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Ecuador: Storie di una Repressione in Atto
Ecuador: Rapporto dalla Università Assediata
APDH h 23:30 5-FEB-2001
ore 05:30 in Italia del 6 febbraio del 2001
1.- Alle 18:00 è stato rafforzato l’assedio della polizia con effettivi
del GOE (Gruppo Operativo Speciale) e del GIR (Gruppo di Intervento e
Riscatto) disposti attorno e nelle vicinanze dell’Università
Salesiana, dove continuavano a permanecer centinaia di indigeni e circa
350 bambini, tra i due mesi ed i quattro anni di età.
2.- Continua il divieto di ingresso all’Università (attualmente ci
sarebbero 10.000 indigeni al suo interno) di alimenti e medicine, il
servizio dell’acqua nella stessa è stato arbitrariamente sospeso e
nessuno può entrare all’Università stessa.
3.- Altre manifestazioni spontanee di passanti, sono state dissolte
dalla Polizia Nazionale con un uso smisurato ed arbitrario della forza,
mediante un utilizzo eccessivo di bombe lacrimogene e con la
persecuzione, cose che continuano a provocare feriti (al corpo ed alla
testa) e nuove detenzioni di cittadini presenti nelle vicinanze
dell’Università.
4.- Si sono registrate proteste popolari nel sud di Quito, in
particolare a Beaterio e Guamaní, con il blocco della autostrada
Panamericana Sur e l’occupazione pacifica di varie chiese.
5.- A Salcedo, vicino Latacunga, nella provincia di Cotopaxi, si sono
registrati scontri tra militari, indigeni e manifestanti, con un
risultato di 5 persone arrestate, tra cui: Amable Collahuano e Geovanny
Naula. A Cusubamba, a causa della repressione dei militari, è stata
invece investita da un veicolo la cittadina Maria de Cayancela, mentre
il cittadino Gerardo Criollo è stato ferito da una pallottola
all’avanbraccio.
6.- Nella comunità di Salasaca, nella provincia di Tungurahua, 8
convogli pieni di militari, hanno utilizzato i loro fucili , oltre alle
bombe lacrimogene contro i manifestanti, tra cui c’erano molti anziani
e donne che sono rimasti feriti. Informazioni non ancora confermate
segnalano che una persona è morta e che esistono molti feriti
gravi. L’aggravante è che i fatti si sono prodotti un giorno dopo che
il Governatore della provincia informasse della firma di un accordo di
NON AGGRESSIONE CONTRO I CITTADINI, accordo firmato tra il Governo
Locale, la Forza Pubblica e le organizzazioni sociali
7.- Alle 18:30 sono stati arrestati davanti alla Università Pontificia
Salesiana i giovani Fernando Campaña, Alex Santos e un altro, il cui
nome non si conosce, tutti studenti della Facoltà di Arte della
Università Centrale, che sono stati condotti dalla Polizia su una
camionetta che è stata seguita fino a Tumbaco, dove è stata persa di
vista in una zona dove non esistono strade, ignorandosi quindi la sua
meta finale, questo fino alle 19:45, quando si è saputo del loro
rilascio.
8.- Alle 18:35 sono stati vigliaccamente attaccati a bastonate, da
parte della polizia del GOE e del GIR, quattro attivisti della APDH,
tra questi Jimmy Coronado e Mauro Castillo, membri della Direzione
Nazionale e che fanno parte della squadra che pernotta e vigila sulla
situazione presos l’Università Salesiana. La violenza si è prodotta
quando gli attivisti sono intervenuti, umanitariamente, portando aiuto
a un gruppo di donne e bambini indigeni che erano vittime di asfissia
per i lacrimogeni, all’ingresso principale della Università. Gli
attivisti della APDH sono stati aggrediti da un picchetto della polizia
a calci e pugni. Con questo ennesimo fatto, registriamo il decimo caso
di aggressione della Forza Pubblica contro la nostra militanza, nel
trascorso di queste due ultime settimane. Successivamente, i quattro
difensori dei Diritti Umani, che erano stati portati fuori a forza
dell’edificio principale dell’Università, hanno fatto rientro nella
stessa, approfittando di una distrazione della Forza Pubblica, con
l’obiettivo di continuare la loro missione all’interno della Università
Salesiana. Durante questo nuovo operativo della polizia, si sono avuti
tre feriti per le bombe lacrimogene.
9.- Alle 19:00 si è iniziata una veglia dei membri della Chiesa
Cattolica e di organizzazioni sociali e dei Diritti Umani di fronte
alle istallazioni dell’Università assediata .
10.- Alle 19:30 la squadra di monitoraggio della APDH informa che la
Polizia Nazionale ha proceduto a togliere del filo spinato dall’assedio
attorno all’Università. E’ però aumentato il numero di uniformati che
raggiungono le 200 unità e che impediscono l’ingresso di persone ed
alimenti alla Università medesima.
10.- Alle 20:00 fonti militari informano alla APDH che si è proceduto a
porre un numero considerevole di poliziotti e militari nella Granados,
al nord della città, vicino ai locali della CONAIE. Così anche si
comunica ad APDH che un numero indeterminato di poliziotti ha proceduto
ad avvicinarsi alla parte posteriore della Università Salesiana, ovvero
nella zona della Scuola Politecnica Nazionale.
11.- Si segnala tra le 17:00 e le 20:00 la circolazione di due veicoli
particolari, che trasportano agenti dei servizi segreti, nella zona
della Università. Da uno di questi veicoli, un agente riprende con una
telecamera i cittadini presenti al di fuori della università.
12.- Alle 19:50, la squadra per le COMUNICAZIONI DEL NAPO, i cui
telefoni erano stati bloccati durante tutto il giorno in modo
intermittente, riescono a inviare un messaggio ad APDH facendo sapere
che hanno bisogno dell’intervento delle organizzazioni per i Diritti
Umani e della stampa, dal momento che nuovi convogli di militari stanno
trasferendosi nella zona di Puerto Napo, dove circa 5000 indigeni
continuavano a mobilitarsi in protesta per il massacro compiuto
dall’esercito nella mattinata. Alle 22:00 un rappresentante della APDH
ha potuto trasmettere attraverso Radio Tena, una lunga intervista di
una ora, informando che in Quito si è ripreso il dialogo tra il Governo
e la dirigenza indigena, e che i militari appostati a Napo dovevano
rispettare questo ritorno al tavolo delle e l’appello alla misura, con
il rischio altrimenti di essere responsabilizzati di fronte a tutto il
paese di una nuova rottura del dialogo nazionale, se avessero tentato
di trasferirsi a Puerto Napo per reprimere la poblazione.
13.- Durante tutta la giornata si sono ricevute decine di messaggi
della comunità internazionale, repudiando gli atti di violenza
ufficiale e esprimendo la necessità di dialogo al Governo.
14.- Questo mercoledì 7 di febbraio, si è annunciato uno sciopero
generale delle attività ed una giornata di protesta, convocata dal
Fronte Popolare e dal Fronte Unitario dei Lavoratori. Questo stesso
giorno, dovranno presentarsi al Parlamento Nazionale i ministri di
Governo e quello della Difesa, per rispondere alla denuncia della
Commissione per gli Affari Indigeni sugli abusi e le violazioni dei
Diritti Umani, avenute nelle ultime settimane.
APDH:
Squadra Istallata nella UPS
Brigate della APDH GIovanile
Commissione di Infomazione Elettronica
Direzione Nazionale
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