Fw: INQUISITO PER COSPIRAZIONE CON PARAMILITARI E NARCOTRFFICANTI IL GENERALE SANTOYO, EX CAPO DELLA SICUREZZA DI URIBE




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Sent: Thursday, June 21, 2012 5:48 PM
Subject: Clamori dalla Colombia



20/06 - > > <http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2957-2006-inquisito-per-cospirazione-con-paramilitari-e-narcotrfficanti-il-generale-santoyo-ex-capo-della-sicurezza-di-uribe.html>

Gli Stati Uniti hanno formalmente accusato l’ex capo della
sicurezza di Uribe, il generale della Polizia Mauricio Santoyo, per
aver ricevuto denaro dai sicari della “Oficina de Envigado” e dai
paramilitari colombiani, in cambio di informazioni utili al traffico
di cocaina, nonché ad evitare arresti, attraverso intercettazioni
telefoniche illegali e trasferimenti di ufficiali corrotti in luoghi
utili ai criminali.

Il Tribunale Federale del Distretto orientale della

Virginia ha ricevuto la documentazione relativa all’accusa federale
contro il generale in congedo, per cospirazione con i capi
narcotrafficanti e paramilitari finalizzata all’invio di droga in
America Centrale e negli Stati Uniti.

I gravissimi reati contestati a Santoyo dalla magistratura
statunitense, che ne ha sollecitato l’estradizione, si riferiscono
al periodo 2000-2008; fra il 2002 ed il 2006, il suo incarico
ufficiale era quello di segretario della sicurezza del narco
ex-presidente Uribe, dopodiché è stato nominato Aggregato di
Polizia proprio in Italia.

Tutti gli amici e i parenti toccati da Uribe, vero Re Mida della
corruzione e del malaffare, presto o tardi finiscono nella rete della
magistratura per reati connessi al paramilitarismo ed al
narcotraffico, i due cavalli di battaglia di Uribe Vélez, che sente
avvicinarsi ogni giorno di più il momento in cui dovrà pagare per i
delitti commessi.

Vale la pena di notare che l’Italia è uno di paesi privilegiati in
cui il narcogoverno colombiano di turno è solito inviare farabutti e
criminali di ogni risma a ricoprire alti incarichi diplomatici; basti
pensare a Noguera, ex console a Milano, all’ex ambasciatore Sabas
Pretelt de la Vega, all’ex vicedirettore della Risorse Umane del
DAS Villalba e così via, tutti ampiamente plurinquisiti e
condannati, mandanti ed autori di massacri, paramilitarismo e
terrorismo di Stato, corruzione e narcotraffico, persecuzione
dell’opposizione politica e sociale e guerra sporca contro il
popolo.

 17/06 - RINVENUTE ALTRE 181 FOSSE COMUNI IN COLOMBIA
<http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2946-1706-rinvenute-altre-181-fosse-comuni-in-colombia.html>

Almeno 181 fosse comuni sono state scoperte dalle autorità in
diverse zone della selva colombiana; 180 si trovano nei dipartimenti
del Chocó e di Antioquia, nel nordovest del paese, ed una a
Cartagena del Chairá, nel meridionale dipartimento del Caquetá. Le
fosse del Chocó e di Antioquia sono state ritrovate sulla base delle
indicazioni dell'ex capo paramilitare Freddy Rendón, alias "El
Alemán". Organizzazioni sociali e familiari delle vittime, scomparse
fra il

1995 ed il 1997, si stanno adoperando per l'identificazione dei
cadaveri; secondo la magistratura, nelle fosse comuni si troverebbero
almeno 100 corpi di vittime dei paramilitari.
Il terrorismo di Stato colombiano, per mano militare e paramilitare,
miete vittime da decenni e per occultare i corpi degli oppositori
sociali, leaders sindacali, rappresentanti delle comunità indigene e
di afrodiscendenti, studenti e giornalisti trucidati, utilizza le
fosse comuni -cumuli danteschi di corpi umani smembrati- e forni
crematori.
All'agghiacciante scoperta della gigantesca fossa della Macarena, la
più grande di tutta l'America Latina, avvenuta nel 2009, sono
seguiti numerosi altri macabri ritrovamenti, a dimostrazione
dell'inusitata violenza esercita dal regime colombiano ai danni della
popolazione.

 15/06 - CARLOS LOZANO DENUNCIA: "CONTRO DI ME UN PIANO PER
ASSASSINARMI!"
<http://www.nuovacolombia.net/Joomla/clamoridallacolombia/2939-1506-carlos-lozano-denuncia-qcontro-di-me-un-piano-per-assassinarmiq.html>

Lunedì 4 giugno Carlos Lozano Guillén, direttore del settimanale
Voz, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Colombiano e
del collettivo “Colombiane e Colombiani per la Pace”, nonché
dirigente nazionale del movimento sociale e politico ‘Marcia
Patriottica’, ha denunciato l’esistenza di un piano per
assassinarlo. È lo stesso Lozano a rendere noto che il gruppo
narcoparamilitare “Los Urabeños” ha ordinato,

sulla base di una ricompensa di 200.000 dollari, il suo assassinio
da eseguire quanto prima con l’ausilio di un gruppo di sicari
inviati in diversi luoghi di Bogotá.
Le deliranti dichiarazioni di alti funzionari del governo del
fascista “Jena” Santos, e di membri della cupola militare che
hanno tacciato la ‘Marcia Patriottica’ di agente della
sovversione e strumento delle FARC-EP, hanno contribuito, come
dichiarato da Lozano, a stimolare questi gesti criminali del
terrorismo narcoparamilitare. Ai mandanti del paramilitarismo di
Stato, il tenace dirigente comunista ha risposto dicendo che non
riusciranno ad intimidirlo né potranno farlo tacere, mantenendo
ferma la sua posizione al fianco dei colombiani e colombiane che
aspirano ad una vera pace con giustizia sociale per la Colombia.
Il terrorismo di Stato che alimenta il regime oligarchico al fine di
far tacere ed annientare l’opposizione politica e sociale, e la
propaganda fascista del governo tesa a demonizzare la ‘Marcia
Patriottica’, non riusciranno a sminuire il successo indiscutibile
e l’appoggio di massa che hanno accompagnato e contraddistinto la
sua nascita. Il popolo è in marcia verso la seconda e definitiva
indipendenza!