Honduras:ancora sangue nella lotta dei campesinos



Un attacco armato contro contadini della Valle del Bajo Aguan, Honduras, ha provocato almeno 5 feriti.
Secondo quanto è stato riferito dalle vittime all'emittente HRN, tre sconosciuti armati di pistola che viaggiavano in auto senza targa hanno sparato contro dirigenti campesinos che percorrevano il luogo in una camionetta della loro cooperativa.
Venerdì 27 luglio, soggetti non identificati hanno sparato con fucili di grosso calibro in un insediamento di circa 200 campesinos occupanti il fondo  di Los Laureles uccidendo Israel Garcia di 37 anni.
Il dirigente del Movimiento Recuperacion Aguan(MACRA) Juan Orellana, ha denunciato  che i responsabili sono le guardie dell'imprenditore agroindustriale Miguel Facussé, ma quest'ultimo tramite il suo portavoce nega ogni responsabilità, nè la polizia è riuscita a fare luce sulla vicenda.
Juan Chinchilla, dirigente del MUCA (Movimento Unificato Campesinos di Aguan)ha dichiarato che con Garcia sono 65 i campesinos assassinati.
Il Bajo Aguan è scenario di un conflitto di proprietà tra campesinos e 
proprietari terrieri. Il Governo ha negoziato l'acquisto da parte dello Stato di terreni per consegnarli ai lavoratori.
Ma la lentezza del processo per la riluttanza dei latifondisti a consegnare le
terre, le conseguenti occupazioni dei fondi, l'intervento di elementi armati
hanno complicato la situazione.
Questa settimana il presidente dell'Honduras Porfirio Lobo ha dichiarato
che il conflitto in questa regione sta assumendo proporzioni di rilevanza nazionale e che egli sta valutando la possibilità di dichiarare lo stato di assedio nella già militarizzata regione.
Un'informativa dell'intelligence di Stato, riportata nel sito "La Tribuna", dice
che un gruppo di 40 uomini armati semina il terrore nella zona, ed è  responsabile delle uccisioni.
Jony Rivas,segretario del MUCA, insiste che i lavoratori non hanno armi e le occupazioni dei fondi sono pacifiche. Egli sostiene che vi sono gruppi interessati a creare caos per impedire che i campesinos possano proseguire il recupero delle terre di cui sono stati espropriati negli anni intorno al  1990.
L'Istituto Nazionale Agrario ha proposto senza esito ai Ministeri di Difesa e Sicurezza un disarmo generale che includa sia i campesionos che le guardie al servizio dei proprietari terrieri.
Diana Di Francesca

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