Perù, Cañaris: continua la guerra contro il popolo, di Hugo Blanco
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- Date: Fri, 8 Feb 2013 23:58:20 +0100 (CET)
Cañaris: continua la guerra contro il popolo
di
HUGO BLANCO, da LUCHA INDIGENA n.78, febbraio 2013
L'attacco armato contro la popolazione di Cañaris conferma che
continua la guerra delle imprese transnazionali contro il popolo
peruviano che dimostra la volontà di difendere l'acqua e la vita.
Le multinazionali assassine dell'ambiente hanno al proprio servizio i
governi, le maggioranze parlamentari, il potere giudiziario, la polizia,
l'esercito e i grandi mezzi di comunicazione.
Humala, che in Europa con cinica ipocrisia aveva proclamato che avrebbe
dato la priorità all'acqua, ci dimostra invece ogni giorno che la sua specialità
è l'attacco armato alle cabeceras de cuenca, cioè alle
fonti originarie da cui
l'acqua scende ad irrigare le valli. Quell'acqua che oggi è utilizzata dai
contadini per nutrire il popolo peruviano con alimenti sani, a differenza
dell'agroindustria che toglie terre e acqua ai piccoli agricoltori per le
coltivazioni destinate all'esportazione e per avvelenarci con transgenici
e sostanze chimiche velenose, sfruttando enormemente i lavoratori agricoli.
Il governo e gli altri servi delle transnazionali si inginocchiano anche
davanti all'agroindustria, e non potrebbe essere altrimenti.
L'esercito ha appena nominato come capo supremo della giustizia militare
Hugo Pow Sang, un delinquente processato per aver firmato “el Acta de
Sujeción “1 (atto di sommissione, asservimento, obbedienza), legittimando
così il colpo di stato di Fujimori e avallando l'impunità del gruppo Colina2
che era al servizio della banda Fujimori-Montesinos. Pow Sang è
anche
sotto processo per aver coperto due acquisti a trafficanti di armi a beneficio
di Montesinos. Senza che fosse di sua competenza ha anche processato
secondo il codice militare il colonnello Fredy Rolando Tello (non era di su
a competenza perché Tello era accusato di un reato comune). Sappiamo
già che Pow Sang sarà dichiarato innocente in tutti questi processi, perché
il
Potere Giudiziario, ogni giorno più servile, non può dichiarare
colpevole
un alto funzionario.
Il Potere Giudiziario, al servizio dei padroni delle compagnie minerarie, ha
infranto la legge disponendo che i processi giudiziari di Cajamarca si
svolgessero a Lambayeque e quelli di Cusco a Ica, in modo che la gente
povera non potesse attendere ai processi. Non sanziona Villa Stein che ha
ridotto notevolmente la pena agli
assassini del gruppo Colina. E inoltre ha
permesso che il grande ladro e assassino Fujimori sia “incarcerato” in
un'ampia residenza, con i funzionari della prigione ai suoi comandi.
La “democrazia”, per tutti i servi sopra menzionati, consiste nel lottare a
colpi d'arma da fuoco contro la volontà di più del 90% della popolazione,
espressa esemplarmente nel referendum di Cañaris.
Le popolazioni di Cañaris, così come i guardiani delle lagune di Cajamarca,
sono l'orgoglio del popolo peruviano, perché ci dimostrano che nel nostro
paese esiste gente coraggiosa disposta ad affrontare il governo, l'esercito il
potere giudiziario a mani vuote, armata solamente della volontà di difendere
l'acqua, la vita e la natura dai servi delle voraci e inumane compagnie
transnazionali.
Questi nostri difensori che sono in prima linea hanno il compito d'impulsare
la costituzione di un fronte che sia formato da tutti noi peruviani
che
vogliamo difendere il nostro territorio e il nostro popolo dalla voracità
delle grandi imprese che ci sopraffanno. “Los de abajo” (quelli che sono in
basso) siamo la maggioranza, se ci uniamo vinceremo.
Non sto parlando della rivoluzione, per lei manca molto, parlo di fare dei
passi avanti come li hanno fatti i popoli della Bolivia e dell'Ecuador.
L'esperienza elettorale ci dimostra che non è quello il cammino. I candidati
promettono meraviglie e dal primo giorno in cui sono al potere fanno il
contrario. Le elezioni servono per corrompere i buoni dirigenti, come
possiamo costatare nel nostro parlamento attuale.
È con l'azione diretta del popolo organizzato che si ottengono dei
cambiamenti. Cito degli esempi:
La
riforma agraria ebbe inizio con la decisione dei contadini di La
Convención, Cusco, nel 1962, di non lavorare più gratuitamente per i
latifondisti e che la terra sarebbe stata di chi la lavorava. Naturalmente
ci fu repressione, ma siccome non furono capaci di far tornare i contadini
alla servitù, dovettero rassegnarsi a legalizzare la riforma agraria in quella zona del paese sei anni prima dell'ascesa al potere di Velasco Alvarado3.
Le rondas campesinas (ronde contadine) nacquero dall'organizzazione dei
contadini di Cajamarca con lo scopo di difendersi dai ladri di bestiame che
venivano protetti da giudici e polizie varie. Il governo dei ricchi considerò le
ronde come bande di delinquenti e li incarcerò. Malgrado ciò, siccome
erano efficaci
contro i furti di bestiame, le ronde si diffusero. I governanti,
servi dei ricchi, si rassegnarono a dichiararle legali.
La legge di presupposto partecipativo sono stati obbligati a redigerla dopo
che a Limatambo, nel distretto di Cusco, i contadini avevano eletto un
sindaco, Wilbert Rozas, che adempiva all'impegno preso, per cui non
sarebbero stati il sindaco e i consiglieri comunali quelli che avrebbero
dovuto approvare il presupposto, ma l'assemblea dei rappresentanti delle
comunità e della popolazione urbana. Sciaguratamente hanno formulato la
legge in modo tale per cui è possibile raggirala e non rispettarla.
Per queste ragioni crediamo che il compito principale non sia mandare in
parlamento compagni che in molti casi verranno corrotti da stipendi enormi
o che saranno una minoranza per cui non riusciranno a far approvare
leggi favore del popolo.
Non diciamo di astenersi alle elezioni, quella è una battaglia in più, ma non
crediamo che sia la principale.
Certo che ci interessa l'unità della sinistra per le elezioni, sempre che un
punto fondamentale del suo programma sia la condanna del servilismo ne
i confronti delle transnazionali dei vari governi di destra che si sono
succeduti e il pieno appoggio alle lotte popolari in difesa dell'acqua e
dell'ambiente.
La
principale attività in direzione del cambio, in Perù, è il
rafforzamento, la coordinazione, la democratizzazione e l'appoggio a
chi sta lottando, affrontando la morte e la repressione, per l'acqua
e
per la vita.
1Acta de Sujeción: il 13 marzo 1999 Montesinos e la cupola militare e poliziesca dell'epoca convocarono tutti gli ufficiali delle Forze Armate e membri della Polizia Nazionale perché firmassero quello che poi fu chiamato “Acta de Sujeción”, un documento che avrebbe dovuto rimanere segreto ma che dopo la fuga di Fujimori in Giappone e la sua rinunzia alla presidenza via fax, trapelò attraverso dei video e presto fu a conoscenza di tutti, provocando uno scandalo e la rimozione e il processo per aver attuato contro la Costituzione degli allora capi dell'Esercito, della FAP e della Marina..I firmatari di questo documento si impegnavano ad asservirsi e a proteggere l'autogolpe di Fujimori del 5 aprile 1992 e a difendere “silenziosamente” ma “illimitatamente” la validità delle leggi di amnistia che proteggeva militari e polizia dalle responsabilità individuali per le violazioni di diritti umani commesse tra il 1980 e il 1995. Uno dei firmatari di questo documento è Hugo Pow Sang, che un paio di settimane fa è stato nominato Presidente Supremo della giustizia militare, e che , come scritto nell'articolo, è attualmente sotto processo per varie altre questioni.
2Gruppo Colina: fu un distaccamento militare che doveva operare segretamente, formato da membri delle Forze Armate, che operò come squadrone della morte negli anni '80 e all'inizio dei '90; commise orribili massacri tra i quali quello di Barrios Altos e quello di Salto.
3Velasco
Alvarado: fu Presidente del Perù dall'ottobre del 1968, in seguito
a un colpo di stato da lui diretto, fino all'agosto del 1975.
Durante il suo governo proclamò la riforma agraria, che nelle zone
de La Convención
e di Lares era già stata ottenuta “dal basso” in seguito alle
lotte dei contadini quechua guidati da Hugo Blanco, l'autore di
questo articolo, che scontò per questo motivo 7 anni di carcere
nell'isola penale di El Frontón
dopo essere scampato alla pena di morte grazie a una fortissima
campagna internazionale.
La traduzione, i corsivi e le note sono miei,
Gaia
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