Sei giovani militanti del MST sono in carcere da un anno,
condannati a pene molto severe (fino a 11 anni), per avere partecipato
ad una manifestazione nazionale di protesta contro la politica del governo
e in particolare anche contro i pedaggi autostradali assunti
a simbolo della privatizzazioni (novembre1999). Durante la manifestazione
sono stati danneggiati due caselli autostradali. Non ci sono prove contro
questi ragazzi che sono stati presi a caso tra il centinaio di persone
che manifestava e accusati di danneggiamenti, incendio e furto. La
sentenza, come potete vedere sotto, ha una giustificazione solo politica.
Il Pubblico Ministero ha espresso parere favorevole alla scarcerazione,
ma l'appello non si discuterà probabilmente che tra qualche mese.
Per chiedere una giustizia rapida i 6 giovani hanno cominciato il 14 dicembre
uno sciopero della fame e il MST ha chiesto a tutti coloro che appoggiano
la loro lotta di inviare rapidamente messaggi al giudice di seconda istanza.
Comitato di appoggio al MST
Exmo. Sr. Presidente do Tribunal de Justiça
do Estado de SAO PAULO
Desembargador MARCIO BONILHA gab1@tj.sp.gov.br
Palacio da Justiça - Praça da Sé, s/n - CEP 01001
- 000 - Sao Paulo - SP
- Brasil
Signor Presidente,
Noi firmatari, persone impegnate a favore della Democrazia e delle lotte
popolari vogliamo rivolgerle un appello in favore dei sei prigionieri politici
del MST (Valquimar, Benedito, Elvis, Edmar, Odair e Rosalino), in carcere
da più di un anno per aver partecipato ad una manifestazione lungo
l'Autostrada Castelo Branco,vicino al casello del Km 111.
Analisi di importanti giuristi indicano che la sentenza è
stata proferita per ragioni politiche in violazione dei trattati internazionali,
specialmente l'articolo 10 della Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani dell'ONU.
Ecco una parte del contenuto della sentenza:
"I membri del MST in modo criminale hanno realizzato un tumulto
in nome di una causa e come criminali comuni devono essere puniti per i
loro atti. Hanno preteso di fare giustizia con le proprie mani, attitudine
antidemocratica, che deve essere respinta. Si osserva che i suoi militanti,
vogliono di fatto un pezzo di terra, ma sono usati come strumenti della
cupola del movimento che vanno oltre i limiti ideologici, assumendo posizioni
prerivoluzionarie, mettendo in atto una pratica di disordine pubblico,
sfidando le istituzioni. "
In un parere emesso dal Pubblico Ministero, la condanna per furto e
incendio è stata considerata illegale, ossia, lo stesso organo responsabile
dell'accusa considera che i 6 militanti del MST, avrebbero potuto essere
condannati, al massimo, a 6 mesi con l'imputazione di danneggiamento;
sono in carcere, invece, da 13 mesi.
Tuttavia, perché vengano liberati, è necessario il processo
- e l'assoluzione - da parte del Tribunale di Giustizia dello stato di
San Paolo.
Chiediamo quindi che venga immediatamente realizzato il prcesso
n° 324851.3-7, perché la Giustizia anche se tardivamente
venga ristabilita.
Noi cittadini italiani chiediamo un giudizio imparziale e rapido
per i sei cittadini brasiliani, lavoratori senza terra, che sono dal giorno
14 dicembre in sciopero della fame.
Nome/città/data