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Amnesty su Cuba



Ricevo e ripeto
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Martin E.Iglesias     martinerrico@libero.it
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Da: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
A: stampa@amnesty.it
Oggetto: Cs 03-2001 - Cuba
Data: Gio, 18 gen 2001 13:48


CUBA: NUOVA ONDATA DI OPPRESSIONE POLITICA

Amnesty International ha inviato una lettera alle autorita' cubane
esprimendo la propria preoccupazione sulla grave escalation di arresti
e persecuzioni avvenuti recentemente nei confronti di oppositori
politici nel Paese.

Nella sua lettera, l'organizzazione richiede informazioni sulla
situazione legale di 14 persone detenute nell'ambito della recente
escalation. Secondo Amnesty International alcuni, se non tutti coloro
citati nella lettera, potrebbero essere "prigionieri per motivi di
opinione".

L'attuale ondata di oppressione ha avuto inizio nell'ottobre scorso
con arresti di massa e condanne nei confronti di persone coinvolte in
attivita' "contro-rivoluzionarie", come per esempio i sindacalisti.
Le persecuzioni si sono intensificate a dicembre (intorno
all'anniversario della Dichiarazione Universale di Diritti Umani) con
l'arresto di Angel Moya Acosta e Julia Cecilia Dalgado. In seguito
sono stati condannati ad un anno di imprigionamento con l'accusa di
"mancato rispetto". Amnesty International chiede il loro rilascio
immediato e senza condizioni in quanto prigionieri per motivi di
opinione".

Attualmente a Cuba, diverse centinaia di persone sono imprigionate per
reati politici. Tra queste, 16 persone sono state identificate da
Amnesty International come "prigionieri per motivi di opinione" ovvero
persone detenute solo per aver esercitato pacificamente il loro
diritto alla liberta' di espressione e associazione. L'organizzazione
e' tutt'oggi preoccupata della grave persecuzione attuata nei
confronti di dissidenti, fra cui giornalisti, membri di
organizzazioni politiche e avvocati per i diritti umani.
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 18 gennaio 2001

Ufficio Stampa
Amnesty International