoi leader da Carandiru ad altri istituti di pena.


Argentina. Il presidente della Banca centrale argentina (Bca), Pedro Pou, ha
rifiutato di dimettersi nonostante lo scandalo in cui è implicato. La Bca
sarebbe coinvolta in un caso di riciclaggio di denaro sporco su cui indagano
il Senato statunitense e la magistratura locale. La vicenda è scoppiata
alcune settimane fa, dopo che gli Stati Uniti hanno individuato in Argentina
un traffico per dieci miliardi di dollari. Sarebbero coinvolti il Banco
República, un istituto fallito, e il Mercado Abierto, con sede nelle isole
Cayman. La Bca non avrebbe effettuato i necessari controlli sui due istituti
di credito e sarebbe perciò responsabile della vicenda. Il 2 marzo gli Stati
Uniti pubblicheranno il resoconto delle indagini [16].


Ecuador. Le compagnie petrolifere Helmericke & Payne, Erickson Air Crane e
Schlumberger hanno accettato di pagare un riscatto di 80 milioni di dollari
(circa 160 miliardi di lire) al gruppo di terroristi che tiene in ostaggio
da ottobre sette loro dipendenti nella giungla amazzonica. Uno degli
impiegati rapiti, Ronald Clay Sander, 54 anni, è stato trovato morto due
settimane fa. Altri due sono riusciti a scappare quasi subito e a
raggiungere Quito. Restano nelle mani dei rapitori quattro statunitensi, un
argentino, un cileno e un neozelandese. Non si hanno notizie sui rapitori
che secondo la polizia appartengono alla guerriglia colombiana [15].