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Progetto resto del Mondo



Progetto resto del Mondo (ovvero: puoi mentire a tutti ma non alla tua immagine riflessa). Io e Frédéric abitiamo nella stessa casa. Usiamo spazzolini diversi, asciugamani diversi, diverso è persino il nostro shampoo. La mattina, da un po' di tempo, ci svegliamo però con una sensazione comune. Quella di usare i nostri cervelli -io faccio il copy e lo scrittore, lui il progettista e il video artista- per cose tutto sommato inutili. Se ne è accorto anche lo specchio. Abbiamo toccato il fondo? Risaliamo. E veniamo al dunque. Comunichiamo prodotti. Comunichiamo aziende. Fottere il prossimo è il nostro mestiere. Blandire la gente con argomentazioni vacue ma incredibilmente convincenti. Ad esempio, come possono 24 rate essere "comode" se ti ci vogliono 2 anni per finire di pagarle? In due anni si fanno due figli e mezzo. La gente invece è felice di pagare con interessi da strozzini. Allora: perché non usare questo mestiere, ci siamo chiesti, per qualcosa di più appagante per noi stessi e più utile per gli altri? Dare voce a chi non ha voce. Usare la nostra professionalità per metterla al servizio di un progetto nuovo. Quello di creare una vera e propria agenzia di comunicazione per il resto del mondo. Dove, per resto del mondo, intendiamo gli emarginati, gli extra comunitari e quant'altro, insomma: il mondo sommerso. Quel mondo che proprio noi, da un certo punto di vista, illudiamo per poi sospingerlo ancora più lontano: lontano dal mondo dei consumi, lontano perfino dal mondo dei servizi e dei diritti. Anzi, per dirla tutta, il nostro Mondo si basa anche, o sopratutto, sullo sfruttamento del loro mondo. Il progetto "Resto del Mondo" avrà un senso e potrà svilupparsi se riuscirà a raccogliere attorno a se persone sensibili a questo tema e capaci, per esperienza acquisita nei molteplici campi della comunicazione, di dare visibilità e voce agli emarginati. Pubblicitari, giornalisti e, in senso lato, uomini di comunicazione: ecco quello che ci vuole. Basta con i progetti anche belli ma che risultano incomprensibili e non riescono a arrivare al cuore della gente. Il progetto, insomma, sta cercando persone come te. Il primo passo di questa agenzia di comunicazione non può che essere una rivista. Una rivista su Internet, visto che la rete ci da la possibilità di azzerare i costi. L'unico costo è il nostro tempo. D'altra parte, ci sembra un modo proficuo di spenderlo. In questa fase siamo aperti a tutte le idee. Invitiamo quindi anche te a dire la tua e, ovviamente, ci auguriamo che vorrai essere dei nostri. Ti preghiamo di comunicarci la tua adesione quanto prima, in modo da poter passare dalla fase progettuale a quella operativa. Marco e Frédéric

Per informazioni:
m.innocenti@komete.it
f.lebrun@wayin.net