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Aggiornamenti dall'Ass. Internazionale "Noi Ragazzi del Mondo"
- To: pck-latina@peacelink.it
- Subject: Aggiornamenti dall'Ass. Internazionale "Noi Ragazzi del Mondo"
- From: "NOI RAGAZZI DEL MONDO" <ainram@tin.it>
- Date: Tue, 12 Sep 2000 19:28:00 +0200
Ciao, Hola! Oi!,
Vi scrivo a nome dell'Associazione internazionale "Noi Ragazzi del Mondo",
che costruisce ponti di scambio e di solidarietà tra giovani italiani e
giovani del Brasile, Guatemala, Ecuador.
A maggio abbiamo girato l'italia con un gruppo di 20 ex meninos de rua di
Rio de Janeiro, presentando lo spettacolo di danza e musica brasiliana "Il
Grido della Speranza". Abbiamo invitato i coetanei italiani a venire al Sud
del Mondo per realizzare un Giubileo Alternativo, che stiamo organizzando a
fine anno a Rio de Janeiro.
Desideriamo condividere con voi questo cammino di liberazione, di
protagonismo di ragazzi/e lavoratori nel microcosmo della strada,
inviandovi gli ultimi aggiornamenti contenuti in Ainram News n.15, che vi
alleghiamo in file a parte.
Saluti di pace
Cristiano Morsolin e i Ragazzi/e del Mondo.
___________
AINRAM NEWS
N. 15 - 2OOO
Lettera dell'Associazione Internazionale "Noi Ragazzi del Mondo"
Via Lungro, 3 - 00178 Roma (Italia), Telefono: 06/71289053
C/C postale 17195041 - Email: ainram@tin.it
I T A L I A
Presidente Internazionale, d. Franco Monterubbianesi, Roma: ainram@tin.it
Ufficio Internazionale, Cristiano Morsolin e Teresa Ricci : ainram@tin.it
Gruppo di Roma, Rossano Salvatore: edpjs@tin.it
Gruppo di Trento, Miriam Boglioni: gruppo_78@consolida.it
Gruppo regione Calabria, Emma e Beppe Rozzoni: emma@c-progettosud.it
Gruppo Oratorio Redona (BG), Paola Galimberti e d.Patrizio Moioli:
trottalemme@katamail.com
Gruppi regione Marche,Argeo Funari:Tel.0734/780819 Email: ciccola@tiscalinet.it
Gruppo regione Sardegna, Tamara Sanna e Lorenzo: anramsarda@tiscalinet.it
Gruppo di Milano, Daniela e Ilaria Nava : daniela.nava@tiscalinet.it
Gruppo di Torino, Fausto Sorino: fausto70@yahoo.it
Gruppo di Terraccina (LT), Valentina Masocco: comunita21marzo@sarionline.it
E C U A D O R
Vice Presidente Internazionale, Gianni Tarquini: anita@accessinter.net
Gruppi " ASA" e "Confie" - Quito, P. Giorgio De Checchi :
gdechecc@uio.satnet.net
Gruppo "Muchachos solidarios" - Quito, Monica Silva e Sulami Ruales:
anita@accessinter.net
"Jovenes luchadores x ninez mas justa" - Ibarra, Claudia Idabango:
cristodelacalle@yahoo.com
Gruppo "Mano Amiga" - Riobamba, Amelia Jara e Margarida Guevara:
marga@laserinter.net
Gruppo "Mano Amiga" - Chone,
B R A S I L E
Gruppo "Casa do Menor" - Rio de Janeiro, P. Renato Chiera:
chiera@abeunet.com.br
"Progetto Luar" - Rio de Janeiro, Rita Serpa: rita_serpa@uol.com.br
Frei Alamiro: freialamiro@uol.com.br
"Semente do Amanha" - Salvador do Bahia, P. Alfredo Dorea: zumbi@boxmail.com.br
Gruppo "P. Nino Miraldi" - Rio de Janeiro, Regina: r-egina@mailbr.com.br
G U A T E M A L A
Renè Munoz, Città del Guatemala: congcoop@guate.net
C A M E R O U N
Gruppo "Maranathà" - Yaoundè, Patrizia
Carissimi/e Ragazzi/e del Mondo,
Roma, 29 luglio 2000
Hola! Come va? Speriamo bene...
Questa Ainram news n. 15 contiene :
- I materiali prodotti al campo animatori, Roma 20-23 luglio 2000
- Il vocabolario della speranza
- L'arcobaleno dei valori
- Preparazione gruppi italiani
- Seconda bozza del calendario Pachacutik
- Ci scrive Elena dal Friuli
- Ci scrive Rodolfo dalle Marche
- Lettera di P. Renato Chiera dal Brasile
- Relazione di Gianni sull'Ecuador
- Ci scrive Monica da Quito
- Ci scrive Sulami, Progetto "Accion Chicas" - Quito
- Spettacolo "IN-CANTO di Bahia" dei ragazzi/e brasiliani di "Semente do
Amanha"
Con d. Franco e Teresa abbiamo partecipato allo spettacolo dei ragazzi di
P. Alfredo Dorea.
Diamo il benvenuto a Sulami Ruales, assistente sociale coordinatrice del
progetto "Accion Chicas" che accompagna le ragazze lavoratrici a Quito, che
ci scrive per la prima volta.
Salutiamo con affetto Gianni e Nadia che domenica sono ripartiti per l'Ecuador.
Segnaliamo che è cambiato l'indirizzo e-mail di Daniela (Milano) e P.
Alfredo Dorea (Brasile).
Con agosto andiamo in vacanza e quindi ci rivediamo a settembre.
Abbracci di pace Cristiano, Arianna
e Rossano
CAMPO PER ANIMATORI
Roma, 20 - 23 luglio 2000
Introduzione
Al campo per animatori svoltosi a Roma, presso la Comunità Capodarco, hanno
partecipato Valentina di Terraccina, Michele, Sonia, Elisabetta, Rodolfo,
Samuele (Marche), Arianna, Enza, Teresa, d. Franco, Cristiano, Rossano,
Giusy, Valerio (Roma), Elena (Tolmezzo), Giovanni (Lamezia) e Daniela
(Milano).
Immersi in un clima di amicizia e condivisione abbiamo coinvolto anche un
gruppo scout di Nardò (Lecce). Elemento trainante è stata Elena che ha
raccontato con passione la sua esperienza di condivisione in Ecuador.
Abbiamo riflettuto insieme su di una griglia valoriale per capire il nostro
senso di appartenenza che ci accomuna in Ainram, partendo dal vocabolario
della speranza scritto in Ecuador, per poi elaborare il nostro arcobaleno
dei valori che riportiamo in forma "grezza" da approfondire nei singoli
gruppi.
Il dibattito è continuato su come preparare i gruppi italiani in vista di
Pachacutik per poi concludere con l'elaborazione della seconda bozza di
calendario di Pachakutik ma anche dell'Assemblea Internazionale.
Don Franco sta lavorando alla preparazione di un libricino che stimoli un
lavoro unitario, in armonia con i vari gruppi locali.
Ci ritroveremo a Settembre per organizzare il campo-scuola per i ragazzi di
Roma, previsto per 8-10 settembre, e il seminario di formazione per
animatori, previsto a Lamezia per 14-17 settembre.
IL VOCABOLARIO DELLA SPERANZA
- Tratto dalla relazione scritta da Cristiano Morsolin e Amelia Jara
Morocho per la marcia nazionale di "Nosotros jovenes de el Mundo"- Ecuador,
Riobamba 19 settembre 1999 -
(...) "Cammin facendo stiamo preparando dei mattoni originali, unici ,
colorati e variopinti per costruire insieme speranza. Ora cerchiamo di
chiamarli per nome, quasi inventando il nuovo vocabolario della speranza.
S T O R I A
Impariamo a leggere la storia, l'attualita', il quotidiano con occhi di
bimbi, dei piccoli della Terra; OCCHI innocenti, a volte ingenui ma
fiduciosi dell'altro, che amano visceralmente la vita, occhietti che
invocano giustizia, amore, uguaglianza.
Questi occhietti si domandano anche tanti perche', perche'? Perche'? e si
interrogano sulle cause che provocano emarginazione, fame, violenza,
conflitto.
G R U P P O
Impariamo ad essere un gruppo, con spirito comunitario come ci insegna la
cultura indigena, stringendoci la mano, formando un cerchio dove non esiste
chi sta piu' in alto e chi sta piu' in basso. Il gruppo e' una forma di
partecipazione popolare, di democrazia dal basso, a servizio di tutti.
C O N D I V I S I O N E
La condivisione dei progetti e esperienze di vita e' la chiave di lettura
per conoscerci e per entrare in relazione.
Diamo voce a sogni e contraddizioni, luci e ombre, felicita' e amarezze.
Questa e' la nostra realta', la storia che scriviamo con le nostre mani,
con i nostri piedi, col nostro cuore, con la nostra intelligenza.
La condivisione della nostra realta' ci consente di essere autorevoli, di
far emergere la nostra soggettivita' e protagonismo meglio di tante analisi
e teorie disincarnate.
D I V E R S I T A '
La condivisione si apre all'ascolto, allo scambio, alla valorizzazione
delle diversita' e potenzialita' di ognuno. La diversita' ci fa scoprire
l'altro come mistero, come unicita', come essere in divenire, in
trasformazione.
La diversita' e' un arcobaleno colorato che non tollera razzismi e
discriminazioni di qualsiasi tipo.
S E M P L I C I T A '
La diversita' si arricchisce quando assumiamo come stile di vita la
sobrieta', la semplicita', l'attenzione alle piccole cose, ai piccoli
segni-semi, la semplicita' della classe popolare.
Per esempio il gruppo di Riobamba ha viaggiato nei corridoi dell'autobus pe
partecipare all'incontro di Chione.
C U L T U R A
Per vivere la semplicita' della classe popolare e' importante assumere la
cultura e riscattare i valori del mondo campesino, del pueblo, degli
indios, dei negri, e anche della strada. Per questi motivi e' importante
imparare ad usare la multidimensionalita' del linguaggio della musica,
della danza, del teatro, della festa e del gioco.
P R O T A G O N I S M O
Il protagonismo e la soggettivita' dei ragazzi e ragazze, ninos e ninas e'
l'obiettivo principale, centrale di Airam, nel cammino di coscientizzazione.
Ci rendiamo conto di quale RIVOLUZIONE puo' innescare un ragazzo di
strada-lavoratore che cresce, matura e diventa animatore, moltiplicatore di
coscienze, segno di cambiamento nel proprio ambiente-territorio?
Per esempio il gruppo di Ibarra sta iniziando questa sfida con un progetto
integrale finalizzato anche alla creazione di una cooperativa di lavoro
dove per l'aspetto educativo, formativo, sanitario, ludico-animativo, gli
animatori sono i ragazzi/e della Fondazione "Cristo de la Calle".
Anche il gruppo di Quito sta organizzando un taller artigianale per offrire
un'alternativa ai ragazzi di stra da e lustrascarpe.
D O N N A
Protagonismo significa dignita', autonomia, liberta' anche per la donna,
ragazza e nina.
Per questo dobbiamo riscoprire e valorizzare anche la parte-dimensione
femminile di ognuno di noi, che e' affettivita', maternita', saggezza ma
anche concretezza, intraprendenza, responsabilita'...
C I T T A D I N A N Z A
Donne impegnate come Rigoberta Menchu', Premio Nobel per la Pace, come Nina
Pacari, dirigente queciua Vice -Presidente del Congresso Nazionale, ci
testimoniano l'importanza di assumere coscienza e responsabilita' come
ragazzi e ragazze protagonisti della vita sociale, politica e economica.
In questo senso ci sono maestri i "meninos e meninas de rua" del Brasile
che, lottando democraticamente fino in fondo, hanno conquistato il miglior
statuto dei minori della storia Moderna.
"E ci fu vera lotta, invasero il Congresso, i parlamentari perplessi
ascoltavano i bambini, alcuni piangengevano, altri ridevano e I bambini
facevano discorsi conquistando i loro DIRITTI in una battaglia dura. Nacque
cosi (nel 1990) lo statuto dei bambini e adolescenti, non fu premio, mia
gente, come dicono in giro, fu frutto di molto impegno e sacrificio.
Popolo coscientizzato da bambini organizzati, creando leggi per se'.
(..) Ma perche' i diritti siano davvero rispettati, dobbiamo essere
organizzati, attenti e coscienti".
Questo e' uno dei testi che le educatrici del "Movimiento Nazionale dei
bambini e bambine di strada" del Brasile hanno preparato in forma
divulgativa attraverso foglietti, fumetti e Teatro dell'Oppresso, per
diffondere e far prendere coscienta dei diritti dei minori. E' una
rivoluzione possibile!
CHIESA POPOLARE, MILITANTE E PROFETICA
"Dov'e' mio figlio (desaparecido)?" - si domandano le madri di "Plaza de
Mayo" nel murales che potete ammirare nella cattedrale di Riobamba, murales
preparato dal Premio Nobel Adolfo Perez Esquivel e dedicato alla Chiesa
Profetica dell'America Latina con i suoi profeti Mons. Angeletti, Mons.
Romero. P. Ernesto Cardenal, Mons. Proano, Mons. Helder Camara ma anche la
giovane Marianella Garcia, la sindacalista Margarida Alves, campesinos e
indios.
La storia del mondo, spesso caratterizzata da ingiustizie, oppressioni ,
ecocidi, ci conferma che anche le migliori leggi, come per esempio la
Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, non sempre vengono
rispettate ma bensi' calpestate violentemente.
Per esigere maggior giustizia ci rivolgiamo al DIO della VITA, della
Risurrezione, che ha scelto preferenzialmente i poveri, gli ultimi, i
piccoli, per rivelare il suo Progetto d'Amore Infinito nella diaconia
"giustizia, pace e solidarieta' del Creato".
Ci sentiamo profondamente parte della Chiesa popolare, profetica , martire,
povera e militante, sulle orme di Gesu', di S. Francesco e di S. Chiara.
Il nostro fondatore d. Franco Monterubbianesi, che ricordiamo con tanto
affetto e gratitudine, ci ha educato a costruire il Regno di amore, di
fraternita'/ sororita', di comunione e di solidarieta' qui sulla Terra,
senza aspettare di arrivare in cielo.
Il Grido di Riobamba
Proprio don Franco ha rappresentato il movimiento Airam ma anche la Chiesa
di base dell'Italia, nel 10' anniversario della morte e Risurrezione di
Leonidas Proano, che un anno fa proprio qui a Riobamba ha radunato alcuni
Padri della Chiesa profetica in America Latina come Samuel Ruiz, Pedro
Casaldaliga, Antonio Fragoso, Francisco de Astrogesilo Mesquita Filho,
Tomas Balduino, Jose' Comblin, Oscar Beozzo, Giulio Girardi, Adolfo Perez
Esquivel, Rigoberta Menchu'.
"Ci convoca ecumenicamente il Dio dell'Esodo e della Pasqua, che sempre
ascolta il clamore del suo popolo nei processi di Liberazione e di Vita.
(..) Ci impegnamo costruendo giorno per giorno la Chiesa che sogniamo come
Popolo di Dio, con la Bibbia fatta vita, nelle Comunita' ecclesiali di
base, con le pastorali sociali, nella creativita' fedele al Vangelo e al
nostro tempo e alla Nostra America...".
Anche noi vogliamo rilanciare il "Grido di Riobamba", il "Grido degli Esclusi".
La presenza e l'amicizia di Mons. Agostino Bravo, vicario di Mons. Proano,
ci testimonia che " il sognatore se n'e' andato ma il sogno continua".
Anche noi Movimiento Airam vogliamo continuare la rivoluzione del poncho!
Significativa e' stata la visita di Mons. Agostino Bravo, accompagnato da
P. Juan Andreade -infaticabile animatore del gruppo di Riobamba e del
Centro Diritti Umani del Chimborazo, domenica 30 agosto scorso, mentre
stavamo organizzando e preparando questo incontro nazionale; ci ha
ricordato che:
"Lo spirito di Mons. Proano e' vivo. Andava sognando l'Utopia del Regno di
Dio qui sulla terra, con i campesinos, gli indigeni e tutti gli oppressi
del Chimborazo, dell'America Latina e di tutto il Mondo. Sta risorgendo
anche nel vostro lavoro educativo di "Mano Amiga" e del Movimiento
"Nosotros Ninos-jóvenes del Mundo".
A L T E R N A T I V A
Nel macrocosmo la cultura indigena ci insegna a vivere radicalmente il
tempo PRESENTE.
La nostra vocazione di essere "costruttori di speranza" ci esorta a
denunciare le ingiustizie e allo stesso tempo di costruire un'alternativa
realizzabile, un mondo piu'umano, giusto e solidale.
Invece che gridare contro il buio vogliamo scegliere di accendere una
piccola luce..."
L'ARCOBALENO DEI VALORI
Il Vocabolario della Speranza stilato in Ecuador nel settembre del '99 é
l'elaborazione comune dei due cuori, quello europeo e quello sudamericano,
del Movimento: esso può essere lo stimolo affinché il gruppo si dia
un'identità, che sembra mancare, costituita da valori comuni. Alla lettura
segue un silenzio fatto di riflessione, imbarazzo, presa d'atto, energia.
Decidiamo di ridisegnare la mappa dei valori affinché lo scambio tra i
responsabili presenti a questo campo costruisca lo spirito comune e
indirizzi il pensare e l'agire... lasciamo a queste parole-chiave il
compito di ispirare nuovi spunti...
SPERANZA
Deve essere il motore dell'azione, un traguardo presente, un orizzonte
sempre visibile. E' nostro intento promuovere una pedagogia della speranza.
ALTERITA'
Nell'incontro con l'altro si produce il cambiamento. L'alterità è feconda .
Il comandamento "non uccidere" è scritto negli occhi dell'altro (E. Levinàs).
DIVERSITA'
Nell'incontro con il Sud non possiamo prescindere dalle differenze tra i
due mondi. Viviamo agli antipodi ma gli opposti si toccano: chi ha troppo
poco e chi ha troppo si assomiglia nella infelicità, nel dolore e
nell'insoddisfazione.
SEMPLICITA'
La diversità si arricchisce quando assumiamo come stile di vita la
sobrietà, la semplicità, l'attenzione alle piccole cose: dobbiamo
recuperare l'essenziale.
CORAGGIO DI INDIGNARSI
La consapevolezza storica porta a riconoscere come quello che abbiamo fatto
nei confronti del Sud ci abbia abbruttito.
Abbiamo responsabilità comuni, ma siamo portavoce di una svolta epocale:
come giovani abbiamo in eredità una società che non abbiamo costruito.
Vogliamo vivere un percorso fatto da cambiamenti di cui siamo i
protagonisti.
MORIRE A SE STESSI: PERDERSI PER RITROVARSI
Nell'incontro con il Sud perdiamo le nostre facili certezze e troviamo una
autentica identità. Dobbiamo saper metterci in gioco .
PROGETTUALITA'
Pensare mondiale, giudicare nazionale ed agire locale.
GIUSTIZIA
Il bisogno di giustizia è originario e naturale nei giovani: la pace nasce
come frutto della giustizia.
Preparazione gruppi italiani
Nel pomeriggio abbiamo approfondito il percorso di preparazione dei gruppi
italiani in vista di Pachacutik.
Proponiamo di creare un'attività allargata sulla base del progetto che si
pensa di costruire a Roma con il Comune: mappatura della presa di coscienza
dei ragazzi della loro realtà del territorio, da esprimere con i vari
linguaggi della foto, video, interviste, ecc. per poi preparare alla fine,
a aprile, uno spettacolo di teatro.
Desideriamo collegare il progetto di Roma con i progetti dei vari gruppi
italiani per fotografare la realtà giovanile del nostro Paese.
Per realizzare questo obiettivo principale è emerso il bisogno di una
formazione personale e non solo, degli animatori che a loro volta
svilupperanno il progetto con i ragazzi nei propri territori.
I RAGAZZI SI RACCONTANO
Si propone di organizzare incontri di formazione autobiografica con il
metodo di Duccio Demetrio, per facilitare il racconto della propria storia
dei ragazzi del Nord ai coetanei del Sud e viceversa, ascoltando l'altro
per costruire insieme una storia nuova a partire da Rio, a partire dalla
coscienza del cambiamento.
Sono laboratori per raccontare anche la storia del proprio Paese con
teatro, pittura, video, canzoni, ecc. Pensiamo a tecniche e metodologie da
proporre insieme attraverso un percorso esperienziale. Il materiale che
verrà prodotto nei singoli gruppi, ognuno legato alle varie realtà, sarà
presentato a Rio attraverso mostre e altre manifestazioni.
Si propone ancora di raccontarsi coinvolgendo i nonni e gli anziani per
scoprire il legame con la famiglia, la diversità delle generazioni, le
differenze storiche, legame tra passato, presente, futuro.
C'è venuta l'idea della creazione di una maglietta simbolica con un
messaggio, segno di condivisione e scoperta delle proprie storie, che poi
verranno donate a Rio.
Strumento del raccontarsi attraverso articoli, titoli attinti dalla stampa.
Il raccontarsi all'Altro genera cambiamento perché porta alla rivisitazione
della propria storia esistenziale e ti offre l'opportunità di scoprire una
nuova chiave di lettura per leggere il proprio percorso di vita. La tecnica
dei burattini e dei cantastorie può avere una ricaduta sul territorio,
attraverso la rappresentazione presso scuole, parrochie e agenzie educative.
Usare anche strumenti multimediali come video, internet, ecc, per
rispondere ai reali bisogni dei ragazzi con gli strumenti più appropriati.
Fare simulate al fine di percepire meglio le diversità che si vivono anche
nei confini nazionali tra nord e sud d'Italia.
Sono tutti questi alcuni strumenti di riflessione che si possono utilizzare
per far emergere ancora le responsabilità del debito storico dell'Occidente
che continua ad opprimere il sud del mondo attraverso la morsa delle
multinazionali, del neoliberalismo, il cappio del debito sociale e del
debito estero. I cinquecento anno di conquista continuano ancora !
FOTOGRAFIAMO LA REALTA' GIOVANILE IN ITALIA
Dalle storie di vita dipingiamo un'immagine dell'Italia in cui si
inquadrano alcuni elementi esemplari che ci aiutano a scoprire i nostri Sud
presenti nel Nord del mondo: non basta volare a Rio per scoprire il volto
delle diversità !
Anche nelle nostre società opulente si vivono forti crisi di valori ( la
denatalità per esempio), di identità e di esclusione.
Basta pensare al fenomeno sempre più pressante dell'immigrazione, nella sua
doppia valenza di rifiuto-paura del diverso e contemporaneamente l'utilità
economica per svolgere lavori utili e funzionali alla sopravvivenza del
nostro sistema. Pensiamo al duro lavoro degli africani nelle campagne a
raccogliere arance, olive, frutta, pomodori, che vengono sfruttati dal
nuovo caporalato (ne ha parlato Giovanni della Calabria). Pensiamo alla
questione dei nomadi e zingari: per esempio a Roma 300 italiani hanno
evitato lo sgombero del campo-nomadi di 40 bambini che la mattina avevano
partecipato ad una iniziativa di educazione alla diversità, e
all'integrazione. Don franco propone di coinvolgere una ragazza animatrice
rom. Elena c'ha raccontato l'esperienza della raccolta mele in Friuli, dove
i cecoslovacchi dormono nei capannoni, tra trattori e mancanza di dignità.
Sono tanti esempi di riflessione che possiamo approfondire per scoprire la
tematica "Il paese dei ragazzi" in vista di Pachacutik.
Ma il raccontarsi fa emergere anche la povertà valoriale dei nostri giovani
pieni di cose ma vuoti di valori. La maglietta firmata maschera isolamento,
insicurezza, paura del futuro, disgregazione familiare, ecc.. Manca la
speranza nel ragazzo frammentato che rincorre l'avere a discapito
dell'essere.
Questo dare voce, restituire la parola a chi è messo ai margini, è l'inizio
di un'avventura, di ricerca, per lasciarsi scoprire e costruire uno spazio
comune, ideale e progettuale, di appartenenza e di apertura. E' la sfida
dell'incontro, dello scambio reciproco che genera l'Alterità feconda.
Proponiamo il seminario di formazione per animatori a Lamezia Terme a metà
settembre con vari relatori tra cui d.Giacomo Panizza e collaboratrice di
Nuccio Demetrio , al fine di iniziare a rispondere ad bisogno formativo
emerso. Per contatti Giovanni, Arianna e Cristiano.
Seconda Bozza di CALENDARIO Pachacutik
Struttura Organizzativa di Pachacutik-Rio
Testimonial dell'Evento: don Franco, P. Renato. P. Giorgio, etc....
Staff organizzazione Generale: Referente Teresa (AINRAM), Collaboratori:
Rossano (Italia), ? (Ecuador), ? (Brasile). Si occupa di tutti gli aspetti
logistici del campo e dell'Assemblea insieme alla Commissione
Tecnico-logistica definita a febbraio 2000 a Rio.
Staff Organizzativo Area Ragazzi: Referente Lorenzo (Italia),
Collaboratori: ? (Ecuador), ? (Brasile). Si occupa dell'organizzazione e
del coordinamento generale dei laboratori dei ragazzi.
ECUADOR:
- sport (NUOVO DA DEFINIRE)
- cucina (Claudia di Ibarra)
- ecologia (Monica di Quito)
BRASILE:
- graffiti e cultura di strada (? di Casa do Menor)
- danza e teatro (Rita Serpa insieme ai due esperti di S. Paolo proposti
dall'Ecuador)
- letteratura (Regina del gruppo "P. Nino Miraldi")
ITALIA:
- biografia (Arianna - Roma)
- spiritualità (si chiederà a d. Patrizio di Bergamo)
- mass-media (Valerio - Roma)
Staff Organizzativo Area Animatori: Referente Renè (Guatemala),
Collaboratori: Janice (Brasile), Tamara (Italia). Si occupa della
elaborazione del programma e della conduzione dell'attività per gli
animatori
Staff Organizzativo Area Adulti: Referente Alamiro (Brasile), Collaboratori
: ? (Ecuador), ? (Italia). Si occupa della elaborazione del programma e
della conduzione dell'attività per gli animatori.
22/12/2000 : Partenza dai vari Paesi (Italia, Ecuador, Guatemala, Perù,
Cameroun)
23/12/2000: Arrivo in Brasile
- Accoglienza e sistemazione
- Conoscenza dei gruppi e loro suddivisione come concordato in precedenza
- Festa d'incontro (paese organizzatore Brasile)
24/12/2000
(mattino)
- Adulti e ragazzi cominceranno a conoscersi nei rispettivi gruppi
- Gli animatori vanno a conoscere Baixada Fluminense, visitando favelas
"lixao" di Duque de Caxias
- Incontro di tutti con i sacerdoti padovani e il vescovo Mauro Morelli
(pomeriggio)
- Preparazione liturgia Natale (coordinata dal gruppo Spiritualità)
- Cena e S. Messa Miguel Couto
NATALE : Viviamo un Natale multietnico dove i vari gruppi preparano segni,
liturgia, offertorio, ecc in modo originale e caratteristico dei Paesi di
provenienza.
Approfondiamo i 500 anni della Conquista/scoperta del Brasile (che ricorre
quest'anno) e di tutte le Americhe. La colonizzazione ha rappresentato un
MANCATO-incontro. Il Giubileo del Natale vuole seminare speranza per
costruire orizzonti di diversità, di incontro fraterno, di scambio
reciproco, di convivialità delle differenze, facendo memoria.
dell'oppressione degli indios, dei negri,ecc che continua ancor oggi,
assumendo anche le nostre responsabilità socio-politico-ecclesiali. Di
questa oppressione chiederemo perdono. Bisogna
cambiare, per invertire la rotta. Siamo in comunione com la Campagna della
Fraternità per un 2000 senza esclusione.
25/12/2000: Riposo e accoglienze nelle parrocchie di Casa do Menor, Santana
di P. Albertao e dei preti padovani. Pranzo e pomeriggio nelle famiglie.
Cena insieme e verifica dei primi giorni per sottogruppi.
26 - 27 /12/2000 : laboratori di gruppo
1. Ogni laboratorio svilupperà 3 tematiche:
- I ragazzi del mio paese
- Il paese dei ragazzi
- Il paese che vogliamo
2. Ogni laboratorio dovrà elaborare un prodotto da presentare all'Assemblea
del 3/1/2001 sul tema :
Pachacutik -cambiamento: dall'indignazione alla svolta politica.
3. Ogni laboratorio deve avviare un'attività per tutti i ragazzi e gli
educatori così come previsto dal calendario devono elaborare una bozza di
programma da inviare all'Ufficio Internazionale al più presto.
28/12/2000
( mattino)
- Laboratori di gruppo
(pomeriggio)
- Preparazione e celebrazione della "strage degli innocenti" (gestita dal
gruppo Spiritualità che elabora un documento, e dal gruppo Luar che si
occupa della danza) presso Cattedrale di Nova Iguacu. Partecipazione del
vescovo Don Dino (Pernambuco). Danza del gruppo Luar e Capoeira a cura
della Casa do Menor
29/12/2000: visita alla foresta di Tingua e approfondimento delle tematiche
ecologiche, questione della Terra con l' Ong ONDA VERDE e Gabriele
(organizzazione a cura del laboratorio di Ecologia)
30/12/2000: conclusioni dei laboratori di gruppo
(mattino): attività per tutti a cura del laboratorio Cultura di strada
(pomeriggio): attività per tutti a cura del laboratorio cucina
(sera): attività per tutti a cura del laboratorio Mass-Media
31/12 /2000
(mattino) visita a Rio do Janeiro e Copacabana
(pomeriggio)
- S. Messa Parrocchia di Pe. Miguelito
- Raccolta lattine da riciclare per aiutare bambini malati di AIDS
- Capodanno in spiaggia
1/1/2001 (mattino)
- Viaggio al Santuario di Maria Aparecida, la Madonna nera, simbolo della
lotta al razzismo.
- Riflessione per scoprire la gioia, la bellezza della mescolanza di
culture, etnie e religioni (a cura del gruppo adulti)
- Concretizziamo questo desiderio di comunione incontrando, e portando la
nostra solidarieta' ai bambini che non possono stare con noi perché malati
di aids, della comunità Esperanca (a cura del gruppo adulti)
2/1/2001: conclusione laboratori di gruppo
(mattino): Letteratura e laboratorio Biografico
(pomeriggio): Sport e giochi
(sera): laboratorio Teatro-danza
3/1/2001: III Assemblea internazionale
v (mattino): relazione rappresentante i vari Paesi e presentazione dei
lavori dei vari laboratori
v (pomeriggio): suddivisione in 3 sottogruppi (ragazzi, animatori e adulti)
ed elaborazione di 3 documenti sul tema dell'Indignazione e Cambiamento
4/1 /2001
(mattino): prosecuzione dei lavori del pomeriggio precedente
(pomeriggio): assemblea plenaria e discussione sui documenti elaborati e
nomina della commissione per il documento finale (composta da 3
rappresentanti per ogni gruppo di lavoro)
5/1/2001
(mattino) : elaborazione del documento finale e orientamenti organizzativi
per il prossimo biennio
- Elaborazione Carta dei Princìpi dell'Associazione (d. Franco)
- Metodo : Nell'ottica del Pensare mondiale, e nel Giudicare nazionale, per
Agire locale attraverso il sostegno dei progetti per il Sud, la relazione
fra ragazzi del Nord e ragazzi del Sud e la creazione di momenti di
incontro e di documenti di riflessione e azione politica comune.
- Obiettivi del biennio:
- adulti : riflessioni sulla cittadinanza globale
- ragazzi : riflessione sullo stile di vita di un ragazzo del mondo
- animatori : riflessioni sul progetto educativo che genera mutamento
- Definizione di una struttura organizzativa provvisoria ma chiara per i
prossimi due anni: creazione di 4 coordinamenti ý c. ragazzi; c. adulti; c.
educatori; c. politico
- Il coordinamento politico ha l'obiettivo di :
- elaborare uno Statuto dell'Associazione Internazionale da proporre alla
prossima assemblea internazionale fra (ipoteticamente) 2 anni;
- costruire un patto di fratellanza per aiutare i Paesi in cui
l'associazione è nascente e cioè Cameroun, Guatemala e Perù;
- promuovere l'Associazione coinvolgendo nuovi gruppi di altri Paesi.
(pomeriggio)
- Manifestazione pubblica a Rio, alla Candelaria in collaborazione con
Pastoral do Menor, S. Martinho(servizi educativi per ragazzi a rischio), il
gruppo interreligioso VivaRio per presentare alla stampa e alle autorita'
civili i documenti elaborati dall'Assemblea da ragazzi e adulti
6/1/2001: (mattino) laboratorio aperto per la creazione di Magliette che
saranno oggetto di dono per tutti i presenti e di un telo per Paese da
donare agli assenti e festa finale.
7/1/2001: Partenza
CI SCRIVE ELENA MATIZ
Da: Elena <elenakaa@freemail.it
Data: sabato 22 luglio 2000 17.57
Oggetto: Dalla stazione di Bologna
HOLA CHICOS DEL MUNDO !!!
Ho perso il famoso treno: sono arrivata quando stava partendo e , mentre me
lo vedevo andare via sotto agli occhi, mi sono venute in mente certe scene
di film dove uno si mettere a correre e riesce al volo ad aggrapparsi
all'ultima porta ( ma queste imprese e' meglio lasciarle a Giacomo
dell'Ecuador, per chi lo conosce). Il treno dopo non era diretto e cosi'
sono qui alla sala d'aspetto di Bologna ad aspettare la coincidenza per
Udine. E' impressionante vedere come le sale d' aspetto di notte si
trasformino e diventino casa di chi non sa dove andare e, insieme agli
sfigati che hanno perso il treno , ci sono le facce di mezzo mondo come nei
campi della Calabria di Giovanni, vecchi e giovani barboni, matti , un
signore sulla sedia a rotelle , i poliziotti che vigilano su noi tutti .
Sarebbe bello fotografare e raccontare anche questo .
Devo stare qui due ore e, cercando di non addormentarmi, sto
inevitabilmente ripensando a tutto cio' di cui abbiamo parlato nella
giornata appena trascorsa...provo entusiasmo ma anche un po' di paura.
Mi e' venuta in mente una cosa che mi aveva sempre colpita da piccola:
Gesu' che diceva che mandava i suoi discepoli come agnelli in mezzo ai
lupi. Non ci potevo credere! Cosa si aspettava di ottenere con quei poveri
agnellini kamikaze contro lupi ? Invece ho deciso di crederci alla forza
folle di chi va come un ragazzo, un bambino in mezzo ai potenti ....noi
agnelli del mondo suonerebbe davvero male...molto meglio noi ragazzi del
mondo. Spero di riuscire a trasmettere l'eco dei messaggi e dell'entusiasmo
di questi due giorni che ho vissuto con voi
Un abbraccio tutti ! A presto !
ELENA
CI SCRIVE RODOLFO DALLE MARCHE
Da: offidani rodolfo <offidanison@tiscalinet.it>
Data: lunedì 24 luglio 2000 16.37
Oggetto: saluti
Appena rientrato a Morrovalle non posso fare a meno di inviare un grande
saluto e un forte abbraccio a tutti voi (d. Franco, Cristiano, Teresa,
Arianna, Rossano, ecc.). Se lo riterrete utile potete senz'altro mandarmi
via e-mail qualcosa da fare come p.es. sistemare il Calendario di Rio
utilizzando tabelle o altri accorgimenti grafici. Nel frattempo cercherò di
intensificare i rapporti con il gruppo di S. Vittoria per potermi meglio
collocare. A presto.
RODOLFO
LETTERA DI P. RENATO CHIERA DAL BRASILE
Anche P. Renato Chiera - Casa do Menor (Rio de Janeiro) si sta attivando
per diffondere e far conoscere il giubileo Pachacutik.
Nova Iguaçu, 24 de julho de 2000.
De : CASA DO MENOR SÃO MIGUEL ARCANJO
Para : Amigos e Colaboradores
Ref : Encontro Internacional Nós Meninos do Mundo em Nova Iguaçu - RJ
Caros Amigos,
A Casa do Menor com sede em Miguel Couto - Nova Iguaçu - RJ, está
prepa-rando um Encontro Internacional de meninos e meninas, adolescentes e
jovens de várias partes do mundo em parceria com a Associação Internacional
"Noi Ragazzi Del Mondo" de Roma.
Este encontro é fruto de uma iniciativa profética que quer dar aos
adolescentes e jovens com mais de 15 anos, o protagonismo para a construção
de uma sociedade de vida para todos. Os meninos e meninas têm muito à dizer.
O lema do encontro é: "Adolescentes e jovens unidos construindo esperança
para o 3o Milênio."
Esperamos grupos da África, da Europa, da América Central e da América do Sul.
O Encontro acontecerá entre os dias 23 de Dezembro de 2000 e 6 de Janeiro
de 2001. Os participantes do Brasil poderão chegar após o Natal. Em
05/01/01, haverá uma caminhada na Candelária (Centro do Rio) para
apresentar às outras redes políticas e aos governos do mundo um documento
dos adolescentes e jovens que será elaborado previamente.
Em anexo enviamos a agenda do encontro e algumas informações que mostram
algumas iniciativas já realizadas no intuito de fazermos deste um grande
marco na sociedade brasileira, principalmente no Estado do Rio de Janeiro.
Para maiores informações favor nos consultar.
Sem mais para o momento e certo da participação de todos,
Atenciosamente,
Pe. Renato Chiera
RELAZIONE DI GIANNI SULL'ECUADOR
AINRaM. Al mio arrivo non esisteva un coordinamento di tale progetto, Mano
Amiga di Riobamba usava come e quando voleva il nome, non esistevano
attività coordinate con l'Italia. Trovato un pò di tempo ho cercato di
creare una rete nazionale e un rapporto con la sede italiana. All'inizio mi
hanno aiutato Giulia Onori e Cristiano Morsolin, poi Nadia e infine
(gennaio del 2000) abbiamo convinto padre Giorgio a coinvolgersi. La rete è
stata così rafforzata da due gruppi di ASA, i due progetti con ragazzi
lavoratori della CICa, è stata riaggangiata Claudia (Cristo de la Calle) e
si è intavolato un discorso costruttivo con Mano Amiga di Riobamba e Chone
perchè accettassero questa strutturazione con pari dignità, Giorgio leader
e rapporti con l'Italia tenuti da Nadia e me. Il tutto in accordo con
AINRaM internazionale e don Franco.
Nel luglio 1999 si è realizzato un incontro nazionale a Chone, a settebre
varie manifestazioni; da gennaio 2000 ci si riunisce periodicamente per
aggiornarsi e portare avanti attività comuni con i vari gruppi, per
preparare Pachacutik nella parte di cui l'Ecuador si deve occupare (
Giorgio ha partecipato all'incontro preparatorio di Rio, febbraio 2000).
Monica Silva, della CICa Ecuador ha trascorso un mese in Italia (maggio
2000) soprattutto per integrarsi meglio con Noi Ragazzi del Mondo
Internazionale.
A QUITO si è aperta un'area di intervento con i ragazzi lavoratori vista la
grande presenza di bambini e bambine soprattutto lustrascarpe e venditori
informali nel centro di Quito. Si sta lavorando già da un anno grazie
all'aiuto e all'esperienza di Monica Silva che già aveva lavorato in questo
settore a Guayaquil con l'INNFA. Con l'apporto di altri tecnici del centro
di Conocoto (in particolare il dott. Vayas e l'Assistente Sociale Sulami
Ruales) e dei volontari Giacomo Ranghetti e Elena Matiz si sta intervenendo
in 4 aree (educazione, salute, formazione professionale, ricreazione) con
circa 50 bambini coinvolti. E' stato ottenuto uno spazio in comodato dal
Municipio di Quito presso la Stazione Centrale (ristrutturato da CICa con
la partecipazione degli stessi ragazzi). Negli ultimi mesi è stato creato
un gruppo di madri con le quali è stato realizzato un laboratorio di
artigianato. Un gruppo di bambine venditrici (più di 30) è stato avvicinato
da gennaio e anche con loro si è iniziato a sviluppare lo stesso tipo di
progetto; ci è già stato, proprio in questi giorni, concesso uno spazio dal
Municipio vicino al posto dove vivono (zona Nord). Visto lo sviluppo del
progetto è stata affiancata a Monica l'assistente sociale del Centro Sulami
Ruales che si sta occupando del gruppo delle bambine. Alcuni partecipanti
del Progetto Minori, guidati da Monica e Sulami, fanno già parte delle
iniziative dell'AINRaM (in particolare Progetto Pachakutik).
Ibarra. E' stata riallacciata una relazione con Cristo de la Calle, dopo
che Francisco Santacruz si è allontanato dalla stessa. Claudia è cresciuta
a livello professionale, coordina, progetta e si è circondata di un gruppo
di collaboratori capaci ( nei limiti delle scarse risorse economiche che
ha); ha un accordo con INNFA, segue i corsi di aggiornamento di CONFIE (di
cui fa parte), lavora con il Tribunale minorile. Attualmente hanno la Casa
di accoglienza , 2 case famiglia, 3 famiglie accoglienti; l'equipe è
formata da una amministrativa, un'assistente sociale, uno psicologo, una
educatrice, una maestra di appoggio, poi ci sono la cuoca 3 mamme e alcune
aiuto mamme. Noi abbiamo fatto da filtro e favorito alcuni aiuti di gruppi
italiani ( per pagare il personale, l'alimentazione, l'acquisto di un
computer), più appoggiato direttamente alcune attività (formazione del
personale, spese per l'educazione dei bambini). Arregui, nonostante i
tentativi anche personali, non appoggia nessuna attività. Se passerà il
progetto con CONFIE Cristo de la Calle sarà dentro a pieno titolo ( c'è
anche l'idea di aprire una o due case famiglia integrate da portatori di
handicap). Partecipa attivamente a Noi Ragazzi del Mondo.
Vorrebbe che venisse qualche volontario dall'Italia nei prossimi mesi
(educatore, animatore, assistente sociale, psicologo o semplicemente
disposto a vivere in Casa famiglia per qualche mese).
Mano Amiga (Riobamba) Dal mio arrivo Sbandieravano la bandiera di Noi
Ragazzi del Mondo ma non cercavano di integrare gli altri gruppi.. Sono
stati inseriti nella ristrutturazione di Noi Ragazzi Ecuador (sia Riobamba
che il gruppo di Chone), che hanno accettato senza entusiasmo (Andrade non
ha mai partecipato agli incontri).
PROSPETTIVE FUTURE
Muchachos Solidarios - Acción Chicas . I progetti per minori lavoratori e
di strada avranno bisogno di una stipendio per la Coordinatrice
responsabile Monica Silva; in più avranno l'appoggio di Sulami (soprattutto
per guidare il gruppo delle bambine) e Walter, il medico. Sarà importante
continuare nell'appoggio educativo, pagare le spese (luce e acqua) dei due
locali ottenuti in comodato dal comune di Quito, e pensare di sviluppare un
paio di laboratori per professionalizzare i ragazzi e toglierli dalla
strada (si pensava a falegnameria, sartoria).
Cristo de la Calle (Ibarra): Potremmo continuare a fare da filtro per i
donatori italiani e appoggiare qualche richiesta puntuale. Con l'inizio del
prossimo progetto UE ci sarà un appoggio consistente che
potrebbe permettere il miglioramente di vari settori.
AINRaM. P. Giorgio, Monica e Sulai (della CICa) manterranno i contatti con
l'Italia e continueranno a sviluppare qui alcune attività (es. Incontri,
formazione). Queste potranno esser appoggiate dai gruppi italiani
dell'Associazione.
Quito, 7 giugno 2000
PS: Abbiamo estrapolato(con la sua autorizzazione) da questa relazione
scritta da Gianni dopo 18 mesi di coordinamento della Comunità
internazionale di Capodarco in Ecuador, ciò che concerne il cammino di "Noi
Ragazzi del Mondo" in Ecuador.
Ci scrive Monica dall'Ecuador
-----Messaggio originale-----
Da: sonia vidal <yosoniavidal@yahoo.es>
A: ainram@tin.it
Data: venerdì 21 luglio 2000 18.31
Oggetto: Saludos a Elena
Elena querida, gracias por tù mensaje. Ayer que estuve con los chicos en el
terminal te mandaron a
saludar mucho y siempre te recuerdan. Te comento como van las cosas:
actualmente estoy dàndoles un
refrigerio màs fuerte a los chicos que acuden por la tarde, he llevado una
olla arrocera que yo tenìa en mi casa y por las tardes cocino algo màs
nutritivo para ellos. Comemos arroz con pollo, cuero de chanco, atùn
,carne, etc. segùn lo que Dios nos disponga para esa semana. Annavell me
donò unos fideos y hasta les he preparado pasta italiana. Todo va muy bien.
Actualmente estoy buscando su cedulaciòn y la emisiòn del cernè nuestro.
Coordino con algunos voluntarios (personas particulares ) para conseguir
algun alimento.Paùl consiguiò tarabajo temporal por lo que no pudo seguir
el curso de computaciòn. Julia està colaborando en Educaciòn y tiene
planificado un proceso de recuperaciòn pedagògica. Espero seguir
contanto con el apoyo de todos y continuar con el proyecto.
Un Abrazo
Mònica Silva y Los muchachos Solidarios.
-----Messaggio originale-----
Da: sonia vidal <yosoniavidal@yahoo.es>
Data: venerdì 21 luglio 2000 18.39
Oggetto: Saludos a Cristiano
Cristiano querido.
Hablè con los chicos de todos los correos que hemos recibido y no sabes la
felicidad de ellos agradecieron
a Dios por lo que tù contastes de Antonio (Que Dios lo bendiga siempre) y
se sintieron muy respaldados ,
ojalà todo se cristalice y podamos un dìa no muy lejano poseer los telleres
que anhelamos y lograr
nuestra independencia.Estamos planificando el pròximo encuentro deportivo y
ojalà podamos tambièn realizar la operaciòn al Andres Chicaiza que necesita.
Un saludo especial a todos y que su corazòn siempre estè en Ecuador.
Un Abrazo.
Mònica Silva.
Ci scrive Sulami da Quito
-----Messaggio originale-----
Da: sulami ruales
A: ainram@tin.it
Data: venerdì 28 luglio 2000 21.50
Oggetto: información
Para Cristiano.
Te envío detalles del inicio del trabajo con las menores trabajadoras de la
calle , se empezó en el mes de Diciembre el trabajo enlas avenidas Amazonas
y Naciones Unidas , llas trabajan limpiando parabrisas
de autos, vendiendo confítes y mendigando.
Desde el 16de Junio nos prestaron un local que en la actualidad sirve para
realizar encuentros, dar charlas
educativas,se ha realizado programas con la finalidad de integrar las
menores, actividades de recreación
como paseo, seguimiento y apoyo pedagógico para las menores que estudian y
´se ha planificado realizar
inserción escolar para los que no asisten a escuelas.
En el local se está integrando a las menores en un taller de waipe y esta
semana se instalará uno de
empacado de paletas. Con lo que respecta al reconocimiento legal cabe
mencionar que La asociación
Noi ragazzi del Mondo-Ecuador de chicas tomo como denominación ACCION
CHICAS y está regentado por la Comunidad Internacional de Capodarco razón
por la que la representación legal es de la CICa.en la actualidad está
compuesta por 20 beneficiarias directas. Disculpa que no pueda darte más
detalles espero que esto sirva quedo de tí muy agradecida con mucho cariño
SULAMI.
IN-CANTO DI BAHIA
Viaggio di scambio dei bambini brasiliani della Comunità "Semente de Amanha"
Un gruppo di 11 ragazzi di Salvador do Bahia (Brasile) presenta
l'iniziativa "IN-CANTO di Bahia" in giro per l'Italia.
È uno spettacolo di musiche brasiliane e baiane offerto per far conoscere
il Centro Sociale "Semente do Amanha " e per promuovere l'interculturalitá
come spazio di incontro, di scambio, di condivisione.
I protagonisti sono bambini che o non hanno genitori, o sono stati
abbandonati, o sono a rischio di esclusione . Il Centro, fondato e diretto
dai Gesuiti ma con educatori professionali laici, li accoglie dando loro
una casa e una famiglia, prendendosi cura di loro dal punto di vista
educativo, psicologico, medico.
Vivono in case-famiglia, piccole comunità dove si ricostruisce il clima e
il tessuto familiare che i bambini non hanno avuto o che non avrebbero mai.
L'obiettivo è quello di costruire insieme a questi ragazzi un futuro di
cittadini, di ragazze e ragazzi che, sebbene il sistema neoliberale tenti
di escludere, possano trovare spazio domani per una vita degna di essere
vissuta. Per questo si privilegia un'attenzione educativa mirata allo
sviluppo della autostima, all' accompagnamento psico-pedagogico che viene
svolto giorno dopo giorno nell'ambito della "normalità" familiare.
Nel percorso educativo è stato scelto di lavorare attraverso l'arte e lo
sviluppo dell'espressione artistica. Molti dei ragazzi arrivano giá con
"ferite" che impediscono un futuro di scolarizzazione superiore, oppure
presentano handicaps mentali.
La forza della Vita e dell'Amore vince, malgrado tutto : molti di loro
stanno crescendo e sviluppando talenti artistici eccezionali. Uno è la
musica.
Vengono a condividere con voi questi talenti !
Li accompagna P. Alfredo Dòrea ( coordinatore del Centro studi azione
sociale "Ceas" di Salvador do Bahia, da anni impegnato nella lotta di
liberazione dei movimenti popolari afro-discendenti) e Mariene de Castro,
giovane cantante baiana con alle spalle concerti e una tournèe in Francia.
L'amicizia che la lega a questi ragazzi l'ha spinta a partecipare a questo
viaggio con la sua esperienza e voce.
I bambini suoneranno e Mariene canta: scopriremo insieme l' IN-CANTO DI
BAHIA...
Per informazioni: P. Alfredo Dorea E-mail: zumbi@boxmail.com.br