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stato d'emergenza in Ecuador (Repubblica.it)
QUITO - Il governo ecuadoriano ha decretato lo stato di emergenza nazionale
a causa dello stato di tensione causato da giorni di manifestazioni degli
indios contro la politica economica del presidente Gustavo Noboa. La misura
riguarda tutto il territorio nazionale e in base ad essa le forze armate
assumono il controllo della sicurezza, mentre sono sospese tutte le garanzie
costituzionali.
Nei giorni scorsi, la potente Confederazione delle nazionalità indie
dell'Ecuador (Conaie) aveva deciso di sferrare una offensiva contro il
governo, chiedendo la revoca di una serie di aumenti dei prezzi di benzina,
gas e delle tariffe dei trasporti. Contemporaneamente, in varie regioni
ecuadoriane gruppi di manifestanti hanno bloccato le principali vie di
comunicazione. Altri manifestanti hanno occupato una collina dove sono
collocati i principali ripetitori di radio e televisione del paese.
Dopo vari tentativi di mediazione, il dialogo fra il governo e le
organizzazioni indie era stato nuovamente interrotto nel pomeriggio. Il
portavoce presidenziale Alfredo Negrete ha accusato la Conaie di essere
responsabile di questa situazione ed di avere costretto il governo ad usare
le maniere forti. Per parte sua il presidente dell'organismo, Marcelo
Vargas, ha risposto che la dichiarazione dello stato di emergenza mostra il
rifiuto chiaro da parte del presidente Noboa del negoziato.
Per provare che la loro rivolta è reale in tutto il paese, gli indios
ecuadoriani hanno cinto d'assedio ieri la città di Ambato, a 140 chilometri
da Quito, occupando l'impianto di distribuzione di acqua potabile e i tre
mercati alimentari.
La settimana scorsa, nell'ambito dell'operazione 'Presa di Quito', circa
6.000 indios sono entrati nella capitale e si trovano ora nell'Università
salesiana.
Ad Ambato, intanto, migliaia di indios hanno bloccato tutte le vie d'accesso
alla città, mentre l'erogazione di acqua potabile è stata interrotta con
gravi problemi per la popolazione, che non può neppure fare acquisti di
generi alimentari.
Un commando, fra l'altro, è entrato nell'edificio del governatore della
provincia di Tungurahua, Santiago Alvarado, per sequestrarlo. Una radio di
Ambato ha rivelato che lo stesso Alvarado ha fatto perdere le sue tracce.
Continua intanto il blocco di numerose strade della Sierra ecuadoriana da
parte di picchetti di manifestanti. I trasporti nel centro del paese sono
praticamente paralizzati.
(3 febbraio 2001)