GUATEMALA Enel - 2



 

DICHIARAZIONE

DELLE COMUNITA’ INDIGENE DI COTZAL (GUATEMALA)

IN LOTTA CONTRO I PROGETTI DELL’IMPRESA ENEL GREEN POWER



PER IL RISPETTO DEI NOSTRI DIRITTI ESPRIMIAMO LA NOSTRA DISPONIBILITA’A UN DIALOGO FRANCO, APERTO, SENZA VIOLENZA, MINACCIA O PRESSIONI DEL GOVERNO O DELL’IMPRESA ENEL


Le Autorità Ancestrali e i leaders Comunitari del Municipio di Cotzal, in unione con le Autorità Ancestrali di Chajul e Nebaj, di fronte all’opinione pubblica nazionale e internazionale dichiarano:


Le Comunità della Regione Ixil dopo le atrocità di etnocidio e genocidio commesse dagli apparati dello Stato guatemalteco durante il conflitto armato interno, stanno nuovamente soffrendo la persecuzione politica, repressiva e giudiziale da parte degli apparati dello Stato che criminalizza la nostra lotta in difesa dei nostri diritti.


Nel corso di quest’anno le Comunità della regione Ixil hanno sofferto una militarizzazione permanente e atti di repressione con una presenza massiccia da parte della polizia nazionale e di soldati protetti da passamontagna. Il 18 marzo 500 fra poliziotti e soldati con 3 elicotteri hanno seminato il terrore nella Comunità di san Felipe Chenla senza esibire alle autorità alcun documento giustificativo della loro presenza.


Lamentiamo questo atteggiamento repressivo e razzista di questo governo che ha mostrato di fronte alle nostre Comunità il suo volto fatto di poliziotti, bombe lacrimogene, soldati con passamontagna e elicotteri per terrorizzare la popolazione.


Con questi atti risulta chiaro che il Governo del Guatemala non difende i diritti dei popoli indigeni ma gli interessi delle imprese come l’italiana ENEL.


Denunciamo l’atteggiamento ingannevole dell’impresa italiana ENEL mentre parla di responsabilità sociale e di politica di rapporti di buon vicinato e dell’Ambasciatore italiano che mentre afferma di parlare con la comunità di San Felipe Chela stanno cercando di imporre la loro volontà sul territorio Ixil grazie alla repressione del governo, passando sopra le leggi internazionali sui diritti dei popoli indigeni approfittando delle condizioni di estrema povertà e di abbandono delle Comunità offrendo loro alcuni fogli di lamiera1 e alcuni progetti banali con la chiara intenzione di dividere le comunità e minacciando continuamente le autorità comunitarie di rendere effettivi gli ordini di cattura se non accettano un negoziato a favore di detta impresa multinazionale.


Nelle ultime settimane hanno esercitato un costante lavoro di costrizione e di ricatto alle comunità e alle autorità comunitarie da parte dei funzionari e dell’avvocato dell’impresa ENEL nonché della tenuta San Francisco.


Questa situazione costituisce una nuova invasione contro i popoli indigeni per spogliarli dei loro beni naturali esistenti nei territori ancestrali per cui imprese come Enel offrono lamine e progetti in cambio dei nostri fiumi, montagne, boschi e miniere, cosa che per noi rappresenta una chiara violazione dei nostri diritti legittimi come popoli indigeni. (Traduzione di Aldo Zanchetta – aldozanchetta at gmail.com)


1 I fogli di lamiera ondulata sono ricercati per coprire i tetti delle capanne invece dei tetti tradizionali a frasche (ndt)