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VALUTAZIONE INVIATA DAL MST SULLE ELEZIONI + ARTICOLO DI FREI BETTO (DI APRILE SCORSO, MA SEMPRE VALIDO) SUL CANDIDATO IDEALE ALLA PRESIDENZA DEL BRASILE
- Subject: VALUTAZIONE INVIATA DAL MST SULLE ELEZIONI + ARTICOLO DI FREI BETTO (DI APRILE SCORSO, MA SEMPRE VALIDO) SUL CANDIDATO IDEALE ALLA PRESIDENZA DEL BRASILE
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Wed, 06 Oct 2010 16:42:55 +0200
- Thread-topic: VALUTAZIONE INVIATA DAL MST SULLE ELEZIONI + ARTICOLO DI FREI BETTO (DI APRILE SCORSO, MA SEMPRE VALIDO) SUL CANDIDATO IDEALE ALLA PRESIDENZA DEL BRASILE
Title: VALUTAZIONE INVIATA DAL MST SULLE ELEZIONI + ARTICOLO DI FREI BETTO (DI APRILE SCORSO, MA SEMPRE VALIDO) SUL CANDIDATO IDEALE ALLA PRESIDENZA DEL BRASILE
RISULTATI DELLE ELEZIONI 2010 E LORO INFLUENZA SUI RAPPORTI TRA LE FORZE POLITICHE
(in basso un elenco dei partiti citati)
I- Elezioni presidenziali
1. I media hanno svolto il ruolo di destra ideologico/programmatica nei confronti del governo Lula. Hanno tirato la corda verso destra e hanno aperto spazi per candidature contrarie al governo Lula, forzando il timone, manipolando, così da arrivare al secondo turno. E ci sono riusciti. La stampa ha costruito progressivamente un clima negativo per Dilma, creando una serie di "scandali" per screditare la campagna (come la rottura del sigillo di parenti e correligionari di Serra all'Ufficio delle Entrate, o favori alle imprese del figlio dell'allora ministra della Casa Civile, che è stata destituita). Contemporaneamente indagini di opinione hanno cominciato a segnalare il declino di Dilma creando un clima favorevole al 2° turno.,
2. Sono state diffuse una serie di chiacchiere su Dilma e sul PT, di taglio fondamentalista conservatore (sulla linea della difesa della "tradizione, famiglia e proprietà") attraverso internet (secondo dati dell'IBGE, 56,4 milioni di brasiliani dai 10 anni in poi accedono a internet). Si è trattato di video, testi e foto che hanno cominciato a girare nelle cosiddette reti sociali per creare sfiducia e timore nell'elettore più conservatore, tanto in relazione a Dilma come in relazione al PT. Temi come "minaccia alla democrazia", "liberalizzazione dell'aborto", "invasione della privacy" , "non sostenere il PT e Zé Dirceu”, “disprezzo della famiglia”, “fine delle libertà religiose”.
3. La candidatura di Dilma ha ottenuto il 47% dei voti, lo stesso risultato ottenuto da Lula nel primo turno del 2006. Ma per l'aspettativa che si era creata - tra i militanti e nel PT - che avrebbe potuto vincere al primo turno, il risultato è stato come una secchiata d'acqua fredda.
4. La candidatura di Serra non è riuscita a galvanizzare l'opposizione al Governo Lula. Il suo discorso di destra, falso e le manipolazioni della stampa lo hanno collocato in una posizione di destra ideologica che è stata sconfitta.
5. I tucani (PSDB) e Serra, anche per quanto riguarda i governatori, hanno vinto negli stati dominati dall'egemonia dell'agrobusiness.
6. La candidatura di Marina ha ottenuto il 20% dei voti; ha galvanizzato gli scontenti della classe media, delle chiese e dei settori giovanili. E' stata una vittoria politico-elettorale personale, poiché non c'era un programma né una precisa posizione ideologica.
7. La candidatura del PSOL è uscita dalle elezioni sconfitta politicamente e ideologicamente, non riuscendo a far discutere sulle proprie idee e con un risultato elettorale ridicolo ( il candidato presidente ha ottenuto in tutto il paese meno voti del pagliaccio Tiririca - candidato a deputato federale a São Paulo - solo 885.000 voti).
8. Il partito DEM esce abbastanza indebolito dalle elezioni. Per quanto riguarda i governi degli stati gli sono rimasti Santa Catarina e il Rio Grande del Nord, di importanza media sullo scenario nazionale. Al Senato è passato da 13 a 6 parlamentari. Alla Camera ha eletto 43 deputati (ne ha persi 12 rispetto al 2006).
9. L'aspettativa era che la sconfitta dei tucani fosse maggiore. Anche così, paragonando questo risultato con le elezioni anteriori, il PSDB esce più piccolo, nonostante abbia mantenuto un certo potere politico per le vittorie a SP, MG e PR. Nel Congresso, i tucani hanno perso molti parlamentari. Al Senato avranno 11 senatori contro 16 del 2006. Alla Camera ne avranno 52 (contro 66). Il PPS è sceso da 22 a 12 deputati federali ottenendone meno che il PCdoB (14).
10. La crescita del PMDB è stata inferiore alle previsioni. Anche se ha ampliato il gruppo al Senato (da 17 a 20), è calato alla Camera (da 89 a 78). Tuttavia, può crescere con l'ingresso di parlamentari eletti da partiti di opposizione o piccoli partiti.
11. Il Partito Verde non controlla il suo elettorato e neanche Marina. Si stima che del 20% che ha votato Marina, il 5% voti scheda nulla, il 5% voti per Serra e il 10% per Dilma. Questo garantirà la vittoria di Dilma nel secondo turno. Le critiche fatte da Marina al governo Lula sono servite a Serra.
12. La candidatura Dilma, probabilmente dovrà adottare un atteggiamento più umile e di maggior apertura alle tesi ambientaliste e sociali sostenute da Marina, per poter attrarre il suo elettorato. Ma altri sostengono l'ipotesi, che preoccupata per l'offensiva conservatrice della destra, con le sue menzogne sull' aborto, il terrorismo, etc. Dilma si orienti più verso il centro.
13. Curiosità: Marina è andata male nell' Acre, attenendosi alla media nazionale. Ed è andata meglio di tutti a Brasília. Serra ha vinto a SC, PR, SP e nelle regioni dell'agrobusiness.
II- Governi degli stati
1. I partiti che sostengono il governo Lula, hanno vinto le elezioni in 14 stati. E questo migliora il rapporto di forze a favore del governo federale, se Dilma vince.
2. Le importanti vittorie nel Rio grande do sul, Bahia, Sergipe e Pernambuco hanno rappresentato significative sconfitte della destra.
3. Le forze che sostengono il governo hanno perso elezioni significative in Paraná , Minas Gerais e São Paulo. Forse si è trattato di una risposta dell'elettorato a alleanze spurie e a candidati poco rappresentativi.
4. Il secondo turno, per quanto riguarda i governatori, non modificherà lo scenario politico-ideologico.
5. Curiosità: Nel Paraíba ci sarà il secondo turno e Serra non avrà nessun appoggio. La sorpresa è stato il candidato del PSB che è arrivato primo. In Minas ha funzionato l'alleanza Dilmasia (Dilma presidente e Anastasia governatore). E il candidato del PT al Senato, Pimentel, che era stato fautore dell'alleanza petista con Aécio Neves è stato sconfitto.
III- Al Senato
1. I partiti che sostengono il governo Lula, hanno eletto 54 senatori (aumento significativo in relazione ai 39 del 2006) e l'opposizione è scesa da 35 a 25. PSDB e DEM insieme avranno solo 17 senatori. I partiti di sinistra 23.
2. Il PSOL (la corrente della APS) è riuscito ad eleggere due senatori (Amapá e Pará). Ma il seggio del Pará è legato al giudizio del TSE
3. Con il risultato ottenuto avremo senatori più progressisti e vicini alle forze popolari.
4. Diverse icone della destra al senato hanno perso le elezioni e saranno estromessi, come: Arthur Virgilio, Tasso Jerissati, Sergio Guerra, César Borges, Romeu Tuma e Marco Maciel. Altri si sono candidati e non sono entrati, come: César Maia
5. La candidata Heloisa Helena, icona del PSOL, è stata sconfitta in Alagoas per il seggio al senato.
IV. ALLA CAMERA
1. i deputati eletti da partiti che costituiscono la base del governo Lula hanno ottenuto la maggioranza alla camera.
2. Il PT sarà il partito con il maggior numero di deputati, seguito dal PMDB. PT, PDT, PSB e PCdoB hanno eletto 161 deputati federali, mentre PSDB e DEM ne hanno eletti solo 95.
3. Le forze di destra hanno perso molti deputati
4. I settori più reazionari legati all'agrobusiness hanno mantenuto la loro rappresentanza con, tra gli altri, Caiado, Stephanes, Lupion, Ônix, Lorenzoni, Heinze, e riuscendo ad eleggere altri leader ruralisti, come Quartiero di Roraima, Jerônimo Gorgen, in RS (Rio Grande del Sud), e il figlio della senatrice Kátia Abreu, in Tocantins.
(...)
6. Le forze legate ai movimenti sociali del campo hanno eletto anch'esse molti deputati e hanno ampliato considerevolmente la loro base parlamentare.
7. Il PSOL ha mantenuto tre deputati federali: Ivan valente, Chico Alencar e Jean Willys (ex-BBB) di Rio de janeiro. E ha perso Luciana Genro, del RS.
8. Il popolo ha continuato ad eleggere candidati folcloristici, come in tutte le elezioni. Stavolta è stato il caso del pagliaccio Tiririca, il più votato del paese e di diversi ex-giocatori come Danrlei, Romário, etc.
(Traduzione SERENA ROMAGNOLI)
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PSDB - Partido da Social-Democracia Brasileira (il partito di Cardoso e di Serra, il simbolo è un pappagallo - tucano - da questo "tucani")
DEM - Democratas - Antigo PFL (Partido da Frente Liberal)
PT - Partido dos Trabalhadores
PSOL - Partido Socialismo e Liberdade (quello che presentava Plinio de Arruda Sampaio)
PC do B - Partido Comunista do Brasil
PPS - Partido Popular Socialista (ex PCB)
PMDB - Partido do Movimento Democrático Brasileiro
PV - Partido Verde
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Intenzione di voto (alainet 24/4/2010) di Frei Betto
"Voto, quest'anno, come presidente della Repubblica, il candidato deciso a fare le riforme strutturali tanto spesso promesse e mai effettuate: la riforma agraria, tributaria, politica e della giustizia. E che le riforme previdenziali e del lavoro non siano una truffa per penalizzare ancora di più i lavoratori e i pensionati e favorire le grandi imprese.
Voto per chi è pronto a rivoluzionare la salute e l'educazione. È una vergogna il deterioramento del SUS [Sistema Unico di Salute, il sistema sanitario brasiliano] e della scuola pubblica. Dei 190 milioni di brasiliani, solo 30 milioni riescono ad afferrare il salvagente dei piani privati di assistenza sanitaria. I più sono trattati come cittadini di serie b, penitenti senza speranza delle file ospedaliere, obbligati a comprare medicine gravate da tasse in media del 39%.
Secondo il MEC [Ministero dell'Educazione], ci sono 4,1 milioni di brasiliani tra i 4 e i 17 anni fuori dalla scuola. Pertanto, virtualmente, dentro il crimine. I nostri professori sono mal pagati, l'inclusione digitale degli alunni è una via crucis, il turno curriculare di 4 ore al giorno è la vernice che ricopre una nazione di semianalfabeti
Voto per il candidato disposto al controllo rigoroso delle emissioni di anidride carbonica delle industrie, alla difesa dei pascoli e delle aree di preservazione ambientale, come, ad esempio, l'Amazzonia. Non si può permettere che le attività agricolo-industriali distruggano la foresta,contaminino i fiumi e utilizzino manodopera senza protezione legale o in regime di schiavitù.
Voto per chi si impegnerà a superare il carattere compensatorio della Bolsa Familia e riscoprire il carattere di emancipazione del programma Fome Zero, aprendo una via d'uscita per le famiglie che sopravvivono a spese del governo, in modo che possano godere di un proprio reddito.
Voto per il candidato disposto a cambiare l'attuale politica economica che, nel 2008, ha destinato 282 miliardi di Reais per ammortizzare il debito interno ed estero e solo 44,5 miliardi per la salute. In termini percentuali significa che il 30% del bilancio è stato dedicato al mercato finanziario e appena il 5% alla salute, il 3% alla scuola, il 12% alle attività sociali nel loro complesso.
Voto no candidato contrário à autonomia do Banco Central, pois a economia não é uma instância divorciada da política e do social. Voto pela redução dos juros, a desoneração da cesta básica e dos medicamentos, o aumento real do salário mínimo, a redução da jornada semanal de trabalho para 40 horas.
Voto per il candidato contrario all'autonomia della Banca Centrale, perchè l'economia non può essere separata dalla politica e dal sociale. Voto per la riduzione degli interessi, la detassazione della cesta basica e dei medicinali, l'aumento reale del salario minimo, la riduzione dell'orario settimanale di lavoro a 40 ore.
Voto per la legalizzazione e la preservazione delle aree indigene, di quilombolas [comunità di ex schiavi] e ribierinhos [comunità che vivono lungo i fiumi], per il dialogo permanente con i movimenti sociali e il rifiuto di qualsiasi tentativo di
criminalizzarli, per le iniziative di economia solidale e di commercio equo, per la definizione costituzionale del limite massimo della proprietà rurale.
Voto per un candidato convinto dell'urgenza di ridurre le tariffe dell'energia destinata al consumo familiare e della telefonia mobile. Disposto a valorizzare le fonti alternative di energia, come il solare l’energia eolica, quella derivante dalle mare e dai rifiuti. E che sia contrario alla costruzione di centrali termoelettriche e idroelettriche nocive per l'ambiente.
Voto per il candidato che dia priorità al trasporto collettivo di qualità, con prezzi accessibili e sussidiati; che esiga l'identificazione visibile degli alimenti transgenici offerti al consumatore; che impedisca la partecipazione e lo sfruttamento dei
bambini nella pubblicità e condanni con forza il lavoro infantile.
Voto per il candidato deciso ad installare la Commissione per la Verità, in modo da aprire gli archivi delle Forze Armate relativi al periodo della dittatura e accertare i crimini commessi in nome dello Stato, così come i luoghi in cui sono stati fatti sparire gli scomparsi.
Voto per chi vuol proseguire l’attuale politica estera di rafforzamento della sovranità e dell’indipendenza del Brasile, di diversificazione delle sue relazioni commerciali, di appoggio a tutte le forme di integrazione latino-americana e caraibica senza la presenza degli USA; di sostegno al diritto del nostro Paese ad un posto nel consiglio di sicurezza dell'ONU; di ripudio al criminale embargo degli USA nei confronti di Cuba e all'installazione di basi militari statunitensi in America Latina.
Voto, soprattutto per chi presenterà un programma convincente di riduzione significativa della maggior piaga del Brasile: la disuguaglianza sociale.
Questo è il mio voto.
Resta solo da trovare il candidato
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